Notizie Giugno

Notizie Giugno – Fatti e avvenimenti importanti raccontati in poche righe per non dimenticare

Per un “Italia libera” di esprimere e manifestare contro il potere

News – Important facts and events

Notizie da giorno 01 a 15

15 Giugno

176 mila voti riportano Ilaria in Patria

E’ tornata a casa Ilaria Salis, il padre è andata a riprenderla a Budapest per varcare le porte della sua Patria l’Italia. Ora spetta il compito di rappresentare la nazione al Parlamento europeo. La democrazia ha dimostrato la sua grande forza difronte l’ostruzionismo del dittatore che domina in Ungheria.


Processo Open Arms la Lega di Salvini avrebbe comprato tre spie per avere informazioni. La procura chiede di sentire il ministro degli affari esteri spagnolo Josep Borrell,

Nel 2017 tre ex agenti di polizia, due sollevati dall’incarico per motivi disciplinari e uno in pensione, prestavano servizio per la Imi security Service sulla nave Save The Children, Iuventa, la nave aveva a bordo migranti, recuperati durante un salvataggio. I tre uomini della security contattarono la Lega, fornendo informazioni e video su quanto avveniva sulla nave, in cambio di vantaggi e un lavoro redditizio. I pubblici ministeri hanno chiesto al tribunale di sentire i tre ex poliziotti, che nel processo erano stati ritenuti test chiave per poi essere sconfessati dal giudice delle indagini preliminari. La difesa di Salvini ha chiesto tempo per pronunciarsi sull’istanza. I giudici l’hanno hanno dato un tempo fino al 12 luglio. Il collegio, in questa data, deciderà l’ammissione come teste per l’ex ministro spagnolo Josep Borrell, in carica come Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. La richiesta, è stata formalizzata oggi dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella. “A seguito della deposizione del teste Moavero lo scorso 17 marzo chiediamo di sentire Josep Borrell, è una richiesta che motiviamo come teste di riferimento riguardo a interlocuzioni che il ministro degli Esteri spagnolo avrebbe avuto con il ministro degli Esteri italiano, come riferito dallo stesso Moavero il 17 maggio scorso”. Salvini è imputato nel processo per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio,


Sciopero Nazionale dei treni dalle ore 03:00 del 16 giugno alle ore 02:00 del 17 giugno 2024

Trenitalia: Dalle ore 03:00 di domenica 16 giugno alle ore 02:00 di lunedì 17 giugno 2024 i sindacati UILTRASPORTI e ORSA hanno proclamato uno sciopero che potrà generare ripercussioni al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Le fasce di garanzia non saranno attive, poichè lo sciopero è in una giornata festiva


14 Giugno

Il voto degli italiani libera Ilaria Salis

Ilaria Salis è libera dalla misura degli arresti domiciliari in Ungheria, le è stato tolto il braccialetto elettronico, il rientro di Ilaria è previsto il 17 Giugno. La libertà di Ilaria è stata fortemente voluta dal voto degli italiani alle europee. Il potere fascista di Orban declina davanti la democrazia, così ha dovuto fare la politica di destra insidiata al potere nel parlamento italiano che ha voltato faccia ad Ilaria usandolo come franco tiratore contro chi ha ripudiato il fascismo lottando. La storia ha dato nuovamente ragione alla libertà democratica, l’unione del popolo è sovrano su ogni dittatura. Bonelli su X: “Ilaria Salis e’ libera dopo l’elezione al parlamento europeo! La nostra battaglia continua. L’Ungheria di Orban e’ stata condannata per violazione stato di diritto dalla corte di giustizia e chiediamo che non presieda il consiglio UE come già richiesto dal Belgio.”


13 Giugno

La rissa squadrista si trasforma nei verbali in disordini

La rissa provocata dagli squadristi di destra è messa a verbale come semplice disordine. I fascisti si nascondono dietro le parole dopo l’attacco alla camera al deputato del M5s Donno. La proposta dalla capogruppo del Pd Chiara Braga e dalle opposizioni di correggere il verbale della seduta è stata rigettata. Per i politici coinvolti semplici sospensioni. Nessun provvedimento che possa essere d’esempio contro la violenza fascista. Per il deputato della Lega Igor Iezzi 15 giorni di sospensione. Sette giorni di sospensione per i deputati di: Fratelli d’Italia Federico Mollicone, Gerolamo Cangiano e Enzo Amich, per il leghista Domenico Furgiuele e per il deputato del Pd Nicola Stumpo. 4 giorni di sopensione per il deputato Donno del M5s. Sospesi per tre giorni il dem Enzo Amendola e il leghista Stefano Candiani. Due giorni di sospensione, ad Arturo Scotto e Claudio Michele Stefanazzi del Pd.


Sospesi i lavori al senato sull’autonomia differenziata e il premierato le opposizioni manifestano contro

Al Senato durante la discussione sul premierato, l’opposizione ha manifestato il dissenso occupando i banchi del governo con il tricolore in mano, consegnando la bandiera italiana alla ministra che ha ideato la riforma del premierato Elisabetta Casellati. La presidente di turno, Licia Ronzulli ha sospeso i lavori. I senatori M5S sono usciti dall’aula del Senato in segno di protesta


11 Giugno

Gli squadristi nazi fascisti riaffiorano in parlamento e usano la violenza contro la bandiera italiana. Aggredito il deputato del M5s, Leonardo Donno, per aver portato la bandiera italiana a Calderoli

Mentre si discuteva delle sorti dell’unità d’Italia e della Costituzione, mentre il popolo paga per mantenere il parlamento e lotta per sopravvivere, alla Camera lo squadrismo cerca di prendere il sopravvento con la violenza. Durante la discussione, voluta dagli estremisti di destra che barattano l’oscillazione della tenuta del potere tra l’autonomia differenziata che gli squadristi della Lega perseguono da anni e il premierato, inseguito e pensato dall’ormai morto Berlusconi e seguito dalla creatura, da lui fondata Fratelli d’Italia, va in scena l’atto di persecuzione. Mentre i parlamentari di sinistra intonavano l’inno d’Italia e la bandiera italiana campeggiava facendo muro agli squadristi che vogliono disgregare l’unità d’Italia cercando di confinare il sud Italia da anni sottoposto ad aggressione razzista della destra, la Lega beffeggiava i valori della patria l’esponente leghista Domenico Furgiuele fa il segno della X Mas verso i banchi delle opposizioni. Bonelli: “Mentre cantavamo l’inno d’Italia, deputati della Lega facevano il segno della X Mas: un oltraggio alla Repubblica e alla bandiera che va perseguito. Tutto ciò dimostra come il fascismo sia dentro questa maggioranza”. Come risposta il deputato del M5s Donno scende per raggiungere il leghista Calderoli e porgere il tricolore, i deputati della Lega si avventano contro Donno, tra calci e pugni, Donno viene aggredito, dai filmati si vede come i leghisti con la bava alla bocca si sferrano contro. Lo spirito squadrista domina per ottenere la distruzione della patria. Donno cade viene portato in carrozzina in ospedale, rilascia la dichiarazione:”Ho preso un pugno che mi ha sfiorato la faccia dal deputato Iezzi, altri ci hanno provato come Mollicone, Amich, Cangiano. Poi sono arrivati tanti altri, i commessi….io sono crollato, sentivo male al petto e facevo fatica a respirare”. Il leghista Iezzi invece smentisce: “Ho provato a dare cazzotti, ma non l’ho colpito. Donno ha tentato di aggredire Calderoli e ho reagito. Io mi allontano e lui dopo cade. Andrebbe condannata la sua sceneggiata”. Il deputato della Lega rappresentante della Calabria che lotta contro i cittadini calabresi Domenico Furgiuele è stato espulso dall’Aula. Gli squadristi difendono l’azione degli aggressori, come al solito lo spirito vigliacco è intrinseco a loro stessi, la storia ce lo insegna con il delitto Matteotti, Mussolini negò fino l’ultimo di esserne l’artefice. Bonelli sull’autonomia differenziata:”Matteo Salvini e Giorgia Meloni stanno negoziando un vergognoso mercimonio tra il premierato e l’autonomia differenziata. Giorgia Meloni, nel tentativo di consolidare il proprio potere, sta di fatto svendendo il Sud Italia, marginalizzando una figura di garanzia fondamentale come il Presidente della Repubblica e cercando di alterare la Costituzione. L’autonomia differenziata rappresenta una minaccia diretta per il Mezzogiorno: spacca l’Italia e costruisce un Pease a diverse velocità. Non sono previsti finanziamenti adeguati per i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), e di conseguenza servizi pubblici essenziali come sanità, istruzione, trasporto pubblico e la tutela dell’ambiente. La conseguenza sarà una drammatica riduzione dell’efficacia e del funzionamento di questi servizi, già ora messi a dura prova. Questa riforma non fa altro che aumentare le disuguaglianze territoriali, abbandonando il Sud al suo destino e creando un’Italia sempre più divisa. Non possiamo tollerare che milioni di cittadini vengano sacrificati sull’altare delle ambizioni politiche di questo governo”.


Il Senato ha approvato l’articolo 5 del ddl sul premierato,

L’articolo che disciplina il principio dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Le opposizioni hanno abbandonato l’aula per protesta. Il testo non è chiaro come verrà eletto il Presidente del Consiglio rinviando ad una successiva legge ordinaria, forte critica dalle opposizioni. Il voto finale sul provvedimento è previsto il 18 giugno


10 Giugno

Europee continua a vincere l’astensione ma i 720 membri hanno un posto assicurato tra il partito centrista che gira a destra

L’astensionismo vince contro le urne. La sfiducia degli italiani per il sistema politico copre la partecipazione al voto alle europee. 61650 votanti che coprono solo il 49,69%, contro il 56,09% del 2019. Un risultato che incide sull’avanzata della destra in europa. Fratelli d’Italia aumenta la presa con il 28,77%, il Partito Democratico si rafforza con il 24,10%, M5s scivola 9,98%, Forza Italia si rafforza nel gruppo di governo in europa 9,60%, la Lega perde la pressione sull’Europa, da 22 seggi con il 34,26% dato affermato del 2019, non raggiunge le previsioni e scivola al 8,98% con solo 8 seggi; Alleanza Verdi e Sinistra afferma la sua posizione in europa, largamente votato dai giovani italiani fuori sede 6,77%, raccoglie il largo consenso dei voti con i parlamentari Ilaria Salis e Mimmo Lucano. Male per Renzi, Bonino e Calenda, non superano la soglia del 4% perdendo l’occasione di essere rappresentanti al parlamento europeo. L’Italia in Parlamento Europeo divide così i 76 seggi spettanti: 24 Seggi per Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei; 21 Seggi Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo; 9 Seggi Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani – Forza Italia); 8 Seggi Gruppo Identità e Democrazia (Lega); 3 Seggi Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea; 8 Seggi Non iscritti (Movimento cinque stelle); 3 Seggi Altri, Neoletti senza appartenenza a un gruppo politico del Parlamento uscente Coalition Alleanza Verdi e Sinistra. Il Parlamento europeo nei cinque anni dal 2024 al 2029 composto da 720 seggi, avrà la maggioranza del Partito popolare europeo con 186 seggi, affermando ancora la guida di Ursula Von der Leyen, 135 Seggi Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo, 79 Seggi Gruppo Renew Europe, 73 Seggi Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei


Ilaria Salis libera dal voto degli italiani alle Europee

L’euro deputata Ilaria Salis posta ai domiciliari in Ungheria presentata alle elezioni europee nelle fila di Alleanza Verdi-Sinistra, ha raccolto più di 160mila voti tra la lista a cui era a capo il Nord-Ovest e il Sud. Scatta così per Ilaria la libertà garantita dall’articolo 7 sui “Privilegi e le immunità dell’Unione europea” che recita: “nessuna restrizione di ordine amministrativo o di altro genere è apportata alla libertà di movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di riunione del Parlamento europeo o ne ritornano”. I legali di Ilaria: “Non appena ci sarà la proclamazione chiederemo all’autorità giudiziaria ungherese di rimettere in libertà Ilaria Salis e di sospendere il procedimento penale”. Tajani fa un tuffo in avanti scaricando ancora responsabilità a terzi, prima era il sistema giurisdizionale ungherese, poi le regole politiche, ora Tajani aspetta il foglio di via dal Parlamento europeo. Nessuna manifestazione di approvazione per la libertà di un Italiana che è riuscita ad affermare il suo diritto democratico che, il dittatore Ungherese Orban, ha oppresso usando Ilaria come ammonimento contro chiunque si opponesse al potere dell’estremismo di destra: rilascia la dichiarazione il capo della Farnesina:”Noi notificheremo che è stata eletta, ma dobbiamo aspettare la proclamazione. Prima non possiamo dire nulla. Appena ci sarà verrà informata in via ufficiale l’autorità ungherese”. Bonelli risponde a Tajani:” Tajani si nasconde, fa il Ponzio Pilato, noi gli abbiamo chiesto che comunichi all’autorita’ giudiziaria ungherese l’elezione di Ilaria Salis, pensiamo che sia assolutamente necessario anche perche’ nei giorni scorsi ha ricevuto minacce e non vorrei crescessero. Non si puo’ attendere proclamazione degli eletti, chiediamo che venga liberata il piu’ rapidamente possibile”. La seconda carica dello stato La Russa grande coltivatore dell’estremismo di destra e nostalgico di Mussolini tanto da tenere una collezione di busti dello stesso persecutore nazi fascista, critica fortemente il voto degli italiani che hanno scelto la libertà di Ilaria in un partito che esprime le idee e gli obiettivi degli elettori e rilascia con dente avvelenato la sua natura di destra estremista in questa dichiarazione: “E’ una candidatura per far scarcerare una persona, qualcosa che non appartiene alla democrazia”, non che lo stesso La Russa conosca il senso della democrazia essendo parte di un partito che inneggia l’estremismo di destra! La reazione di Alleanza Verdi e Sinistra con Bonelli che risponde in una nota a La Russa: “La seconda carica dello stato non sa che cos’è la democrazia. La democrazia è la possibilità, prevista dalle leggi della Repubblica italiana, che Ilaria Salis si candidasse, cosa che è del tutto ignota alla seconda carica dello stato che in questa maniera offende centinaia di migliaia di persone che hanno votato Ilaria Salis, che diventa così europarlamentare. Questo governo invece ritiene, in maniera pilatesca, di non intervenire per fare in modo che già dalle prossime ore possa essere liberata. Per il presidente La Russa un’occasione persa per tacere, proprio da parte di chi conserva con orgoglio e nostalgia i busti del duce. Quelli sì che sono un problema per la democrazia”. Ilaria Salis esprime la sua felicità e ringrazia gli elettori per il risultato raggiunto: “L’antifascismo, oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale. Abbiamo dimostrato che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo. Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte. Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero!”. Il padre di Ilaria, Roberto Salis esprime le sue perplessità sul rilascio della figlia e di un azione forzata di Orban di voler trattenere Ilaria e non riconoscere l’immunità: “L’Ungheria potrebbe richiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità di Ilaria e l’assemblea plenaria decidere se concederla o no. Non so cosa abbia in mente Orban ma credo si coprirebbe di ridicolo. Certamente non lo farà nei sei mesi in cui è presidente del Consiglio europeo”. “Il processo andrà sospeso, credo Ilaria vorrà fare in modo di riaprirne un altro in uno Stato civile in cui possa dimostrare la sua innocenza”.


Italia del sud stanca della autonomia estremista di destra sceglie la sinistra democratica alle europee

Si afferma il Partito Democratico nell’Italia del sud con il 24,32% dei votanti, stanchi di una politica di destra che ghettizza il sud Italia. Per il Aprtito Democratico Ntomio deCaro ex sindaco di Bari e Lucia Annunziata giornalista si affermano al parlamento europeo con un grande consenso elettorale. Mimmo Lucano passa in Calabria con Alleanza Verdi e Sinistra dando risposta a Salvini e affermando nuovamente il modello di integrazione per l’immigrazione di Riace. Resistono ancora i nostalgici segaci della Lega impiantati al sud per opportunismo elettorale con il 6,85%. Fratelli d’Italia insegue la sinistra con il 24,32%. Il sud ha risposto al governo che attua differenze tra regioni cercando di ghettizzarle tra autonomia differenziata e furto nelle pubblica amministrazione


09 Giugno

Elezioni Europee la Francia sceglie la destra estremista di Le Pen. Macron scioglie il parlamento

Alle urne il popolo francese sceglie l’estrema destra di Le Pen per insediare gli 81 membri al Parlamento europeo. La maggioranza dei voti va al partito Rassemblement National, 31,50%, capolista Jordan Bardella. Il partito Besoin d’Europe, coalizione Rinascimento, Modem, Orizzonti, Partito Radicale, Unione dei Democratici e degli Indipendenti, arriva solo al 15,20%. Il partito socialista Réveiller l’Europe raccoglie il 14%. Il Presidente in carica Emmanuel Macron ha annunciato lo scioglimento del parlamento e la convoca delle elezioni anticipate. In conferenza Macron: “Firmerò tra pochi istanti il decreto di convocazione delle elezioni legislative che si terranno il 30 giugno per il primo turno e il 7 luglio per il secondo”.


La banda del buco colpisce ancora. Rapinata a Roma la gioielleria Bulgari

La banda del buco si è introdotta attraverso il sotterraneo di un palazzo adiacente al negozio, riuscendo ad arrivare a un cunicolo fognario, che li ha portati all’altezza del pavimento della gioielleria perforandolo. E così sono entrati, hanno spaccato le vetrine interne contenenti gioielli e pelletteria, realizzando un bottino di 500mila euro. La banda ha avuto tutto il tempo necessario per scappare, dal momento in cui l’allarme ha allertato la sorveglianza e le autorità, erano in tre a eseguire il colpo. E’ successo a Roma presso la gioielleria Bulgari, in Via Condotti. Non è il primo colpo che subisce la ricca azienda che produce gioielli e pelletteria di extra lusso. Le autorità stanno esaminando i filmati delle telecamere per identificare i rapinatori.


L’Italia conquista 14 medaglie agli europei di atletica

7 medaglie d’oro, 5 medaglie d’argento, 2 medaglie di bronzo, L’Italia porta a casa un successo agli Europei di atletica che si stanno svolgendo allo Stadio olimpico di Roma iniziati il 7 giugno termineranno il 12 giugno. Martedì è prevista la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella allo Stadio Olimpico, per tifare alla finale del salto in alto per l’italiano atleta Gianmarco Tamberi. I finalisti del salto in alto hanno realizzato 2,21m.


08 Giugno

11 corpi morti recuperati a largo della Libia

L’aereo Seabird, di Seawatch, ha individuato 11 corpi che galleggiavano a largo della Libia, ha provato a contattare una motovedetta libica, in inglese e in arabo via radio, affinché li recuperasse ma senza risposta. La Geo Barents di medici senza frontiera si trovava in zona, durante la notte era intervenuta in un soccorso di una barca in vetroresina e di un gommone. Geo Barents ha recuperato gli 11 corpi. Il ministero dell’interno italiano ha dato l’autorizzazione alla guardia costiera di far sbarcare i corpi a Lampedusa. Si cerca ora un posto per seppellirli. La prefettura di Agrigento ha provveduto alle bare deposte sul molo Favarolo . Il prefetto Filippo Romano ha attivato la ricerca dei posti nei cimiteri della provincia di Agrigento. La Geo Barents ha proseguito il suo viaggio verso il porto assegnato di Genova per far sbarcare i 165 migranti recuperati. Lampedusa, durante la notte, ha accolto altri 66 i migranti proveniente dall’Africa, intercettati dalla Guardia di finanza italiana.


07 Giugno

Francia alimenta la guerra tra Russia e Ucraina invierà entro l’anno caccia Mirage 2000-5 all’Ucraina.

Lo ha dichiarato il Presidente Francese Emmanuel Macron  al termine delle celebrazioni per gli 80 anni dello sbarco in Normandia intervistato da TF1 e France 2. L’annuncio ufficiale avverrà durante la visita di Zelensky
“Domani, lanceremo una nuova cooperazione e annunceremo l’invio di Mirage 2000-5, che sono aerei da combattimento francesi, per permettere all’Ucraina di proteggere il proprio territorio, il proprio spazio aereo”. “Da domani, lanceremo un programma di formazione per i piloti e poi la cessione degli aeroplani”. “Addestreremo 4500 soldati ucraini”.


America stanzia un nuovo pacchetto di aiuti per 225 milioni di dollari

Il Presidente degli Stati Uniti d’America Biden, ha incontrato il Presidente ucraino Zalensky, dopo i discorso all’assemble nazionale. Biden ha informato Zalensky di un nuovo pacchetto di aiuti del valore di 225 milioni di dollari


06 Giugno

Banca centrale europea taglia i tassi d’interesse di 25 punti base scende l’inflazione

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, è ora opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di tassi di interesse invariati. Dalla riunione del Consiglio direttivo di settembre 2023 l’inflazione è diminuita di oltre 2,5 punti percentuali e le prospettive di inflazione sono migliorate notevolmente. Anche l’inflazione di fondo è scesa, rafforzando i segnali di un indebolimento delle pressioni sui prezzi, e le aspettative di inflazione hanno registrato una flessione su tutti gli orizzonti. Gli esperti indicano ora che l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. L’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porterebbe in media al 2,8% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e al 2,0% nel 2026. Ci si attende che la crescita economica aumenti allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026. Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno ridotti rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 12 giugno 2024.


ISTAT Misurazione della corruzione in Italia

Fonte ISTAT: Nell’ultima indagine (2022-2023) si riscontra una diminuzione dal 2,7% al 1,3% delle richieste ricevute dalle famiglie nel triennio precedente l’intervista rispetto all’edizione del 2015-2016; i cali più consistenti riguardano i settori lavoro, uffici pubblici, sanità e giustizia. Nel corso della loro vita si stima che il 5,4% delle famiglie abbia ricevuto richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di agevolazioni, beni o servizi; le richieste più frequenti al Centro (6,8%), meno nelle Isole (3,6%). Diminuisce anche la quota di chi conosce persone che hanno avuto esperienze di corruzione: dal 13,1% (2015-2016) all’8,3% (2022-2023).


05 Giugno

Report attaccato dal governo Albanese e italiano per l’inchiesta sugli hot spost per migranti e lo spreco di risorse

Su X Report: Il Primo Ministro Edi Rama ha ricevuto oggi la Presidente Giorgia Meloni. “Non stiamo spendendo risorse aggiuntive” ha spiegato Meloni. Abbiamo deciso di sottolineare cosa di questa conferenza stampa, è in contrasto con le informazioni da noi raccolte nelle inchieste di Giorgio Mottola”. “Siamo stati accusati di aver trasformato il diritto democratico di opporsi all’accordo Italia Albania in un abuso del quarto potere Durante la conferenza stampa Rama e Meloni non hanno perso l’occasione per criticare Report, e quelle che sono state definite “mezze verità”. Meloni torna ad attaccare Report durante le dichiarazioni congiunte con il primo ministro albanese Rama: “Voglio esprimere solidarietà all’Albania e al suo popolo, per la campagna denigratoria control’Albania, dipinta come un narco-Stato governato dalla criminalità organizzata”. A rincarare la dose e far apparire la verità dall’inchiesta di Report sullo spreco di risorse e i rincari per la costruzione dei lager destinati ai migranti deportati in Albania, la Lettera solidarietà del centrodestra all’ambasciatrice albanese ‘Report dipinge Edi Rama come un amico di criminali e boss’, si legge dal sito di report: “Italia e Albania hanno profondi legami da tempo immemorabile. Da undici anni l’onorevole Edi Rama è il primo ministro della Repubblica d’Albania”, ed è stato” ricevuto con grandissima e reciproca cordialità da tutti i presidenti del Consiglio italiani che si sono avvicendati”. Lo scrivono in una lettera all’ambasciatrice della repubblica d’Albania in Italia, Anila Bitri Lani, i componenti di centrodestra della bilaterale Italia-Albania dell’Unione interparlamentare. Ma da quando Rama “ha mostrato di voler proseguire una proficua collaborazione con l’Italia e con il suo governo, anche se non più guidato o sostenuto dal Pd – proseguono – sono cominciati gli attacchi. Dopo l’annuncio dell’accordo Italia-Albania sulla gestione dei migranti, il Pd ha addirittura annunciato la richiesta di espulsione del partito guidato da Edi Rama dal Pse”. “Ora, nel delicato momento pre-elettorale, a sei giorni dal voto, arriva un servizio televisivo di Report che dipinge il primo ministro dell’Albania come un amico di criminali e di boss- aggiungono – Di fronte a questo, desideriamo manifestare la nostra profonda solidarietà al popolo albanese, al suo presidente e alle sue istituzioni democratiche, che taluni non esitano a denigrare pur danneggiando l’Italia a livello internazionale. È particolarmente imbarazzante per la nostra Nazione, che questo avvenga attraverso il servizio pubblico televisivo pagato dai contribuenti, quel servizio pubblico che secondo alcuni sarebbe ormai asservito al governo”.

Riflessione blog: La realtà è diversa, Meloni dice di prevedere una spesa di 670 milioni di euro per 5 anni, 134 milioni di euro all’anno. Ma Report mette in chiaro con la sua inchiesta che i dati sono diversi e chiarisce: i costi complessi per 5 anni dell’operazione albanese, sono passati dai 630 milioni di euro inizialmente previsti a 670 milioni di euro dopo gli emendamenti presentati nel decreto del PNRR. A questa cifra bisogna aggiungere i 133 milioni di euro che dovremo pagare a Medihospes, la cooperativa che nasce dalle ceneri de La Cascina coinvolta in Mafia capitale. Altri 13 milioni di euro, cifra stanziata nel 2024, serviranno per il trasporto dei migranti dal punto in cui verranno prelevati nel Mediterraneo fino l’Albania. Il costo quotidiano di un migrante per i contribuenti italiani in Albania sarà superiore almeno cinque volte alla spesa che dovremmo affrontare se lo facessimo sbarcare nel paese. Se in Italia il costo medio per migrante in un grande centro è di circa 35 euro, in Albania, mettendo insieme tutte le spese che sosterranno, sarà di oltre 150 euro al giorno. Questa la realtà che il cittadino dovrà pagare per la politica di deportazione del potere Meloni che perseguita i “flussi migratori”. Il viaggio della Meloni in Albania per mettere le cose apposto incoraggia Edi Rama, primo ministro Albanese a renderlo vittima dell’attacco giornalistico, durante la dichiarazione congiunta con la Meloni dice: “Ho vissuto il tormento dell’anima per aver visto gettare tutto questo fango immeritato sull’Albania e sugli albanesi, mezze verità diffuse dai giornalisti anche del servizio pubblico. Dovrebbero vergognarsi coloro che hanno trasformato il diritto democratico di opporsi a un abuso del quarto potere”. La realtà è un altra la documentazione e l’inchiesta è servita a far comprendere come la politica della Meloni sia il baratto per amplificare i riflettori in vista delle elezioni europee, lo si evince nel suo viaggio inutile che avrebbe dovuto essere di sola competenza del ministero dell’interno, infrastrutture e Farnesina. Ma ormai ministri e ministeri e Parlamento sono diventati in Italia il monopolio di chi esercita un ruolo indiretto di premierato, lo stiamo già vivendo con l’usurpazione del potere esecutivo. L’Albania ha un alto tasso di corruzione armi, droga, migranti, affidare soldi pubblici è consegnare in mano alle mafie altro potere, ad affermare la presenza della mafia internazionale gli alti magistrati che delineano un profilo concreto con le inchiesta e gli arresti. Il procuratore capo di Napoli: “Non è la mafia degli assalti in villa. Sono organizzazioni molto forti, molto ricche che provengono da un paese molto corrotto. Anche sul piano giudiziario, la corruzione è molto più forte che in Italia. La cominciamo a vedere in joint venture con la ‘ndrangheta nella foresta amazzonica, a Bogotà, Santa Marta e Cartagena dove fanno affari. Quindi quella albanese è una mafia emergente: sarà il futuro in Europa”. “Da almeno tre anni dico che in Europa c’è una mafia emergente, quella albanese. L’Albania è un Pese corrotto, dove è facile corrompere i funzionari pubblici. Se poi esco dall’Albania e ho già un potere economico riesco a rafforzarmi come mafia internazionale”.


Il segretario di +Europa Riccardo Magi aggredito in Albania al termine dell’incontro Meloni Rama per aver manifestato contro migranti albanesi 

Fuori dal centro di Shenjing, in Albania l’onorevole Magi di +Europa manifestava il dissenso contro l’apertura del lager che ospiterà i migranti in Albania. Mentre l’auto della Meloni passava, Magi ha vincolato il passaggio ponendosi difronte l’auto con un cartello con scritto ‘No alla Guantanamo italiana’. Magi è stato strattonato dalle forze dell’ordine albanesi violentemente, riportando lesioni, lo testimonia la foto postata sui social sporca di sangue. La reazione della Meloni è stata di scendere dall’auto, bloccare l’aggressione a Magi. Da qui il confronto. La Meloni rivolgendosi a Magi: “Ho fatto un sacco di campagna elettorale e non sapevo se avrei superato la soglia di sbarramento. Le sono totalmente solidale. Le do una mano volentieri” Magi in risposta: “Se accade questo a un parlamentare italiano, potete immaginare cosa accadrà ai poveri cristi che saranno chiusi qui” ha accusato Magi. Meloni in tono canzonatore: “See, poveri cristi… C’è una legislazione italiana ed europea, lei non è il segretario di +Europa? Non voleva più Europa? Che +Europa è?” . Magi su X manifesta il dissenso per l’aggressione ricevuta e il comportamento della Meloni: “Se questo è quello che è successo a un parlamentare della Repubblica italiana, possiamo solo immaginare come verranno trattate le persone che saranno portate qui. In un’ora di conferenza stampa, Meloni ed Edi Rama non hanno risposto a una sola domanda dei giornalisti, è solo un hot-spot”


Condannata la stilista Elisabetta Franchi per le frasi discriminatorie sulle donne assunte nella sua azienda dovrà organizzare un “piano di formazione aziendale sulle politiche discriminatorie che preveda la realizzazione di corsi annuali,

Il 4 maggio 2022, durante l’evento ‘Donna e moda’, la stilista disse di “puntare” solo su uomini di qualsiasi età o donne sopra i 40 anni per le posizioni “importanti” all’interno delle aziende. Le donne “se dovevano sposarsi, si sono già sposate, se dovevano far figli, li hanno già fatti, se dovevano separarsi hanno fatto anche quello e quindi diciamo che io le prendo che hanno fatto tutti i quattro giri di boa” spiegò. “Sono lì belle tranquille – disse Franchi – con me a mio fianco e lavorano h24, questo è importante”.  Dopo le dichiarazioni la stilista, nella persona giuridica e proprietaria della società Betty Blue spa, viene denunciata a causa del carattere discriminatorio delle frasi pronunciate. Il Tribunale del lavoro di Busto Arsizio, oggi, ha condannato la società Betty Blue spa di Elisabetta Franchi a risarcire con 5mila euro l’Associazione nazionale lotta alle discriminazioni per il “carattere discriminatorio” delle frasi pronunciate. La società Betty Blue è stata condannata al pagamento di 3.500 euro di spese legali all’Associazione, alla pubblicazione a proprie spese del dispositivo di sentenza su alcuni quotidiani e a “promuovere” un “consapevole abbandono dei pregiudizi di età, genere, carichi e impegni familiari nelle fasi di selezione del personale per le posizioni di vertice” adottando “entro 6 mesi” un “piano di formazione aziendale sulle politiche discriminatorie che preveda la realizzazione di corsi annuali, con l’intervento di esperti, ai quali siano chiamati a partecipare, obbligatoriamente, tutti i dipendenti”.


04 Giugno

Tennis Jannik Sinner numero 1 del ranking Atp

Il tennista tutto made in Italia, diventa numero uno del tennis dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros, per via dell’infortunio al menisco . Scrive Sinner sui social:”Un giorno speciale per me, la mia prima semifinale al Roland Garros, e per raggiungere il ranking di numero 1 al mondo. Grati per questo momento, per il quale abbiamo lavorato tantissimo, ma il lavoro non si ferma qui, forza!!!”


Propaganda elettorale Sanità il consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge e un disegno di legge che introducono misure per la riduzione dei tempi delle liste d’attesa e per garantire le prestazioni sanitarie

Riflessione blog: Cieco della realtà in cui vive la sanità pubblica del paese e complice del fatto che l’attuale governo favorisce la sanità privata a danno della popolazione, in particolare quella meno abbiente, continuano a illudere la popolazine con manovre senza investimenti certi. In parole povere fanno galleggiare la sanità pubblica senza soldi! Deliberano:

Il decreto prevede l’istituzione, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (AGENAS), della Piattaforma nazionale delle liste di attesa, interoperabile con le piattaforme delle liste di ciascuna regione e provincia autonoma, in coerenza con l’obiettivo «Potenziamento del Portale della Trasparenza» previsto dal PNRR. Attraverso il monitoraggio dei dati, nell’ambito del controllo delle agende di prenotazione, si potrà attivare un meccanismo di audit per le aree ove si rilevino inefficienze o anomalie. Inoltre, al fine di rafforzare le attività di monitoraggio e controllo del Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria (SIVeAS), si istituisce presso il Ministero della salute l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, con il compito di verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa e dei relativi piani operativi per il recupero. L’Organismo, con il supporto dei Carabinieri per la tutela della salute, potrà accedere presso vari soggetti sanitari pubblici e privati accreditati per verificare e analizzare le disfunzioni delle agende di prenotazione su segnalazione dei cittadini, degli enti locali e delle associazioni di categoria degli utenti; inoltre, al fine di corrispondere a segnalazioni da parte di cittadini, potrà acquisire documentazione dalle regioni e dalle province autonome. Gli esiti delle verifiche costituiscono elementi di valutazione ai fini dell’applicazione delle misure sanzionatorie e premiali nei confronti dei responsabili a livello regionale o aziendale, inclusa la revoca o il rinnovo dell’incarico. Si prevede la convergenza al Centro unico di prenotazione (CUP) regionale o infra-regionale, già utilizzato per gli erogatori di servizi sanitari pubblici, anche degli erogatori privati accreditati, ospedalieri e ambulatoriali e si condiziona alla interoperabilità tra CUP pubblici e centri di prenotazione privati la stipula degli accordi contrattuali tra regioni e strutture sanitarie private per l’erogazione delle relative prestazioni sul territorio. Si dispone l’attivazione da parte del CUP di un sistema di disdetta delle prenotazioni per ricordare la data di erogazione della prestazione e l’attivazione di sistemi di ottimizzazione delle agende di prenotazione, secondo linee guida omogenee di livello nazionale. Inoltre, si stabilisce che vi siano agende dedicate per le prestazioni presenti nei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA), si introduce il divieto per le aziende sanitare e ospedaliere di sospendere o chiudere le attività di prenotazione relative ai livelli essenziali di assistenza e si raddoppiano le sanzioni per la sospensione o chiusura delle attività di prenotazione. Nell’eventualità che i tempi previsti dalle classi di priorità indicate dal Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa 2019-2021 non possano essere rispettati, le direzioni generali aziendali dovranno garantire l’erogazione delle prestazioni richieste attraverso l’utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria o del sistema privato accreditato, anche al di fuori degli accordi contrattuali vigenti, sulla base della tariffa nazionale vigente. I direttori generali delle aziende sanitarie dovranno vigilare sul rispetto di tale disposizione, anche ai fini dell’esercizio dell’azione disciplinare e di responsabilità erariale nei confronti dei soggetti ai quali sia imputabile la mancata erogazione della prestazione nei confronti dell’assistito. Si introduce un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, che riduce al 15 per cento il prelievo tributario sugli emolumenti percepiti dal personale sanitario per gli straordinari svolti nell’ambito dei piani di riduzione delle liste d’attesa a seguito dell’entrata in vigore del decreto. Si prevede che le visite diagnostiche e specialistiche siano effettuate anche nei giorni di sabato e domenica con orario prolungato. Presso ogni azienda sanitaria e ospedaliera è in ogni caso assicurato il corretto ed equilibrato rapporto tra l’attività istituzionale e la corrispondente attività libero-professionale.

Le norme prevedono, tra l’altro:

  • la possibilità per regioni e province autonome di aumentare, entro un limite massimo, il limite di spesa ai fini dello smaltimento delle liste d’attesa e di destinare alla contrattazione integrativa risorse aggiuntive per valorizzare le professionalità dei dirigenti sanitari e degli operatori delle professioni infermieristiche, ostetriche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione;
  • deroghe per l’avvalimento degli specialisti ambulatoriali interni già in servizio a tempo indeterminato e l’incremento delle retribuzioni orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico;
  • la messa “a regime” della possibilità, per i medici specializzandi, di assumere, su base volontaria e fuori dal periodo di formazione, incarichi libero professionali per i servizi di emergenza del Servizio sanitario nazionale, per un periodo di 12 ore settimanali (in luogo delle attuali 8);
  • una deroga per consentire alle regioni e agli enti del SSN il reclutamento del personale sanitario dirigenziale e non, con contratto di lavoro autonomo anche di collaborazione coordinata e continuativa;
  • la possibilità, per le aziende ospedaliere universitarie che non possono far fronte alle esigenze assistenziali con l’organico funzionale di tipo universitario, di stipulare contratti con il personale medico o sanitario anche con contratti a tempo indeterminato, oltre che a tempo determinato;
  • la possibilità, nell’ambito dei nuovi servizi assicurati dalle farmacie del Servizio sanitario nazionale, di dispensare anche i dispositivi medici necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale;
  • l’estensione delle misure di premialità già previste a favore di determinate regioni, anche a quelle che garantiscono il rispetto dei tempi massimi di attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie rientranti nei livelli essenziali di assistenza;
  • la corresponsione di un incremento della retribuzione di risultato fino al dieci per cento per i direttori generali delle ASL, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del SSN, a seguito del raggiungimento degli obiettivi, e specifiche misure sanzionatorie in caso di mancato raggiungimento di quelli annuali relativi alla riduzione delle liste di attesa;
  • l’autorizzazione alla spesa di 60 milioni di euro annui dal 2026, per un triennio, per interventi nel campo della salute mentale e finalizzati al rafforzamento dei dipartimenti di salute mentale regionali, al reinserimento dei pazienti con disturbi mentali, alla presa in carico di soggetti con disturbi mentali e della nutrizione alimentare;
  • la deroga ai limiti di assunzione previsti per il personale che opererà per l’attuazione degli obiettivi;

Riflessione blog: Se siete arrivati fin qui a leggere, vi sarete anche chiesti: come fà la sanità pubblica ad affrontare la spese per nuove assunzioni se nel decreto non esistono soldi per potere tamponare le assunzioni? I contratti occasionali non sono certezza e stabilità di vita, ma usano il lavoratore. Le risorse della sanità del nord Italia, non sono le risorse della sanità del sud Italia. Al sud si emigra per curarsi al nord. Ancora una volta, nelle politiche del governo, esiste la visione di dividere e affossare l’unità d’Italia, creando isolamento non solo a livello nazionale tra regioni, ma a livello europeo con una visione differenziata di territorio italiano! Non cadiamo nell’errore di farci addormentare accontentandoci di prese in giro false!


La verità di Report infastidisce Fratelli d’Italia che presenta una querele bavaglio contro l’inviato di Report Giorgio Mottola

Si legge sul sito di report: Fratelli d’Italia, nella sua persona giuridica, ha presentato una richiesta di risarcimento danni, in sede civile, nei confronti dell’inviato di Report, Giorgio Mottola. La puntata incriminata è “La mafia a tre teste”, in cui il giornalista della trasmissione di Rai3 ha rivelato, tra le altre cose, i passati rapporti del padre della Presidente del Consiglio con il boss della mafia di Roma, Michele Senese. Nella istanza di mediazione, che precede la causa civile, si legge che il riferimento fatto dal giornalista nel corso dell’inchiesta ai numerosi esponenti di Fratelli d’Italia arrestati per mafia negli ultimi 5 anni, “ha arrecato grave nocimento all’immagine del partito politico Fratelli d’Italia”. E per questa ragione, il partito di Giorgia Meloni chiede al giornalista di Report un risarcimento superiore ai 50mila euro.

USIGRai si schiera con Report, si legge sul sito del sindacato giornalisti Rai: Fratelli d’Italia, il partito della premier, cala la maschera e querela Giorgio Mottola, autore di Report, e la Rai per la puntata “La mafia a tre teste”. Un fatto senza precedenti. Una querela in sede civile con richiesta di risarcimento superiore a 50mila euro. La più classica delle querele bavaglio. La denuncia non è solo nei confronti del freelance autore del servizio, ma anche nei confronti del vicedirettore Sigfrido Ranucci. Nessuna contestazione, curiosamente, nei confronti del direttore dell’Approfondimento, Corsini, lo stesso che sul palco della kermesse Atreju aveva definito Fratelli d’Italia “il nostro partito”. Curioso anche che la denuncia sia stata presentata solo in sede civile e non penale dove l’accusa di diffamazione difficilmente avrebbe retto. L’Usigrai è al fianco dei colleghi: se Fratelli d’Italia pensa di intimidire, e quindi zittire, chi fa giornalismo d’inchiesta è fuori strada.


03 Giugno

201.042.172 euro Terminati i fondi degli incentivi per le auto elettriche 

Terminate le risorse disponibili per le prenotazioni degli incentivi sulle auto elettriche. In nove ore sono terminate le prenotazioni delle auto elettriche con gli Ecobonus.

  1. Erogazione: il concessionario/rivenditore riconosce al suo cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto. Il cliente dovrà compilare e firmare i moduli necessari e allegare la dichiarazione l’eventuale dichiarazione ISEE che attesta un reddito inferiore ai 30.000
  2. Rimborso: il costruttore/importatore del veicolo rimborsa al concessionario/rivenditore il contributo erogato.
  3. Recupero: il costruttore/importatore del veicolo riceve dal concessionario/rivenditore tutta la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta

Gli incentivi possono raggiungere 13.750 euro. E’ tutto in mano al concessionario che richiede l’incentivo per poi destinarlo all’acquirente. Sul sito del Mise – Ecobonus, i particolari delle auto coinvolte a beneficiare degli incentivi


02 Giugno

Festa della Repubblica Italiana, i giardini del Quirinale aperti ai cittadini. Il saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato nel pomeriggio i circa 1800 cittadini che hanno visitato i Giardini del Quirinale in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica.


Lega contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’offesa all’alta carica dello Stato

Il senatore della Lega Borghi, (non rappresentante il popolo italiano, ma occupante una sedia in senato per diritto forzato acquisito) offende in un tweet il Presidente della Repubblica, scrive:È il 2 Giugno, è la Festa della Repubblica Italiana. Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione. Se il Presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso. Dall’alto dell’ignoranza, Salvini a capo della Lega e il suo seguace Borghi, offendono la figura di rappresentanza del popolo del Presidente della Repubblica. Il riferimento di Borghi è diretto al discorso tenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al corpo diplomatico accreditato in Italia e riunito nel salone dei Corazzieri in occasione della Festa della Repubblica:”La vita della nostra collettività è inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità”. Salvini difende Borghi è durante la trasmissione In mezz’ora su Rai Tre, dice: “Oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, non della sovranità europea. Abbiamo un presidente della Repubblica perché c’è la Repubblica, io penso all’Europa come stati sovrani che si mettono insieme, ma la sovranità nazionale è fondamentale. Non mi arrenderò mai a un super Stato europeo dove comandano quelli che hanno i soldi. Nessuna polemica col presidente della Repubblica, non chiediamo le dimissioni di nessuno. Io penso che il capo dello Stato sia stato travisato da qualche giornale perché il 2 giugno parlare di sovranità europea”. Gli alleati della coalizione di destra che non supportano e sopportano i vaneggiamenti di Salvini, contestano le parole di Borghi. Tajani a capo della Farnesina dà solidarietà all’attacco al capo dello stato, scrive su X:”Siamo italiani ed europei,questa è la nostra identità.Questa è la nostra civiltà.Ogni scelta anti europea è deleteria per l’Italia.Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea.Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto”. Le forze politiche di destra esprimono solidarietà al Presidente della Repubblica.

Riflessione blog: Travisare le parole del Presidente della Repubblica in occasione della festa della Repubblica, per ottenere consenso elettorale in vista del voto alle europee del 8-9 Giugno, rafforza l’idea che il popolo, come fece per il referendum del 2 Giugno 1946, debba andare alle urne per eliminare dalla democrazia forme autarchiche che non rappresentano nessun cittadino italiano ed europeo. Il presidente della Repubblica Mattarella, rappresenta il popolo italiano, è amato dal popolo ed è l’unica figura che rappresenta la democrazia che in questo momento vacilla nelle mani di stolti che usano i valori della Patria come fossero giocattoli per alimentare il proprio ego. Il popolo è stanco di mantenere al potere gente che non ha alcun valore di patria, che vuole distruggere l’unità d’Italia e ha il mero obiettivo di isolare gli italiani per creare nuovamente un clima di odio e intimidazione. L’attacco al Presidente è il libero arbitro a voler manifestare una forma di violenza contro le istituzioni, sentendosi in diritto di poterle reprimere. Il popolo vuole che la forma di governo la rappresenti nella sua identità di democrazia garantendo i diritti costituzionali. E’ stanco di vedere ogni giorno stracciare la costituzione, inveire contro la democrazia ed essere comandati da burattinai allo sbando! E’ ora di dire Basta!


Attivisti di ultima generazione cercano dialogo con il Presidente della Repubblica ma vengono fermati dalle forze dell’ordine

Cosa chiedono i ragazzi di ultima generazione che hanno cercato di manifestare al passaggio del presidente della Repubblica:”Siamo venuti a chiedere a Mattarella di proteggerci, e di proteggere la Repubblica perché il governo non lo sta facendo, ma non siamo riusciti ad entrare in strada perché ci hanno bloccato. Questa non è la festa della Repubblica che vogliamo noi. Noi vogliamo la festa di tutti i cittadini, dei contadini che hanno perso tutto, case e raccolti, degli operai che invece continuano a morire di lavoro, dei medici e degli infermieri che sono stati osannati durante la pandemia. Ma oggi in piazza non c’è nessuna di queste categorie. Questa è diventata una festa ipocrita, la democrazia è sempre più in pericolo, il governo non ci sta proteggendo. Noi siamo qua solo per chiedere protezione con un Fondo Riparazione, che possa soccorrere tutte le persone colpite anche in questi giorni, e che lo saranno sempre di più in futuro come ci dice la scienza. Invitiamo tutti l’1 ottobre in Piazza del Popolo”.


01 Giugno

Lavoro e precariato i dipendenti della Abramo customer care manifestano a Crotone a causa del forzato licenziamento, chiedono di non andare a votare per le europee

Il 30 Giugno 500 lavoratori della Abramo customer care, società di call center verranno licenziati in Calabria a causa del mancato rinnovo della commessa da parte della Tim alla società Abramo customer care, in perdita finanziaria. I lavoratori hanno manifestato a Crotone chiedendo di non andare a votare per le europee, i lavoratori ha riposto le tessere elettorali in scatole per consegnarle al prefetto. Spiegano i lavoratori in un documento: “Rimetteremo nelle mani dell’autorità di governo locale, e quindi dello Stato il nostro diritto-dovere di cittadini elettori. Perdere 500 posti di lavoro equivale, in questo territorio, alla morte economica e sociale. Uomini e donne senza lavoro vengono privati della dignità e del futuro. E quindi di una reale cittadinanza. Il tempo, ormai, è quasi scaduto, ma non intendiamo rassegnarci e neanche arrenderci. Non vogliamo e non possiamo farlo. Lottiamo per il posto di lavoro e questa lotta ci deve vedere uniti. Ciò che chiediamo ai cittadini è di essere con noi”.


Elly Schlein risponde alle accuse della Meloni con idee chiare e reali per il popolo

I teatrini da palcoscenico in vista delle elezioni europee volgono al termine, dopo accuse, false dichiarazioni su azioni compiute da un potere che smantella quotidianamente la vita dei cittadini, la Meloni dal palco di piazza del popolo a Roma durante il comizio finale di Fratelli d’Italia, non avendo ormai argomenti su cui attirare l’attenzione, ma la solita solfa di noi in europa cambieremo tutto, con il boccone amaro per non essere riuscita ad entrare da “Porta a Porta” della tg Meloni ed elargire un show pro elezioni europee a colpi di insulti verso la rivale candidato del PD Elly Schlein, la attacca divagando così:”Secondo il candidato alla presidenza della commissione di Elly Schlein e del Partito Democratico, io che sono presidente dei Conservatori europei, io che presiedo, il governo italiano grazie al voto degli italiani non sarei una leader democratica. Chiedo pubblicamente alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, di dire se condivide o no queste parole, ma non scappi anche stavolta”. La segretaria del PD candidata alle europee replica dal palco di Piazza del Popolo a Roma in chiusura del comizio per le Europee: “Sto leggendo delle cose, faccio fatica a capire che lingua sta parlando Giorgia Meloni, che film sta vedendo. Vede un altro Paese”. “Giorgia Meloni ci ha accusato di voler cancellare la nostra identità. Poi ci spiegherà cosa vuol dire. Noi siamo orgogliosi della nostra identità che è antifascista e si fonda sulla Costituzione, lei non può dire la stessa cosa. Io ho risposto che lei non si rende conto che in un anno e mezzo che governa sta cancellando la libertà delle persone”. “Se hai un salario da fame, mentre lei blocca il salario minimo, e non riesci a pagarti l’affitto, mentre lei cancella 330 milioni di fondo affitto, se non riesci a curarti perché tagliano la sanità pubblica, non hai piena libertà in questo Paese. Quindi noi continuiamo a inchiodare questo governo su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa e che il Pd non è disposto ad accettare”. “Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non si batte per i diritti di tutte le donne. L’unica cosa che ha fatto Giorgia Meloni è fare entrare i pro-vita e gli anti abortisti nei consultori”. “La difesa della scuola pubblica come prima grande leva di emancipazione sociale, stanno tagliando anche lì, aumentano le disuguaglianze”, “siamo alla negazione dell’articolo 3 della Costituzione che il governo non sta rispettando e anzi aumenta volutamente le disuguaglianze”. “Noi siamo in questa piazza. Questa è la nostra, è la piazza che vuole un’Europa basata sulla giustizia sociale, sul lavoro dignitoso, sull’innovazione per le imprese che possa guidare la trasformazione digitale ed ecologica. È la piazza del Partito Democratico che è sempre stata una piazza, molto prima di essere contro, per qualunque cosa o qualcuno. È una piazza per l’Europa per cui ci siamo battuti in questi anni con persone straordinarie come un Presidente del Parlamento che ci manca molto, David Sassoli, che anche oggi da qui ricorderemo. È una piazza che vuole un’Europa degli investimenti comuni, quelli che la destra nazionalista di Giorgia Meloni e Matteo Salvini vuole bloccare” continua la segretaria dem. “Non dimentichiamoci che il partito di Giorgia Meloni non ha votato a favore del Next Generation EU e gli alleati di Matteo Salvini andavano con un bel cartello in giro con scritto non un centesimo all’Italia. È un po’ difficile fare l’interesse nazionale se ti accompagni con questa gente in Europa” sottolinea. “Noi vogliamo proseguire con il Next Generation EU e gli investimenti comuni. Vogliamo invece bloccare i paradisi fiscali, che in Europa non devono più trovare casa. Non è possibile che ci siano multinazionali che legalmente riescono a pagare lo 0,005% di tasse quando lavoratori e imprese sono tassati più del 40%”.

“Sto leggendo delle cose, faccio fatica a capire che lingua sta parlando Giorgia Meloni, che film sta vedendo. Vede un altro Paese”. Dal palco dell’Arco della Pace a Milano, la segretaria del Pd Elly Schlein replica alla presidente del Consiglio che, nel corso del comizio di chiusura per le Europee in Piazza del Popolo a Roma, le chiede se condivida o meno il fatto che lei non sia democratica.

“Giorgia Meloni ci ha accusato di voler cancellare la nostra identità. Poi ci spiegherà cosa vuol dire. Noi siamo orgogliosi della nostra identità che è antifascista e si fonda sulla Costituzione, lei non può dire la stessa cosa. Io ho risposto che lei non si rende conto che in un anno e mezzo che governa sta cancellando la libertà delle persone” è l’affondo di Schlein. Sono cinquemila, secondo il Pd, le persone raccolte in piazza. In apertura dell’evento, risuona a tutto volume una canzone di J-Ax: “Sono una donna, amo un’altra donna, non sono una madre ma per questo non sono meno donna”. La segretaria dem chiude poi il suo discorso così: “W l’Italia antifascista”.

Le “libertà negate”

“Se hai un salario da fame, mentre lei (Meloni, ndr) blocca il salario minimo, e non riesci a pagarti l’affitto, mentre lei cancella 330 milioni di fondo affitto, se non riesci a curarti perché tagliano la sanità pubblica, non hai piena libertà in questo Paese. Quindi noi continuiamo a inchiodare questo governo su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa e che il Pd non è disposto ad accettare”. E ancora: “Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non si batte per i diritti di tutte le donne. L’unica cosa che ha fatto Giorgia Meloni è fare entrare i pro-vita e gli anti abortisti nei consultori”.

Tra le priorità del Pd c’è “la difesa della scuola pubblica come prima grande leva di emancipazione sociale, stanno tagliando anche lì, aumentano le disuguaglianze”, “siamo alla negazione dell’articolo 3 della Costituzione che il governo non sta rispettando e anzi aumenta volutamente le disuguaglianze”. “Noi siamo in questa piazza. Questa è la nostra, è la piazza che vuole un’Europa basata sulla giustizia sociale, sul lavoro dignitoso, sull’innovazione per le imprese che possa guidare la trasformazione digitale ed ecologica. È la piazza del Partito Democratico che è sempre stata una piazza, molto prima di essere contro, per qualunque cosa o qualcuno. È una piazza per l’Europa per cui ci siamo battuti in questi anni con persone straordinarie come un Presidente del Parlamento che ci manca molto, David Sassoli, che anche oggi da qui ricorderemo. È una piazza che vuole un’Europa degli investimenti comuni, quelli che la destra nazionalista di Giorgia Meloni e Matteo Salvini vuole bloccare”. “Non dimentichiamoci che il partito di Giorgia Meloni non ha votato a favore del Next Generation EU e gli alleati di Matteo Salvini andavano con un bel cartello in giro con scritto non un centesimo all’Italia. È un po’ difficile fare l’interesse nazionale se ti accompagni con questa gente in Europa”. “Noi vogliamo proseguire con il Next Generation EU e gli investimenti comuni. Vogliamo invece bloccare i paradisi fiscali, che in Europa non devono più trovare casa. Non è possibile che ci siano multinazionali che legalmente riescono a pagare lo 0,005% di tasse quando lavoratori e imprese sono tassati più del 40%”. “L’Europa nasce come progetto di pace e rimanga tale”. “L’Europa nasce come progetto di pace e deve rimanere un progetto per la pace, mai un’economia di guerra come qualcuno va dicendo”. “Anche da qui per questo chiediamo un immediato cessate il fuoco, per fermare il massacro a Gaza, per liberare tutti gli ostaggi in mano ad Hamas, per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. La soluzione è quella dei due popoli con due Stati e l’Unione Europea lavori per arrivare li. C’è bisogno di un riconoscimento pieno anche per uno stato palestinese”.


“Contro il governo Meloni” la manifestazione del gruppo dei collettivi dell’università La Sapienza si scontro con la Polizia

La manifestazione organizzata per protestare contro il governo Meloni dai collettivi dell’università della Sapienza di Roma si scontra contro le forze dell’ordine. I giovani studenti si sono difesi con scudi in plexiglas, ormai reduci dall’attacco delle forze dell’ordine che in questi mesi li ha attaccati brutalmente. La resistenza ha sfilato contro la feroce dittatura che cerca di reprimere il diritto di manifestare e di potersi esprimere. Il corteo si è scontrato con la polizia ma ha portato avanti al sua idea “Contro il governo Meloni”.


Notizie da giorno 16 a 31

29 Giugno

La senatrice Liliana Segre sull’inchiesta di Fanpage sui cadetti fascisti di Gioventù nazionale

Durante la trasmissione In Onda su La7, la senatrice Liliana Segre commenta la gravità dei fatti dell’inchiesta curata da Fanpage sui cadetti fascisti di Ggioventù nazionale, appoggiati e diretti da Fratelli d’Italia con a capo la Meloni. “Alla mia età dovrò essere cacciata dal mio paese come sono già stata cacciata una volta?”. “Credo che queste derive, chiamiamole derive, che sono venute fuori nell’ultima settimana così in modo eclatante, ci siano sempre state, nascoste, non esibite, e che con l’attuale governo si approfitti di questo potere grande della destra, non ci si vergogni più di nulla”. “Io ho seguito nelle varie trasmissioni questa seduta, chiamiamola così, inneggiante anche a ’Sieg Heil’, quindi anche con questo motto nazista che purtroppo io ricordo in modo diretto e non per sentito dire. Ora alla mia età dovrò rivedere di nuovo questo? Dovrò essere cacciata dal mio Paese da cui sono stata già cacciata una volta?”


Nazionale italiana fuori da Euro24

Il primo ottavo di finale dei campionati europei di calcio in Germania portano alla nazionale italiana alla fine di un sogno. La partita con la svizzera è spiazzante, il punteggio lo conferma con la vittoria della svizzera per 2 a 0. Una squadra che non c’è in campo. Imprecisa e scoordinata. L’allenatore Luciano Spalletti ai microfoni della rai dopo la partita:”Ci sono mancati il ritmo, la freschezza, che fanno sempre la differenza. Stasera ho cambiato dei giocatori ma in questo momento non siamo in grado di fare più di questo”. I tifosi hanno contestato i giocatori al termine della partita chiedendo di uscire dal campo e andare negli spogliatoio, nessun applauso per i giocatori. Inutile il tentativo del portiere Donnarumma di calmare i tifosi, che non hanno potuto fare altro che ritirarsi negli spogliatoi


27 Giugno

Gioventù nazionale la regia di Giorgia Meloni inneggia il fronte estremista al fascismo

L’inchiesta di Fanpage lancia l’allarme proveniente dal fronte estremista di destra di Fratelli d’Italia capeggiato dall’esponente a capo del governo Meloni. I giovani cadetti sanno bene come distinguere le razze e diffondere odio. In coro unanime inneggiano i dittatori e sterminatori fascisti: “ebrei che campano di rendita sull’Olocausto”, inveendo contro i sostenitori democratici fioccano gli insulti contro Ilaria Salis. “Vado a Budapest e dico a Orban che Ilaria Salis deve marcire in galera con i topi e i ratti che le mangiano i piedi”. Esplodono nell’inchiesta di fanpage le parole di Elisa Segnini a capo della segreteria di Ylenja Lucaselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nella commissione Bilancio della Camera, e candidata al consiglio comunale di Bergamo, fiera, come testimonia il video proiettato da fanpage, di essere “razzista e fascista”. Flaminia Pace segretaria di un circolo romano di Gioventù nazionale si dimette dall’incarico nel Consiglio nazionale dei giovani. Si prende gioco della senatrice appartenente a Fratelli d’Italia, ma con la peculiarità di essere ebrea, Ester Mieli: “La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c… per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli”. E così i rappresentanti e organizzatori del partito di Fratelli d’Italia scendono in campo a difesa della Mieli, nonostante i busti ben riposti in casa e un passato di avance per Benito Mussolini, la seconda carica dello Stato disconosce il comportamento e le dichiarazioni contro la senatrice: “La mia più sincera e affettuosa solidarietà alla senatrice e amica Ester Mieli, vittima di frasi inaccettabili da parte di alcuni militanti di Gioventù nazionale. Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”, dice LaRussa. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Voglio esprimere la mia totale solidarietà e vicinanza alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili, che non possono passare sotto silenzio. Nel partito di cui sono stato con orgoglio uno dei fondatori non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. Vanno presi provvedimenti immediati ed esemplari come ha già ha preannunciato la dirigenza FdI. È imperativo reagire con durezza. Scusa, Ester, a nome di tutti noi”. Le opposizioni chiedono lo scioglimento di Gioventù nazionale per incitamento all’odio razziale e l’intervento della Meloni contro le dichiarazioni fasciste del suo gruppo di cadetti. Il segretario di +Europa, Roberto Magi: “Omofobia, razzismo, nostalgia per Benito Mussolini, simpatie per Adolf Hitler e il nazismo, antisemitismo che li porta persino ad attaccare una loro sottosegretaria: il silenzio di Giorgia Meloni fino ad ora è stato assordante. Da adesso diventa vero e proprio assenso”.


Vertice europeo i socialisti blindano l’estrema destra

Dopo il voto, i socialisti rimarcano l’opposizione contro il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei a cui fa parte la premier italiana Meloni: “Nessuna collaborazione con il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei e l’estrema destra”. A dirlo prima dell’avvio del summit è il capo negoziatore Olaf Scholz, a nome del presidente spagnolo Pedro Sanchez. Arriva la voce alta che si associa ai socialisti da parte della leader del Pd, Elly Schlein: “Qualsiasi tipo di alleanza con il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei di Giorgia Meloni e con Id di Marine Le Pen e Matteo Salvini”. La segretaria del Pd rimarca l’alleanza: “Altre famiglie democratiche come i Verdi europei, con cui ci sono tanti obiettivi condivisi come la difesa del Green Deal”


26 Giugno

Comunicazioni in Aula alla Camera in vista del Consiglio europeo Meloni ricorda la morte di Satnam Singh buttato come spazzatura davanti casa dal datore di lavoro mentre moriva dissanguato

La Meloni ricorda:”L’orribile e disumana morte di Satnam Singh”, il lavoratore sottoposto a caporalato dal datore di lavoro già indagato per sfruttamento dei lavoratori. L’uomo, feritosi mentre lavorava nei campi, sanguinante, anziché essere soccorso dal datore di lavoro, è stato caricato su un pulmino, e buttato davanti casa come spazzatura. E’ morto poche ore dopo in ospedale. L’aula si alza in piedi per omaggiare il lavoratore di origine indiana. La Meloni, è costretta a dover invitare i ministri seduti a capo del suo potere, ad alzarsi. Brutta scena vedere la fatica di doversi alzare forzatamente senza alcun rispetto verso i lavoratori. Una lotta contro la classe operaia che il potere attua con le politiche contro il salario minimo e la tutela sul posto di lavoro, favorendo il capitalista e lo sfruttamento. E così, alla Camera, si compie l’ennesimo atto anti democratico di un potere che lotta contro i cittadini. Rimarrà indelebile la frase della Meloni ai ministri Salvini e Tajani seduti accanto a lei: “Ragà alzateve pure voi”. Per giustificarsi e scrollarsi il peso della coscienza Tajani informa la Meloni: “Ho fatto chiedere i visti per la famiglia”. Con plauso, come se avesse fatto l’atto più clamoroso della sua carriera, la Meloni risponde a Tajani: “Bravo”. Una scena orribile di fronte il popolo italiano


Meloni si vendica della sconfitta delle amministrative e si scaglia contro i diritti del popolo, blocca la proposta di legge presentata dalla Schlein per aumentare le risorse per il sistema sanitario

Il testo presentato porta la firma della segretaria del PD chiede l’aumento delle spese di copertura per la Sanità, è stato affossato con il voto dell’Assemblea che ha approvato una serie di emendamenti soppressivi degli articoli della proposta con il parere contrario per le coperture da parte della commissione Bilancio. Il PD ha chiesto un rinvio in commissione del testo per individuare insieme una soluzione


Kenya il popolo vince la battaglia contro l’aumento delle tasse imposto dal governo

La rivolta in Kenya della popolazione contro la manovra finanziaria voluta dal governo ha ottenuto il rinvio. Il Presidente William Ruto ha ritirato la legge finanziaria 2024 che prevedeva l’aumento del 16% dell’Iva sul pane e l’introduzione di un’imposta sui veicoli del 2,5%. La manovra serviva a recuperare 2,5 miliardi di dollari per arginare il deficit finanziario statale, ponendo il popolo del Kenya ad un alto stato di povertà. Due giorni di rivolte che sono costate morti e feriti tra i manifestanti, il governo ha inasprito il contrasto dispiegando le forze dell’ordine aprendo il fuoco sulla popolazione. La legge non avrà seguito il Presidente ha annunciato il rinvio del disegno di legge al parlamento 


Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sull’autonomia differenziata

Autonomia differenziata il colle libera la possibilità di contrastare la legge con il referendum. Promulgata la legge pubblicata in gazzetta ufficiale inizia per Calderoli che si occupa della compravendita delle regioni, la corsa alle trattative per vendere le regioni. Il veneto sbraita per avere il gruzzoletto, e potersi distaccare dall’Italia, come da sogno dei leghisti. Per il sud, la voce di De Luca, presidente della Campania, manda un messaggio chiaro, senza soldi non si fanno trattative e sopratutto contrasta lo spacca Italia. Cinque regioni, con a capo i governatori del centro sinistra, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Campania e Puglia, vogliono il referendum, dare voce al popolo su una scelta che non avrebbe dovuto essere blindata tra i banchi di un finto parlamento che, con autarchia, gestisce il futuro degli italiani. I governatori lanceranno la raccolta firma, ne serviranno 500 mila per poter contrastare un chiaro atto di decadenza dell’unità d’Italia a danno del sud. Un sogno voluto dall’odio dei leghisti verso la patria che sventola bandiere diverse dal tricolore


Il tribunale di Crotone annulla il fermo amministrativo per la Ong Humanuty 1

Annullato il provvedimento di fermo
amministrativo per la nave Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity. La nave, il 4 Marzo, dopo aver prestato soccorso e salvato 77 migranti è stata sottoposta a sequestro a Crotone. Alla Humanity 1 era contestato il fatto che avessero ostacolato la guardia costiera libica nei soccorsi dei migranti a darne prova le mail inviate alle autorità italiana dalla guardia costiera libica, che da filmati acquisiti durante il salvataggio dall’equipaggio della Humanity 1, i libici intimavano i soccorritori e migranti sparando su di essi per allontanarli dal salvataggio e impedire i soccorsi. Oggi il giudice del tribunale di Crotone ha revocato il fermo con la motivazione: “E’ risultata l’unica imbarcazione a intervenire per adempiere, nel senso riconosciuto dalle fonti internazionali, al dovere di soccorso in mare dei migranti”. Il giudice annullando il fermo ha accolto il ricorso della Sos Humanity ed ha condannato Ministero delle infrastrutture, Ministero dell’Interno e Questura di Crotone, ministero delle finanze Guardia di finanza sezione operativa navale di Crotone, rappresentati dall’avvocatura di Stato di Catanzaro a rifondere alla Ong la somma di 14 mila euro per le spese di lite


25 Giugno

L’unione europea non cambia veste Ursula von der Leyen designata ancora alla guida della commissione europea

L’europa non cambia la politica degli stati europei, rimane in stallo con la stessa figure alla guida. Per la politica estera comunitaria il toto nome è per la premier estone liberale Kaja Kallas. Il socialista portoghese Antonio Costa ai lavori del Consiglio europeo. L’Italia non era al tavolo dei negoziatori, i prevede a Roma l’incontro con Meloni, con la richiesta della vice presidenza. Nonostante tutto, le sorti dell’europa sono state decise da Macron e Scholz, anche Pedro Sanchez, Kyriakos Mitsotakis, Donald Tusk e Mark Rutte


Elezioni amministrative il centro sinistra avanzi e conquista i capoluoghi della destra

29 i capoluoghi al voto. Il secondo turno ha ribaltato il voto del primo turno, portando avanti l’avanzata del centro sinistra. Perugia, Potenza, Vibo Valentia, passano al PD, uscendo dall’amministrazione di centro destra. Il M5s perde Campobasso per scegliere la guida del PD. Bari, Cremona, Firenze confermano la scelta del centro sinistra. Al primo turno il partito diretto da Elly Schlein ha conquistato le città di: Bergamo, Cesena, Livorno, Modena, Pesaro Prato, Reggio Emilia, Sassari strappato alla destra Cagliari e Pavia. Al centro destra rimangono, Ascoli Piceno, Biella, Ferrara, Forlì, Pescara, Lecce, Urbino, Vercelli, strappata Caltanissetta al M5s, Rovigo strappata al centro sinistra. Dopo il risultato in perdita la destra si scaglia contro l’opposizione accusandolo di fomentare rivolte sociali. Meloni dichiara: “L’opposizione usa irresponsabili toni da guerra civile perché non ha argomenti nel merito”. La segretari del PD Elly Schlein risponde alle accuse:”Ditemi voi se questi sono toni da guerra civile, non so a chi si riferisca Meloni, ma noi stiamo facendo una battaglia su argomenti di merito, non ce n’è una in cui accanto alla critica non abbiamo proposto l’alternativa. Capisco che sia difficile accettare la sconfitta sonora e il tentativo di parlare di altro, ma non si riferisca a noi, non sono mai stati i nostri toni”. Nel frattempo ,dopo la sconfitta, il collezionista di busti di Mussolini, seconda carica dello Stato, La Russa, se la prende con il ballottaggio, e da bravo reduce del fascismo usa il potere dello Stato facendo dichiarazioni per nome e conto del Senato, dichiarando di voler abolire il ballottaggio, perchè la libera scelta del popolo di andare a votare in secondo turno è inaccettabile. Si dimenticano al potere che le leggi elettorali le fanno loro e che per fortuna la sovranità è del popolo! L’astensionismo che ha manifestato l’espressione massima al secondo turno, ha lasciato la scelta in mano al centro sinistra e questa volta a La Russa non piace, gli era gradito durante la vittoria che li ha visti capeggiare al governo. Schlein risponde a La Russa:”Non è che quando si perde si aboliscono le elezioni, non si scappa con il pallone in mano, a differenza di quello che ha detto ieri. Non è colpa degli elettori se la destra ha perso, è colpa loro. Noi non ci stiamo, e troviamo grave e sconveniente che la seconda carica dello stato parli di cambiare le regole a pochi minuti dalla sconfitta, manca il senso delle istituzioni”. Un teatrino squallido per la sinistra che ha giurato sulla costituzione e sputa su di essa!


22 Giugno

TGLA7 in esclusiva: il proprietario dell’azienda agricola Renzo Lovato è indagato dal 5 anni per reati di caporalato

Lo rende noto il TG LA7, Enrico Mentana su Facebook scrive: “Ecco, come avevamo denunciato, l’evidenza del fatto che un esteso e sistematico regime di caporalato dominava le campagne dell’agro pontino, e che l’azienda per cui lavorava trattato in modo inumano Singh Satman ne era un esempio notorio: proprio Renzo Lovato, quello che ha provato a dire che Satman “ha compiuto una leggerezza che è costata cara a tutti”, è indagato DA 5 ANNI per reati di caporalato. Questo documento sarà mostrato nel tgla7 di stasera. Leggerlo non può che fare indignare ancora di più: perché TUTTO ERA GIÀ RISAPUTO”.

Nel documento si leggono le condizioni contrattuali e disumane con cui vengono trattati i lavoratori: “Renzo Lovato legale rappresentante della Agrilovato società cooperativa agricola, Ravelli Massimo, amministratore di fatto della ditta individuale facente capo al padre Varelli Osvaldo, assumeva e comunque impiegavano manodopera mediante l’attività di intermediazione di UTTAM Paul – sottoponendo i lavoratori (in un numero imprecisato ma non inferiore a sei) a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno. Continua il documento fornendo i salari da sfruttamento e le ore di lavoro straordinarie non pagate che l’imprenditore imponeva. Descrive le condizioni di lavoro in assenza di ogni sicurezza ed a situazioni elogiative degradanti. I lavoratori erano costretti a lavorare anche sotto la pioggia, trasportati in soprannumero sul posto di lavoro con veicoli spesso soggetti a guasti e alloggiati in strutture fatiscenti dietro compenso economico di 100/110 euro mensili


Filippo Turetta il racconto del massacro di Giulia: “Le ho dato, non so, una decina, dodici, tredici colpi con il coltello. Volevo colpirla al collo, alle spalle, sulla testa, sulla faccia e poi sulle braccia”. L’autopsia restituisce 75 coltellate e una morte per shock emorragico provocato dal colpo alla testa e dalle coltellate”

Filippo Turetta, detenuto nel carcere di Verona, ricostruisce il mostruoso omicidio di Giulia durante l’interrogatorio davanti al pubblico ministero di Venezia Andrea Petroni. Con una scusa Turetta continua a perseguitare Giulia, escono nel pomeriggio per fare compre e cenare presso il centro commerciale a Marghera. Al ritorno Turetta ferma l’auto in un parcheggio a 150 metri dalla casa di Giulia. “Volevo darle un regalo, una scimmietta mostriciattolo. Con me avevo uno zainetto che conteneva altri regali: un’altra scimmietta di peluche, una lampada piccolina, un libretto d’illustrazione per bambini. Lei si è rifiutata di prenderlo. Abbiamo iniziato a discutere. Mi ha detto che ero troppo dipendente, troppo appiccicoso con lei. Voleva andare avanti, stava creando nuove relazioni, si stava ‘sentendo’ con un altro ragazzo. Ho urlato che non era giusto, che avevo bisogno di lei, che mi sarei suicidato. Lei ha risposto decisa che non sarebbe tornata con me. È scesa dalla macchina, gridando ‘Sei matto, vaffanculo, lasciami in pace'” racconta il ventiduenne al pm. “Ero molto arrabbiato. Prima di uscire anch’io, ho preso un coltello dalla tasca posteriore del sedile del guidatore. L’ho rincorsa, l’ho afferrata per un braccio tenendo il coltello nella destra. Lei urlava ‘aiuto’ ed è caduta. Mi sono abbassato su di lei, le ho dato un colpo sul braccio, mi pare di ricordare che il coltello si sia rotto subito dopo. Allora l’ho presa per le spalle mentre era per terra. Lei resisteva. Ha sbattuto la testa. L’ho caricata sul sedile posteriore. Turetta sposta l’auto dal parcheggio in via Aldo Moro a Vigonovo verso la zona industriale di Fossò. “Mentre eravamo in macchina lei ha iniziato a dirmi ‘cosa stai facendo? sei pazzo? Lasciami andare’. Era sdraiata sul sedile, poi si è messa seduta. Si toccava la testa. All’inizio pensavo solo a guidare. Poi ho iniziato a strattonarla e tenerla ferma con un braccio. C’eravamo fermati in mezzo alla strada, ho provato a metterle lo scotch sulla bocca, non mi ricordo se se l’è tolto o è caduto da solo perché non l’avevo messo bene. Si dimenava. È scesa e ha iniziato a correre. Anch’io sono sceso. Avevo due coltelli nella tasca in auto dietro al sedile del guidatore. Uno l’avevo lasciato cadere a Vigonovo. Ho preso l’altro e l’ho rincorsa. Non so se l’ho spinta o è inciampata. Continuava a chiedere aiuto. Le ho dato, non so, una decina, dodici, tredici colpi con il coltello. Volevo colpirla al collo, alle spalle, sulla testa, sulla faccia e poi sulle braccia”. Successivamente l’autopsia rileverà 75 coltellate e la morte provocata per shock emorragico dal colpo alla testa e dalle coltellate. “Mi ricordo che era rivolta all’insù, verso di me. Si proteggeva con le braccia dove la stavo colpendo. L’ultima coltellata che le ho dato era sull’occhio. Giulia era come se non ci fosse più. L’ho caricata sui sedili posteriori e siamo partiti. Avevo i vestiti abbastanza sporchi del suo sangue”. Turetta si disfa del corpo di Giulia buttandolo vicino al lago di Barcis, fugge in macchina in Germania. “Avevo un pacchetto di patatine in macchina e una  scatolina con qualche biscotto. Non ho mai comprato nulla da mangiare. I soldi che avevo li ho spesi per i rifornimenti di benzina. Volevo  togliermi la vita con un coltello che avevo comprato, ma non ci sono  riuscito. Pensavo che se avessi fumato e bevuto sambuca sarebbe stato  più facile suicidarmi, ma invece ho vomitato in macchina”. Infine la  resa quando Filippo Turetta guarda online le notizie su di lui. “Ho  riacceso il telefono. Cercavo notizie che mi facessero stare  abbastanza male da avere il coraggio per suicidarmi, ma ho letto che i miei genitori speravano di trovarmi ancora vivo e ciò ha avuto  l’effetto opposto. Mi sono rassegnato a non suicidarmi più e ad essere arrestato”. Le indagini hanno accertato che Turetta controllava gli spostamenti di Giulia con un applicazione sul cellulare. La procura gli contesta l’omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e legame affettivo, e i reati di sequestro di persona, occultamento di cadavere e porto d’armi.

Riflessione Blog: Turetta ha ammazzato Giulia, senza pietà, senza avere alcun sentimento verso la vittima, senza conoscere il limite dell’auto controllo. E’ un essere senza senso che deve avere l’ergastolo. La sentenza per l’efferato omicidio voluto da Turetta, deve essere l’inizio di una proposta di legge che tuteli le vittime di femminicidio, che tutt’oggi lo Stato ha abbandonato a se stesse. Scalpitano per la riforma della giustizia, al potere, fanno finta di interessarsi della violenza sulle donne per un paio di giorni dai delitti, poi cade tutto nel dimenticatoio, favorendo la libertà a gente come Turetta che cova odio chiamandolo amore


21 Giugno

Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia, Sardegna chiedono i referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata

Le regioni governate dal centro sinistra fanno sentire la loro voce, dicono no all’autonomia differenziata che spacca l’Italia. Il sud condannato dalle forze di destra a rimanere fuori da ogni prospettiva di un futuro di crescita per i cittadini che, ad oggi, vivono in corsia d’emergenza rispetto i cittadini privilegiati del nord Italia. La bava alla bocca delle regioni del nord governate dalla destra di afferrare al più presto l’autonomia e gestire soldi, ha il sentimento di una rincorsa al potere poco chiaro. La strada dell’illegalità non vede l’ora di afferrare soldi pubblici, il mancato controllo dello Stato a livello centrale porta ad una gestione libera di finanziamenti pubblici. Il sud è il covo dei clan, il dominio territoriale al sud dei clan, è la forma per poter nascondere ciò che arriva al nord economicamente. I Lep per il sud non esistono, è per questo che la Lega, con i suoi mercanti, continuano la loro lotta contro il territorio che odiano, il sud Italia. I governatori del centro sinistra chiedono di impugnare dinanzi la Corte Costituzionale la legge approvata dell’autonomia. I partiti di opposizione, compreso Azione e Italia Viva, danno pieno appoggio al referendum e alla raccolta firme. Il presidente della regione Puglia Emiliano: “L’autonomia differenziata mina il principio di unità e indivisibilità della Repubblica, come sancito dall’articolo 5 della nostra Costituzione, e rischia di creare feudi regionali in cui attrarre potere pubblico e preservare ricchezze locali, a tutto svantaggio della perequazione nazionale. Le prime avvisaglie le avevamo avute già con la riduzione macroscopica del fondo per la perequazione infrastrutturale. L’autonomia differenziata cronicizzerà il divario tra le regioni perché scardina il modello regionale che il Costituente aveva delineato come solidaristico e cooperativo. Quindi, la prima cosa da fare è informare i cittadini italiani su quanto sta avvenendo. La Regione Puglia con i suoi uffici sta valutando con grande attenzione ogni possibilità, compresa l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale in via diretta della legge Calderoli che, come noto, per le Regioni è possibile solo per violazioni della sfera di competenza regionale. In questo momento l’unione fa la forza e quindi condivideremo tutte le iniziative che proporranno le altre regioni e che vanno nella stessa direzione”. Il Presidente della regione Campania De Luca prepara il ricorso davanti alla Corte costituzionale: “Non arriverà alcuna richiesta di autonomia, non condividendo la legge approvata dal parlamento sull’autonomia differenziata”. “La Campania parla a nome di un altro Sud, quello dell’efficienza ma chiedendo di avere armi pari su risorse e personale. Poiché così non è, noi dobbiamo fare le barricate contro questo tipo di autonomia differenziata. La Campania è in prima linea nella battaglia”


20 Giugno

Disposta l’autopsia per il lavoratore morto abbandonato dal datore di lavoro dopo essersi ferito sul lavoro

E’ morto il lavoratore abbandonato davanti casa dal datore di lavoro dopo essersi ferito. Gambe lacerate e braccio destro amputato, a causa di un macchinario avvolgi plastica trainato da un trattore che lo ha travolto. Ferito, l’uomo non è stato soccorso, come fosse una bestia da macellare, il braccio perso è stato buttato in una cassetta raccogli ortaggi, trasportato su un pulmino e buttato davanti casa, tutto ad opera del datore di lavoro, mentre la moglie del giovane lavoratore supplicava di chiamare i soccorsi. Davanti casa i familiari hanno chiamato il 118, l’uomo è stato ricoverato in gravi condizioni al San Camillo, è morto subito dopo. Il bracciante lavorava per una azienda agricola di Latina, cittadino indiano, Satnam Singh, non aveva contratto regolare, dagli accertamenti svolti dagli investigatori. I sindacati protestano contro le disumane condizioni di sfruttamento a causa del caporalato. Domani sarà disposta l’autopsia del lavoratore. La regione Lazio si farà carico delle spese per il funerale , è stato convocato “d’urgenza un tavolo con le organizzazioni sindacali regionali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, il tavolo si terrà venerdì mattina e sarà coordinato da Schiboni, alla presenza del direttore generale della Regione Lazio, Alessandro Ridolfi.


Morto schiacciato da una seminatrice aveva 18 anni

Aveva 18 ani il giovane lavoratore italiano Pierpaolo Bodini, è morto schiacciato da una seminatrice, amava il suo lavoro dice la mamma del giovane che piange il figlio. Nessuna sicurezza per i lavoratori che esplicano attività lavorativa con l’utilizzo di mezzi pesanti. Nessuna iniziativa del ministero del lavoro per la tutela del cittadino, se non azioni di tutela a favore del capitalista. I sindacati continuano a protestare per le condizioni disumane e di mancata sicurezza sul luogo di lavoro


19 Giugno

L’autarchia spacca l’Italia approvata l’autonomia differenziata l’Italia tra razzismo e fascisti

Il potere Meloni si inchina a Salvini per potere rimanere in carica, in cambio il futuro del sud Italia che, alle ultime votazioni europee ha ampiamente espresso la totale sfiducia al potere Meloni e burattinai. Non ci sono soldi per sostenere l’autonomia, se non quelli per il nord, il tanto sognato e agognato vomito sul sud di Salvini e seguaci reduci di Berlusconi che ha voluto la Lega in parlamento, ha avuto l’approvazione con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto. Le opposizioni chiedono il referendum, il popolo deve scegliere se vuole un Italia spaccata, senza futuro. E’ da dire che, lo spacca Italia, va a favore della microcriminalità che avrà piacere a gestire soldi pubblici tra sud e nord, ma questo si sa è la storia dei partiti di destra! Entrano ed escono dai tribunali e attaccano la magistratura!


Sea Watch denuncia l’attacco della guardia costiera libica sulla nave mercantile Mardive Zohr 1 minacciato l’equipaggio e costretto i naufraghi a salire sulla loro motovedetta a colpi di bastone

Sea Watch su X:”Ancora una volta il nostro aereo da ricognizione Seabird è testimone di un brutale respingimento da parte della cosiddetta guardia costiera libica. Ieri ~60 persone erano state soccorse in acque internazionali dal mercantile Mardive Zohr 1. La cosiddetta guardia costiera libica ha affiancato la nave, è salita a bordo, ha minacciato l’equipaggio e costretto i naufraghi a salire sulla loro motovedetta a colpi di bastone. Finanziando la violenza delle milizie libiche, l’Italia e l’Europa si rendono complici della violazione dei diritti umani nel Mediterraneo. L’ordinanza di ENAC per bloccare Seabird è soltanto un altro tentativo del Governo Italiano di nascondere i suoi crimini.


Ai fascisti dà fastidio l’antifascismo. Serena Bortone è stata tagliata fuori dal palinsesto Rai

La trasmissione Chesarà condotta dalla giornalista Serena Bortone non avrà la sua conduzione in autunno, il fascismo non la vuole, dopo il caso el monologo dello scrittore Scurati censurato ma letto dalla giornalista. Il tappo in bocca in Rai deve essere sostenuto dalla spauracchio dei licenziamento, le minacce dell’amministratore delegato Roberto Sergio erano palesi: “Bortone andrebbe licenziata”. Così è stato. Resta il timbro indelebile di aver dato voce all’antifascismo da parte della giornalista, avrà certamente un seguito in emittenti libere o su queotidiani nazionali che informano con spirito democratico, potrà così continuare il messaggio costruttivo e sociale, ricco di dignità e che rappresenta la maggior parte del popolo, messaggio che non appartiene al potere, valori che non si barattano in cambio di una trasmissione o di una sana e buona raccomandazione, come d’abitudine dell’ostruzionismo fascista


18 Giugno

Premierato si del Senato alla riforma costituzionale

L’anticostituzionalità della democrazia ha ottenuto il consenso del potere. 109 voti a favore e 77 contrari che dimostrano come, chi lavora per i cittadini, voglia accentrare l’autorità dei poteri dello Stato per svolgere un attività di autarchia. L’iter prevede una seconda votazione al Senato e alla Camera che dovrà avere i due terzi dei voti dei componenti di camera e senato. Se il quorum non verrà raggiunto la legge passa alla scelta del popolo con il referendum, e di questo il potere ha paura. Il popolo non identifica in un unica persona il dominio dello Stato. La monarchia e l’autoritarismo fascista non deve entrare nella Costituzione e non deve cambiarla


180 Costituzionalisti accanto alla senatrice Liliana Segre perdifendere la costituzione dall’ostruzionismo del potere

Accanto Liliana Segre si sono schierati 180 costituzionalisti, il loro appello contro il premierato e l’allarme all’attacco alla democrazia, il premierato accentra i poteri in un unica persona a capo del governo, una forma di governo mai attuata da nessuno Stato, perchè contro ogni forma democratica ma vicina al potere assolutista. L’appello dei giuristi:“La nostra Costituzione è un testo che va maneggiato con cura, ecco perché prendiamo posizione collettivamente. È naturale che quest’attenzione debba essere massima da parte di tutti i cittadini nel momento in cui il disegno di cambiamento investa i suoi punti chiave. Non è frequente che i costituzionalisti, i cultori professionali della Carta, prendano posizione collettivamente sottoscrivendo pubblici appelli. Molti di loro sono più favorevoli a prese di posizione individuali, magari nello spazio più protetto delle aule universitarie o in audizioni o convegni. Ci sono però dei momenti nella vita di un Paese nei quali il progetto di cambiamento delle regole fondamentali assume un significato preoccupante. E sono proprio questi i momenti, nei quali alcune personalità di altissimo valore morale pur non essendo ‘addette ai lavori’, sentono la necessità di uscire allo scoperto per denunciare possibili pericoli. Che è proprio quello che ha fatto Liliana Segre quando lo scorso 14 maggio “ha chiesto la parola per intervenire nel dibattito sul premierato che si stava svolgendo nell’Aula del Senato. Ascoltando quelle parole pronunciate con tanta autorevolezza, molti costituzionalisti e studiosi di diritto pubblico, anche i meno avvezzi a sottoscrivere appelli, hanno deciso non di prendere una posizione autonoma ma di mettersi al fianco di Liliana Segre”


Donno aggredito alla camera querela gli aggressori squadristi della Lega e Fratelli d’Italia

Il deputato del M5s, Leonardo Donno, aggredito alla camera dagli squadristi della destra, ha presentato denuncia ai carabinieri per i reati di lesioni, verso i leghisti: Stefano Candiani e Igor Iezzi, e gli aggressori di Fratelli d’Italia: Enzo Amich, Gerolamo Cangiano e Federico Mollicone


Opposizioni scendono in piazza contro il premierato e l’automomia differenziata

Una manifestazione lunga più di 5000 persone, in difesa della Costituzione e dell’unità nazionale, contro le spinte secessioniste e autoritarie della destra. Scesi in piazza Santi Aposoli a Roma PD, M5s, AVs, accompagnano i citadini per manifestare contro la riforma della costituzione e l’autonomia differenziata. La segretaria del Pd Elly Schlein sul palco in piazza Santi Apostoli:”Una piazza meravigliosa con tutte queste bandiere diverse unite per difendere la Costituzione e l’unità nazionale. Voglio ringraziare M5s, Avs e +E per aver sentito insieme a noi l’esigenza di una piazza unitaria”. Il popolo partecipa alle parole della segretaria e le risponde:”unità, unità”. Schlein:”L’unità ci dà la forza per manifestare insieme. Non permetteremo a questa destra di stravolgere la Costituzione”.


17 Giugno

Morti annegati 26 bambini tra i 66 dispersi a cento miglia dalla costa ionica calabrese

Partiti dalla Turchia su una barca a vela, dopo quattro giorni di navigazione, la barca si è rivoltata per aver imbarcato acqua, a cento miglia a largo della costa ionica calabrese. Morte annegate 66 persone tra loro 6 bambini. Sopravvissuti 12 migranti, fatti sbarcare a Roccella Ionica. La guardia costiera in un comunicato:” Da questa notte la Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche di eventuali dispersi, a seguito del naufragio di una barca a vela con migranti a bordo, partita presumibilmente dalla Turchia. L’attività è stata avviata a seguito di un “may-day” lanciato da un’unità da diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane,  al limite delle aree SAR di competenza della Grecia e dell’Italia che, dopo aver segnalato la presenza della barca semiaffondata, recuperava a bordo 12 migranti. Ricevuto il mayday il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano  (IMRCC) della Guardia Costiera di Roma, dirottava immediatamente sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo ATR42 della Guardia costiera e le motovedette CP305 e CP326 di stanza in Calabria. Sul posto intervenivano anche assetti Frontex. I 12 naufraghi, prima trasbordati dall’unità francese su un mercantile, venivano recuperati a bordo della CP305 che dirigeva verso il porto di Roccella Jonica. Qui i migranti sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 118. Uno dei migranti è deceduto subito dopo le operazioni di sbarco. Le ricerche in zona sono attualmente in corso con assetti della Guardia costiera e di Frontex.

Aggiornamento nr. 1 

Proseguono le ricerche di eventuali superstiti del naufragio della barca a vela avvenuto a 120 miglia dalle coste calabre in area di responsabilità SAR italiana. Per le attività di ricerca sono attualmente presenti in area due motovedette della Guardia Costiera, partite da Reggio Calabria e Roccella ionica, e un aereo ATR42 decollato dalla base aeromobili delle Guardia Costiera di Catania. Nelle prossime ore giungerà in zona anche nave Dattilo della Guardia Costiera. A bordo dei mezzi navali anche team sanitari del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine Di Malta).​

7 e 8 giugno 2024, nel Mediterraneo centrale 17 corpi sono stati avvistati galleggiare in mare

Sea Watch Org in un comunicato stampa: Sono state le organizzazioni civili MSF e SOS MEDITERRANEE a recuperare i corpi dal mare. “Se non fosse stato per le navi e gli aerei civili di ricerca e salvataggio, questa recente tragedia sarebbe stata probabilmente uno dei tanti naufragi invisibili nel Mediterraneo. Sappiamo che in mare sono stati avvistati altri corpi che non siamo riusciti a recuperare. Non sapremo mai la loro identità, né quante persone sono morte in questo naufragio”, afferma Soazic Dupuy , Direttore delle Operazioni di SOS MEDITERRANEE. “La ricerca e il salvataggio umanitario colmano un punto cieco mortale nel Mediterraneo: l’ostruzione e la criminalizzazione del nostro lavoro vitale devono finire”. “Abbiamo ricevuto richieste di famiglie che denunciavano di aver perso i contatti con i propri cari che avevano preso il mare. Chiediamo alle autorità italiane di attivare immediatamente e applicare i meccanismi forensi adeguati per acquisire e documentare i profili del DNA delle persone che hanno perso la vita” , afferma Juan Matias Gil , rappresentante di MSF Ricerca e Soccorso. “La corretta identificazione delle vittime è nostro dovere per aiutare le famiglie ad avere risposte sulla scomparsa dei loro cari”.

Riflessione Blog: Mentre i palazzi che blindano l’idea democratica dell’Unione Europea, i politici dell’Unione si dividono la torta, dopo la tornata elettorale, pensando a come insediare il fascismo che capeggia il razzismo mietendo vittime e rastrellamento in mare e terra, i cittadini del mondo subiscono il sacrificio della propria vittima. 26 bambini cercavano un futuro, su una barca, portati alla morte, una morte che li ha soffocati, riempiendo d’acqua la loro vita. I loro corpi non avranno sepoltura, se non quella dei fondali del mare. L’umanità ha fallito, frase che ricorre tra le righe dei giornali, l’ennesimo pensiero che amplifica il solito retorico racconto del naufragio. La politica dell’Unione Europea è complice dei delitti voluti contro i popoli emarginati! Le grandi menti che hanno la responsabilità sui cittadini di ogni razza e nazionalità, sono senza dignità sociale, invecchiate per aver rincorso il potere, dopo aver distrutto lo spirito democratico e d’accoglienza dell’Unione Europea! Il cambiamento lo avremo solo se, questi vecchi nostalgici ormai ammalati di potere, saranno sconfitti dalla nuova generazione libera e democratica! Viviamo il tempo del passato che copre il futuro!


Riunione informale del Consiglio europeo Ursula von der Leyen verso il secondo mandato. Tajani chiede l’incarico di vice-presidente della Commissione.

Il nuovo assetto dell’Unione Europea con a capo il Ppe di Ursula von der Leyen verrà confermato. Per la presidente della commissione europea sarà il suo secondo mandato. Cambiano le figure al vertice: presidente del Consiglio europeo il portoghese António Costa, la maltese Roberta Metsola si riconferma a come capo del Parlamento europeo, al vertice della politica estera Kaja Kallas dell’Estonia, si abbraccia così la maggioranza tra Ppe, Socialisti e Liberali. Tajani approva la ricandidatura di Von der Leyen ma chiede che l’Italia abbia un ruolo prevalente con l’incarico di vice presidente della commissione, così come chiesto dalla Meloni durante il G7. La conferma della Von der Leyen a capo della commissione europea dipende dalla condizione di non avere alcun accordo con i conservatori


Unione Europea approva la legge sul ripristino della natura

Le nuove norme contribuiranno a ripristinare gli ecosistemi degradati negli habitat terrestri e marini degli Stati membri, a raggiungere gli obiettivi generali dell’UE in materia di mitigazione e adattamento climatico e a migliorare la sicurezza alimentare.

Il regolamento impone agli Stati membri di stabilire e attuare misure per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell’UE entro il 2030.

Gli Stati membri metteranno in atto misure volte a migliorare due di questi tre indicatori: la popolazione di farfalle delle praterie, lo stock di carbonio organico nei terreni minerali delle terre coltivate e la quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche ad elevata diversità. Altre misure chiave di questa nuova legge sono l’aumento della popolazione di uccelli forestali e la garanzia che non vi sia alcuna perdita netta negli spazi verdi urbani e nella copertura delle chiome degli alberi fino alla fine del 2030.

Gli Stati membri metteranno in atto misure volte a ripristinare le torbiere drenate e a contribuire a piantare almeno tre miliardi di alberi aggiuntivi entro il 2030 a livello dell’UE. Per trasformare almeno 25.000 km di fiumi in fiumi a corso libero entro il 2030, gli Stati membri adotteranno misure per rimuovere le barriere artificiali alla connettività delle acque superficiali.

Secondo le nuove regole, gli Stati membri devono pianificare in anticipo e presentare alla Commissione piani nazionali di ripristino, mostrando come raggiungeranno gli obiettivi. Devono inoltre monitorare e riferire sui propri progressi, sulla base di indicatori di biodiversità a livello dell’UE.


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