Notizie Aprile
Notizie Aprile – Fatti e avvenimenti importanti raccontati in poche righe per non dimenticare – News – Important facts and events
Notizie da giorno 01 a 15
14 Aprile
Israele respinge l’attacco Iraniano
Israel Defense Forces: Bloccati oltre 300 lanci. Tasso di intercettazione del 99%. Questo il resoconto dell’attacco aereo iraniano di ieri sera. Droni e missili lanciati lanciati dalla Repubblica islamica contro Israele sono stati intercettati dalle forze armate aeree Francia, Gran Bretagna, America. L’attacco ha raggiunto lo spazio aereo della Giordania ed è stato respinto. A Teheran la popolazione festeggia l’attacco contro Israele. Hezbollah organizzazione paramilitare islamica sciita e antisionista libanese si complimenta per l’attacco iraniano su Israele condannando la difesa americana, lo riporta Ynet: “L’Iran ha esercitato il suo diritto naturale e legale, nonostante le minacce, le intimidazioni e le pressioni, ha attuato con coraggio la sua vera promessa, l’operazione ha raggiunto gli obiettivi militari ben definiti, nonostante la partecipazione degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Gli obiettivi politici e strategici a lungo termine di questo grande sviluppo emergeranno nel tempo”. Israele minaccia vendetta contro l’Iran. Il primo ministro Benjamin Netanyahu convoca il gabinetto di guerra, la decisione è di rispondere all’attacco subito dall’Iran. Il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz: “L’Iran pagherà un prezzo nei modi e nei tempi opportuni. Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell’Iran ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene. L’incidente non è finito l’alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati”.
Lo Stato del Vaticano invoca la pace
Papa francesco chiede di fermare l’attacco bellico in Palestina e Israele: “Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull’aggravamento della situazione in Israele a causa dell’intervento da parte dell’Iran. Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza con rischio di trascinare il Medio oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l’esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza. E’ un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto! Due Stati vicini. Si giunga presto a un cessate il fuoco a Gaza e si percorrano le vie del negoziato, con determinazione. Si aiuti quella popolazione, precipitata in una catastrofe umanitaria, si liberino subito gli ostaggi rapiti mesi fà! Quanta sofferenza! Preghiamo per la pace.
Agcom: approvato il regolamento sulla par condicio per le elezioni europee di giugno 2024
Agcom: “Il nuovo regolamento, anche a seguito di alcune sentenze della Giustizia amministrativa, introduce nuovi criteri per garantire la parità di trattamento nell’informazione televisiva. In particolare, l’Autorità sia per i telegiornali, sia per i programmi di informazione, non si limiterà a valutare la quantità di tempo fruita dai soggetti politici nella programmazione, ma considererà le fasce orarie in cui l’esposizione dei soggetti avviene, sulla base degli ascolti registrati dall’Auditel. Inoltre, nella valutazione dei programmi di informazione, si terrà conto anche della loro periodicità. L’Autorità interverrà tempestivamente in caso di squilibri, mirando ad assicurare un dibattito politico corretto e pluralistico e condizioni di parità di trattamento tra i soggetti partecipanti alla competizione elettorale. L’Autorità applicherà in modo uniforme per la RAI e per le emittenti private le regole fissate dalla legge e richiamate tanto dalla delibera della Commissione di vigilanza quanto dal proprio regolamento approvato oggi”
13 Aprile
Iran attacca Israele – L’America difende Israele
La porta container Msc Aries, battente bandiera portoghese e appartenente ad una società di proprietà dell’ imprenditore israeliano Eyal Ofer è stata sequestrata nello stretto di Hormuz. La società Msc in una nota: “Msc è responsabile di tutte le attività della nave, comprese le operazioni di carico e la manutenzione. Il titolo della nave è detenuto da Gortal Shipping Inc in qualità di finanziatore e la nave è stata noleggiata a Msc a lungo termine. Gortal Shipping Inc è affiliata a Zodiac Maritime”. “Ci rammarica confermare che la Msc Aries è stata abbordata dalle autorità iraniane via elicottero mentre attraversava lo stretto di Hormuz”. “Ha 25 membri dell’equipaggio a bordo e stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità competenti per garantire il loro benessere e il ritorno sicuro della nave”. L’emittente israeliana Channel 14 ha diffuso la notizia che l’Iran potrebbe attaccare Israele nelle notte, con la partecipazione di Iraq e in Siria. Benyamin Netanyahu premier israeliano, ha convocato una riunione urgente del gabinetto di sicurezza al ministero della Difesa a Tel Aviv. In tnto ?america muove il suo esercito in mare, spostando le navi da guerra a difesa di Israele lo afferma il Wall Street Journal. Haaretz diffonde la notizia che i voli della Giordania in partenza e in arrivo saranno chiusi. Il Fronte del Comando interno israeliano ha deciso che dalle 23 saranno proibite le attività educative per le scuole e asili, in tutto il Paese.
12 Aprile
Parlamento europeo approvata la direttiva sulle case green
Il Parlamento ha approvato il mandato negoziale su una proposta di legge per aumentare il tasso di ristrutturazioni e ridurre consumo energetico e emissioni nel settore edilizio. La posizione negoziale del Parlamento è stata approvata martedì con 343 voti favorevoli, 216 contrari e 78 astensioni. Italia e Ungheria hanno votato contro , astenuti Repubblica ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia.
Per i deputati, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà delle autorità pubbliche la scadenza è fissata al 2026. Tutti i nuovi edifici per cui sarà tecnicamente ed economicamente possibile dovranno inoltre dotarsi di tecnologie solari entro il 2028, mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti la data limite è il 2032. Sempre secondo la posizione del PE, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi dovrà avvenire rispettivamente entro il 2027 (E) e il 2030 (D). Per prendere in considerazione le differenti situazioni di partenza in cui si trovano i parchi immobiliari nazionali, nella classificazione di efficienza energetica, che va dalla lettera A alla G, la classe G dovrà corrispondere al 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro. I Paesi UE stabiliranno le misure necessarie per raggiungere questi obiettivi nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione.
Misure di sostegno contro la povertà energetica
I deputati vogliono che I piani nazionali di ristrutturazione prevedano regimi di sostegno per facilitare l’accesso alle sovvenzioni e ai finanziamenti. Gli Stati membri dovranno allestire punti di informazione e programmi di ristrutturazione neutri dal punto di vista dei costi. I regimi finanziari dovranno prevedere un premio cospicuo per le cosiddette ristrutturazioni profonde, in particolare nel caso degli edifici con le prestazioni peggiori, e sovvenzioni e sussidi mirati destinati alle famiglie vulnerabili.
Deroghe
La nuova normativa non si applica ai monumenti, e i Paesi UE avranno la facoltà di escludere anche edifici protetti in virtù del loro particolare valore architettonico o storico, edifici tecnici, quelli utilizzati temporaneamente, chiese e luoghi di culto. Gli Stati membri potranno inoltre estendere le esenzioni anche a edifici dell’edilizia sociale pubblica in cui le ristrutturazioni comporterebbero aumenti degli affitti non compensati da maggiori risparmi sulle bollette energetiche. Agli Stati membri sarà consentito, per una percentuale limitata di edifici, di adeguare i nuovi obiettivi in funzione della fattibilità economica e tecnica delle ristrutturazioni e della disponibilità di manodopera qualificata. Secondo la Commissione europea, gli edifici dell’UE sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Il 15 dicembre 2021 la Commissione ha approvato una proposta legislativa di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, che fa parte del pacchetto “Pronti per il 55%”. Con la nuova normativa europea sul clima del luglio 2021 entrambi gli obiettivi per il 2030 e il 2050 sono diventati vincolanti a livello europeo.
CGIL deposita i referendum: tutela contro i licenziamenti illegittimi, superamento della precarietà, sicurezza nel lavoro in appalto in cassazione
Il segretario generale CGIL, Maurizio Landini, con una delegazione CGIL, ha depositato presso la cancelleria della Corte di Cassazione i quattro quesiti referendari. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, partirà la campagna referendaria e la raccolta delle firme. L’articolo 75 della Costituzione recita testualmente che “È indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali”. Landini: “Il messaggio che vogliamo lanciare è che il lavoro, le persone e le loro vite devono tornare ad essere un bene pubblico. Per questo vogliamo lanciare una campagna, per dare un futuro al nostro Paese. Nello specifico: uno riguarda la sicurezza negli appalti che chiede in modo esplicito che ci sia la responsabilità del committente di tutto quello che avviene sul versante della salute e della sicurezza dei lavoratori. Un secondo quesito contro la liberalizzazione dei contratti a termine, per noi devono tornare ad essere legati alle causali. Poi altri due quesiti riguardano il contrasto ai licenziamenti illegittimi e quindi vuol dire cancellare il Jobs Act e fare in modo che tutte le persone abbiano la tutela contro i licenziamenti illegittimi con il reintegro nel posto di lavoro. Proponiamo una legislazione del lavoro che contrasti la precarietà, bisogna intervenire sulle forme di lavoro assurde messe in campo in questi anni. Ci vuole una legge sulla rappresentanza. La data per l’avvio delle firme la definiremo nei prossimi giorni. Intendiamo entro l’estate raccogliere le firme e metterci nelle condizioni di votare la prossima primavera”.
Mediterranea Saving Humans smentisce Piantesodi. La Guardia Costiera Libica ha sparato contro Mar Jonio e i migranti
Mediterranea Saving Humans: “Rispondendo ieri pomeriggio in Senato all’interrogazione urgente presentata dal senatore Antonio Nicita in merito all’attacco armato da parte della motovedetta libica 658 “Fezzan”, avvenuto lo scorso 4 aprile in acque internazionali, contro naufraghə in acqua e lə soccorritorə della nave italiana MARE JONIO, il ministro Matteo Piantedosi ha mentito al Parlamento. Il titolare dell’Interno ha infatti affermato che la nostra MARE JONIO sia intervenuta in un “momento successivo, avvicinandosi alla motovedetta Fezzan quando questa aveva già assolto gli obblighi di salvataggio in mare.” È clamorosamente falso. Come dimostrano le nuove immagini video che diffondiamo oggi, la MARE JONIO individua l’imbarcazione in pericolo con oltre 45 naufraghə a bordo alle ore 16:40 del 4 aprile e il nostro Team Rescue inizia le operazioni di soccorso quando sulla scena non c’è nessun’altra imbarcazione presente. Anzi, proprio durante il nostro intervento, si può ascoltare la motovedetta libica che, distante ancora alcune miglia, chiede via radio vhf alla MARE JONIO informazioni sulla barca in pericolo. La cosiddetta guardia costiera libica arriverà infatti, a grande velocità, soltanto venti minuti dopo l’inizio del soccorso, alle ore 17:00, quando il nostro Team ha già distribuito i giubbotti di salvataggio allə naufraghə e si sta apprestando a trasferire le prime persone sulla MARE JONIO. Il ministro Piantedosi ha quindi mentito al Parlamento. E lo ha fatto sapendo di mentire. Infatti, al momento dello sbarco delle 56 persone soccorse, nel porto di Pozzallo lo scorso 5 aprile, i nostri Comandante e Capomissione non solo hanno reso spontanee dichiarazioni all’Autorità marittima ricostruendo puntualmente i fatti avvenuti, ma hanno anche consegnato documentazione fotografica e video sia alla Guardia Costiera italiana sia alle forze di Polizia direttamente dipendenti dal Viminale presenti al molo”.
La Procura di Milano chiude l’Indagine sulla Santanchè per il caso Visibilia arriva la notifica di falso in bilancio
Nell’inchiesta per falso in bilancio sono 20 gli indagati, tre società. Santanchè, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garner, il compagno Dimitri Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro. Indagate per la responsabilità amministrativa degli enti anche Visibilia Editore spa, Visibilia Editrice srl e Visibilia srl in liquidazione. Alla Santanchè che occupava il ruolo di presidente di Visibilia Editore fino al gennaio 2022, i pm Marina Gravina e Luigi Luzi con l’aggiunto Laura Pedio contestano il falso in bilancio. L’ indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza, ha portato la senatrice di Fratelli d’Italia l’accusa di truffa aggravata all’Inps per la gestione della cassa integrazione durane la pandemia
11 Aprile
Vittime esplosione di Suviana
Padri, giovani, compagni di vita, lontani dalle loro case per guadagnarsi un pezzo di pane che gli è costato la vita. Nell’indifferenza delle istituzioni che in due anni hanno lavorato contro la classe dei lavoratori e senza nessuna tutela per gli stessi, oggi contano i mille e più lavoratori morti in un anno. Che dire, il ricordo non svanisce quando, con la bava alla bocca per aver ottenuto la vendetta contro la classe operaia, Meloni e il suo potere con Brunetta sghignazzavano in una foto da repertorio per aver sputato sul salario minimo. Lo stesso che, per molti lavoratori, è condizione per essere sfruttati, nelle prestazioni di lavoro e nella tutela della propria vita. Serpeggia il lavoro nero tra i tanti appalti che le aziende favoriscono e le case madri trovano proficue per raggiungere l’obiettivo di fatturato e lì che l’operaio, è intrappolato come un topo in gabbia e li che i lavoratori anno trovato la morte! Come lo spiega la Meloni ai familiari e ai figli che dovranno vivere senza il padre che il governo ha preferito riscattarsi su loro per bramosia del potere?
Alessandro D’Andrea, 37 anni, – Paolo Casiraghi, 59 anni – Adriano Scandellari, 57 anni – Pavel Petronel, Tanase 45 anni, padre di due gemelli di 14 anni. Mario Pisani, 64 anni, lascia la moglie e 3 figli e i cinque nipoti. Vincenzo Franchina, avrebbe compiuto 36 anni, lascia la moglie, era diventato papà da soli tre mesi.
Sciopero generale Cgil e Uil
Il segretario generale della CGIL Maurizio Landini intervenendo a Brescia: “Noi insieme alla Uil questa giornata di sciopero generale l’avevamo proclamata prima della strage alla centrale idroelettrica e l’avevamo proclamata come risposta necessaria dopo il crollo nel cantiere di Firenze. Negli ultimi mesi, siamo passati attraverso tre stragi sul lavoro: quella ferroviaria di Brandizzo, il crollo del cantiere Esselunga a Firenze e ora la centrale di Suviana. Sono fatti drammatici che fanno notizia ma purtroppo non c’è giorno in cui non ci siano morti e infortuni sul lavoro, e quella di oggi è “una giornata che chiede a tutto il Paese, agli imprenditori, alle forze politiche, alle istituzioni di prendere atto di quello che sta succedendo” e che “siamo di fronte a un modello di fare impresa e di lavorare che si è affermato negli ultimi venti anni che va cambiato e che non è più accettabile, un modello che ha messo al centro non il profitto ma il massimo profitto a scapito della condizione di lavoro e della vita delle persone”. Landini ha dato appuntamento a Roma sabato 20 aprile, con concentramento ore 9.30 in piazzale Ugo La Malfa e comizio conclusivo in Piazzale Ostiense, per una grande manifestazione di Cgil e Uil per la Salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari.
PierPaolo Bombardieri segretario generale UIL:”Mancano gli ispettori perché per anni sono state bloccate le assunzioni nella pubblica amministrazione!. Il Governo ha sbloccato le assunzioni di ispettori solo in parte. Su 700 assunzioni, 500 sono dovute al nostro sciopero contro il Governo Draghi! I subappalti li riscontriamo in tutte le stragi più gravi. Anche nel sito di Suviana ci sono aziende che non hanno rapporti con Enel ma con i contractor! Confermiamo che i nostri rappresentanti per la sicurezza nel sito di Suviana, svolgendo il proprio ruolo, avevano rilevato e segnalato dei problemi fra luglio e settembre 2022! Non possiamo dire oltre per tutelare i nostri RLS, ma siamo disponibili a presentare alla magistratura tutti i documenti utili a fare chiarezza. Se difendere il diritto alla vita e la dignità del lavoro, chiedendo alla politica di intervenire contro 1040 morti ogni anno è essere sciacalli, fate le vostre valutazioni! Quando non c’è rispetto per la vita umana forse la politica dovrebbe ascoltare invece di parlare di sciacallaggio! Con la patente a crediti se fra un mese un’azienda ha un incidente mortale, perde 20 punti a fine processo. Nel frattempo, l’azienda continuerà ad operare e potrà recuperare 5 punti con un corso di formazione. La patente a crediti, non è la patente a punti da noi proposta. Infatti, stabilisce che si perdano i crediti solo a fine processo quando con la riforma Cartabia i processi spesso si fermano in II grado spesso, finendo in prescrizione! Nel campo degli appalti privati bisogna applicare la stessa normativa del settore pubblico: il committente deve essere responsabile e rispondere dell’applicazione dei contratti e delle norme sulla sicurezza! La tragedia di ieri ne è l’ulteriore prova: infatti nella centrale ci sono aziende in subappalto. Non sappiamo se hanno le competenze per gestire l’appalto e se abbiano fatto la dovuta formazione”!
I deputati chiedono al Consiglio dell’UE di aggiungere alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE l’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e il diritto a un aborto sicuro e legale
Fonte Parlamento Europeo: In una risoluzione non vincolante approvata giovedì con 336 voti a favore, 163 contrari e 39 astensioni, i deputati hanno dichiarato la volontà di inserire il diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, una richiesta già avanzata numerose volte. I deputati condannano il regresso sui diritti delle donne e tutti i tentativi di limitare o rimuovere gli ostacoli esistenti per la salute e i diritti sessuali e riproduttivi (SRHR) e la parità di genere a livello globale, anche negli Stati membri dell’UE.
L’articolo 3 della Carta deve essere modificato per affermare che “ognuno ha il diritto all’autonomia decisionale sul proprio corpo, all’accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi servizi sanitari senza discriminazioni, compreso l’accesso all’aborto sicuro e legale”, chiede il Parlamento.
Il testo esorta i Paesi UE a depenalizzare completamente l’aborto in linea con le linee guida dell’OMS del 2022 e a rimuovere e combattere gli ostacoli all’aborto, invitando la Polonia e Malta ad abrogare le loro leggi e altre misure che lo vietano e lo limitano.
I deputati condannano il fatto che, in alcuni Stati membri, l’aborto sia negato dai medici, e in alcuni casi da intere istituzioni mediche, sulla base di una clausola di “coscienza”, spesso in situazioni in cui un eventuale ritardo metterà in pericolo la vita o la salute del paziente. In particolare, il Parlamento sottolinea che in Italia l’accesso all’assistenza all’aborto sta subendo erosioni, e che un’ampia maggioranza di medici si dichiara obiettore di coscienza, cosa che rende estremamente difficile de facto l’assistenza all’aborto in alcune regioni.
Istruzione e assistenza di alta qualità
I metodi e le procedure di aborto dovrebbero essere una parte obbligatoria del curriculum per medici e studenti di medicina, afferma il Parlamento. I Paesi dell’UE dovrebbero garantire l’accesso all’intera gamma di servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti, compresa l’educazione sessuale e relazionale completa e adeguata all’età. Dovrebbero essere messi a disposizione metodi e forniture contraccettivi accessibili, sicuri e gratuiti, nonché consulenza in materia di pianificazione familiare, prestando particolare attenzione al raggiungimento dei gruppi vulnerabili.
Le donne in povertà sono colpite in modo sproporzionato da barriere legali, finanziarie, sociali e pratiche e restrizioni all’aborto, dicono i deputati, invitando gli Stati membri a rimuovere queste barriere.
Interrompere i finanziamenti UE ai gruppi anti-scelta
I deputati sono preoccupati per il significativo aumento dei finanziamenti per i gruppi anti-genere e anti-scelta in tutto il mondo, anche nell’UE. Invitano la Commissione a garantire che le organizzazioni che operano contro la parità di genere e i diritti delle donne, compresi i diritti riproduttivi, non ricevano finanziamenti dell’UE. Gli Stati membri e i governi locali devono aumentare la spesa per programmi e sussidi per i servizi sanitari e di pianificazione familiare.
Contesto
La Francia è diventata il primo paese a sancire il diritto all’aborto nella sua costituzione il 4 marzo 2024. L’assistenza sanitaria, compresa la salute sessuale e riproduttiva, rientra nelle competenze nazionali. La modifica della Carta dei diritti fondamentali dell’UE per includere l’aborto richiederebbe un accordo unanime da parte di tutti gli Stati membri.
10 Aprile
Cgil e Uil, giovedì 11 aprile sciopero generale di 4 ore per tutti i settori privati
Zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale di fare impresa. Sono queste le rivendicazioni alla base dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per la giornata di giovedì 11 aprile, con quattro ore di stop in tutti i settori privati e otto in quello dell’edilizia.
Sono previste manifestazioni e iniziative, a livello territoriale, in tutta Italia.
Il Segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concluderà la manifestazione di Brescia. È previsto un corteo, con concentramento in piazzale Cesare Battisti alle 8,30, che attraverserà le vie della città e arriverà in piazza Paolo VI, dove il leader della Cgil terrà il comizio conclusivo.
Il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, sarà a Roma dove, con inizio alle ore 10, terrà un’assemblea, in particolare, con le lavoratrici e i lavoratori del settore trasporti, all’interno del Deposito Atac di Grottarossa, in via della Stazione di Grottarossa.
L’Europarlamento ha approvato il Patto per le migrazioni e l’asilo
Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo patto per le migrazioni e l’asilo, con 301 voti a favore, 272 contrari e 46 astenuti. Contro il nuovo regolamento hanno votato i partiti di estrema destra e di sinistra, voto contrario del PD. A favore del regolamento i conservatori, con Fratelli d’Italia. Ha espresso contrarietà l’Ungheria del governo di Orban dichiarandosi: “Indipendentemente da qualsiasi Patto sull’immigrazione, l’Ungheria manterrà le sue barriere legali e fisiche alle frontiere e non consentirà l’ingresso di immigrati clandestini”. L’iter definitivo passerà al Consiglio europeo senza discussione.
Fonte Parlamento Europeo: Le nuove regole approvate oggi dai deputati con 301 voti favorevoli, 272 contrari e 46 astensioni si applicheranno in situazioni eccezionali di arrivo in massa di cittadini di paesi terzi o apolidi via terra, aria o mare, comprese le persone sbarcate a seguito di operazioni di ricerca e salvataggio operazioni. Per essere considerata una crisi, la situazione deve rendere non funzionali i servizi di asilo, accoglienza, protezione dell’infanzia o il sistema di rimpatrio di un dato Stato membro e può anche avere gravi conseguenze per il funzionamento del sistema comune di asilo dell’UE.
Le norme si applicherebbero anche alle situazioni in cui un paese terzo o un attore non statale ostile incoraggia o facilita la circolazione di cittadini di paesi terzi e apolidi verso le frontiere esterne dell’UE o verso uno Stato membro allo scopo di destabilizzare il paese. Le operazioni di aiuto umanitario non dovrebbero essere considerate un caso di strumentalizzazione quando non vi è l’obiettivo di destabilizzare l’UE o uno Stato membro.
Misure decisionali e di solidarietà
Di fronte a una crisi, lo Stato membro interessato dovrà presentare una richiesta motivata alla Commissione, che valuterà la situazione entro due settimane e adotterà una decisione sulla presenza o meno di una situazione di crisi. Presenterà inoltre una proposta al Consiglio su misure di solidarietà e deroghe, insieme a una raccomandazione che stabilisce le categorie di persone che dovrebbero avere diritto alla protezione prima facie. Le nuove regole prevedono un sistema prevedibile e permanente di solidarietà in cui tutti gli Stati membri devono contribuire a sostenere lo Stato membro in crisi. Tra le possibili misure di solidarietà per affrontare una crisi specifica, uno Stato membro può proporre alla Commissione di optare per la ricollocazione dei richiedenti asilo e contributi finanziari mirati o misure alternative. Alcune categorie di persone, come i richiedenti provenienti da uno specifico paese di origine, potrebbero essere identificate come aventi diritto alla protezione prima facie, vale a dire che le autorità dovrebbero dare priorità all’esame della loro domanda perché è probabile che sia fondata e per garantire la rapida conclusione della loro istanza.
Deroghe
In situazioni di crisi, la registrazione delle domande di asilo potrebbe richiedere fino a 4 settimane, con la procedura di frontiera estesa sia per le procedure di asilo che per quelle di rimpatrio di altre sei settimane ciascuna. In situazioni di afflusso massiccio, la soglia per la procedura di frontiera può essere adattata verso l’alto o verso il basso. Nelle situazioni di strumentalizzazione, dopo una valutazione individuale, le persone vulnerabili e le famiglie con bambini sotto i 12 anni potrebbero essere escluse dalla procedura di frontiera.
Citazione
Juan Fernando López Aguilar (S&D, ES), relatore e presidente della commissione Libertà civili, ha dichiarato: “Dopo anni di lavoro, abbiamo realizzato riforme a lungo termine su migrazione e asilo. Ciò rappresenta chiaramente un passo avanti verso l’insoddisfacente e insostenibile situazione che abbiamo adesso. Con il regolamento anti-crisi, avremo finalmente un margine di risposta europeo per affrontare le sfide migratorie attraverso una solidarietà significativa. Inoltre, gli Stati membri saranno obbligati ad applicare norme e garanzie comuni per i diritti fondamentali dei richiedenti.”
Prossimi passi
Le nuove regole dovranno ora essere formalmente approvate dal Consiglio. La normativa entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e inizierà ad applicarsi due anni dopo.
Naufragio avvenuto in acque Sar maltesi.
8 morti, affogata una bambina, salvati 23 naufraghi. Dai racconti dei sopravvissuti risultano altri corpi dispersi nella acque Sar Maltesi. Alcuni naufraghi sono morti per ipotermia durante il tragitto verso Lampedusa. I migranti tratti in salvo dalla motovedetta della Guardia Costiera italiana diretta a Lampedusa, dove sono sbarcati i migranti
Scuola di Pioltello chiusa in rispetto al Ramadam
L’istituto Iqbal Masihall rimane chiuso per rispetto all’ultimo giorno di preghiera di fine Ramadan. Gli alunni della scuola sono integrati in un sistema sociale che accoglie le diverse religioni come prevede la costituzione italiana. A portare il messaggio di inclusione delle diverse religioni è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, espressione massima dell’uguaglianza tra popoli diversi di religione. In occasione dell’ultimo giorno di Ramadan, il capo dello Stato: “La libertà religiosa è uno dei fondamenti della convivenza. Tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. La promozione del mutuo rispetto tra fedi e culture sollecita l’esercizio di una responsabilità condivisa”.
Riflessione blog: Serpeggia il razzismo negli ambienti di destra che non digeriscono l’inclusione della preghiera durante il ramadan, dimostrando estremo dissenso verso i fedeli di religione diversa e proclamando lo Stato italiano come Stato di religione solo cattolica cristiana, confondendo la laicità dello Stato e discutendo contrariamente la Costituzione su cui hanno giurato. Si evidenziano manifestazioni di un passato che, purtroppo torna, il ricordo degli ebrei perseguitati nella loro preghiere e attività sociali. Grida vendetta Fratelli d’Italia e i suoi alleati non riuscendo ad ottenere con prepotenza la rivalsa sulla scuola di Pioltello, cercando di interferire usando i poteri dello Stato e seminare discriminazione. Dalla commissione Ambiente della Camera arriva il primo via libera alla proposta di legge di Fratelli d’Italia per una stretta sulle sedi usate da associazioni di promozione sociale che svolgono attività di culto. Un provvedimento che pone come obiettivo quello di evitare il cambio di destinazione d’uso dei locali per creare moschee e madrasse non a norma. Un chiaro intento di ghettizzare i fedeli di religione diversa e perseguitarli nel sistema sociale che la destra cerca di unificare come fece il fascismo! L’accanimento contro gli studenti di religione mussulmana è il chiaro messaggio di razzismo fascista. La destra pensa di poter serpeggiare e distruggere l’uguaglianza ma non ricorda che l’Italia è antifascista!
09 Aprile
Esplosione di una turbina della centrale elettrica dell’Enel, sul lago di Suviana,
Enel Green Power, società del Gruppo Enel per lo sviluppo e la gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili in una nota:”Nel primo pomeriggio di oggi un incendio ha interessato un trasformatore della centrale idroelettrica di Bargi”. La centrale interessata si trova presso il lago di Suviana, Bologna. L’esplosione si è verificato all’ottavo piano, mentre al nono un allagamento è stato provocato da un tubo di raffreddamento della turbina. Le ricerche degli operai che lavoravano alla centrale arriveranno fino a 40 metri sottoterra e a una profondità di circa 30 metri di profondità. L’esplosione all’ottavo piano, ha causato 3 morti. Il crollo del soffitto al nono piano ha provocato 5 feriti gravi, dispersi. I feriti hanno riportato gravi ustioni, sono stati trasportati in elisoccorso e ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Forlì e Pisa. Un ferito grave è in prognosi riservata nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena. La squadra di lavoro era composta da 15 operai.
Riflessione Blog: Continua la strage dei morti sul lavoro senza tutela. Il potere approva l’emissione di francobolli per ricordare Berlusconi precursore del lavoro senza tutela. Negli anni ha smantellato il mondo del lavoro, dirottandolo nell’oblio della disoccupazione, ponendo la classe dei lavoratori in un sistema che toglie ogni tipo di tutela. Il costo del lavoratore non deve gravare sull’imprenditore e la sua tutela non può essere un vincolo per le attività che svolge. Oggi l’ennesima strage che scuote la coscienza della popolazione. Ogni giorno un lavoratore corre il rischio di morire per portare a casa un salario che, il potere, ha contrastato facendo guerra al salario minimo, vecchia idea di Berlusconi che da imprenditore ha sempre fatto traballare la vita dei lavoratori per ingrandire il suo impero! Le famiglie dei tanti lavoratori morti pagano il prezzo del disimpegno della politica. Oggi si ritrovano a essere gestiti da chi vede morire il lavoratore e con totale indifferenza stampa francobolli per lo sfruttatore del lavoro
Def senza azioni per il futuro
Girogetti lancia il def ma non spiega dove e come gestirà l’economia italian, continuando a saprare contro ul superbonus e le nuove regole delll’Unione Europea. Nessuna stabilità per l’Italia che a previsione di Giorgetti avrà questo futuro: “Le nostre previsioni per la crescita economica sono viste al ribasso rispetto alla Nadef. Le previsioni di tipo macroeconomico sono complicate da fare in un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato”. Come si sanerà tutto questo è dato saperlo solo il 20 settembre quando verrà presentato il Piano fiscale strutturale di medio periodo. Giorgetti: “Il debito pubblico in risalita previsto dal Def, è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del superbonus nei prossimi anni” ma dopo il 2026 “comincerebbe a scendere”.L’obiettivo politico del governo in vista della prossima legge di bilancio è “replicare il taglio del cuneo anche nel 2025”. “Nel Def continua ad andare bene anche l’occupazione, prevediamo un tasso di disoccupazione in costante diminuzione”. DEF 2024 prevede: PIL 1%, Deficit 4,3%, Debito, 137,8.
08 Aprile
Meno traghetti per le isole minori le infrastrutture voltano le spalle. Le isole minori isolate
La Caronte&Tourist, ha inerrotto le tratte giornaliere per Milazzo delle ore 6:30 e 21:00 per le isole Eolie, da giovedì sarà sospesa la tratta verso Ustica, per poi sospendere la tratta da Trapani a Pantelleria. La società ha comunicato la decisione al ministero dei Trasporti e alla Regione. La motivazione la mancata chiusura dell’accordo con la Regione Sicilia. Per sei mesi la società ha assicurato le tratte anche fuori accordo con scadenza il 29 Febbraio, sostenendo i costi, nell’attesa che la regione e il dipartimento alle infrastrutture con il ministero alle infrastrutture desse una risposta. All’origine della decisione ci sarebbe la mancata chiusura dell’accordo con l’amministrazione regionale. La Società Navigazione Siciliana, che gestisce la Caronte&Tourist: “L’ammontare dei crediti maturati è purtroppo divenuto allarmante e per questo motivo Caronte&Tourist Isole Minori si è vista costretta ad annunciare la sospensione». Il dipartimento alle infrastrutture della regione sicilia ha inviato una lettera al ministero alle infrastrutture per sollecitare la possibilità di aumentare le tratte verso le isole minori, finanziandole con proprie risorse, ma da parte del ministero non c’è stata nessuna risposta: L’assessore Alessandro Aricò: “Da parte nostra saremmo pronti a sottoscrivere anche subito il provvedimento per regolare l’attività con la Società Navigazione Siciliana, ma attendiamo il via libera». Dalle infrastrutture l’assoluto oblio che provoca disagi ai pendolari che navigo verso la Sicilia e le isole minori. Cittadini isolai per volontà del ministero alle infrastrutture. I sindaci degli Comuni delle isole siciliane hanno chiesto al presidente della Regione, Renato Schifani, di ripristinare le tratte e convocare un tavolo tecnico permanente. In una nota i sindaci di Ustica, Pantelleria, Favignana-Isole Egadi, Lampedusa e Linosa, Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina:”Per l’incredibile situazione di disagio a cui sono sottoposte le popolazioni isolane e che si ripresenta, ancora una volta con la sua forte drammaticità per le comunità già pesantemente condizionate dall’aumento esponenziale dei prezzi, e in particolare dei carburanti. L’interruzione dei collegamenti integrativi, ormai diventati dopo tanti decenni assolutamente essenziali, che arriva proprio all’inizio della stagione turistica e nel momento in cui avrebbero dovuto riprendere le attività edilizie, a partire dagli interventi previsti del Pnrr Isole Verdi, verrà a determinare uno stato di paralisi e ulteriori danni all’economia, influendo in maniera drammatica sullo spopolamento delle nostre isole”. Interessato anche il turismo presidente di Federalberghi isole di Sicilia Christian Del Bono: “Dopo bandi andati deserti, annunci, riferiti a soluzioni epocali e altre procedure, rimaste prive di efficacia, con la stagione turistica ormai avviata, ci ritroviamo con un ulteriore colpo a danno del fragile assetto socioeconomico delle isole minori. È del 17 gennaio scorso, l’ultima Pec, sottoscritta da ben 40 associazioni e trasmessa al ministro Matteo Salvini, al presidente Renato Schifani, all’assessore alla Mobilità, Alessandro Aricò e al suo Dipartimento, con la quale si denunciavano le gravi carenze del sistema dei collegamenti marittimi. Un sistema dove le emergenze si rincorrono e dove né la Regione Siciliana né il Governo centrale hanno sin qui dimostrato di poterne davvero venire a capo. Ai tagli e ai rincari insostenibili (30% da giugno 2022 al quale si è sommato un ulteriore 20% da dicembre 2023) a gravare sui collegamenti con navi e aliscafi operati in convenzione statale, si sono andati cristallizzando le criticità di quelli integrativi regionali operati a mezzo navi. Sappiamo che i sindaci delle isole minori si sono già attivati e noi, proprio ieri, abbiamo sensibilizzato anche l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, presente a Lipari in occasione di un evento, ma occorre far presto per evitare di altri danni“.
07 Aprile
Il Partito democratico avrà il codice di autoregolamentazione antimafia per i candidati
Entrano in campo le regole per le candidature alle prossime amministrative. Verranno presentate dal Commissario del Pd per la Campania, Antonio Misiani, e i segretari provinciali Dem, durante la riunione del partito regionale
PD candidatura regionale si ritira Raffaele Gallo in Piemonte indagato per estorsione
Ha ritirato la candidatura alle elezioni regionali in Piemonte per il PD Raffaele Gallo, lasciando anche il posto di capogruppo. La svolta in seguito all’apertura dell’indagine che lo vede coinvolto in attività correlata alla ndrangheta per il tratto autostradale A32 Torino-Bardonecchia. Raffaele Gallo è indagato per estorsione, peculato e violazione della normativa elettorale. L’inchiesta Echidna condotta dalla Distrettuale antimafia di Torino ha portato all’arresto di 9 persone. Interessati al territorio piemontese e arrestati: Giuseppe, Domenico Claudio e Michael Pasqua. Anche Roberto Fantini è stato fermato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Fantini era esponente Pd all’Osservatorio che vigila sulla legalità degli appalti pubblici affidati dalla giunta piemontese. Nell’indagine condotta del Ros, Fantini avrebbe favorito infiltrazioni della ‘ndrangheta in appalti pubblici relativi ai lavori sulle autostrade A4 Torino-Milano e A32 Torino-Bardonecchia. Roberto Fantini infatti è ex manager di Sitalfa, società controllata da Sitaf che si occupa della manutenzione dell’autostrada A32. Le indagini dalle Distrettuale antimafia, dalle intercettazioni e dai documenti acquisiti dalla casella di posta elettronica della Autotrasporti Claudio:”E’ stato possibile documentare le modalità attraverso le quali i Pasqua, sfruttando il rapporto instaurato con Roberto Fantini e l’allora direttore tecnico di Sitalfa S.p.a., avrebbero sovrafatturato le prestazioni di lavoro fornite a Sitalfa S.p.a., con reciproco vantaggio per tutte le parti interessate», riporta ancora il gip”.
L’associazione nazionale magistrati approva all’unanimità la ferma contrarietà ai test psico-attitudinali
Un documento approvato all’unanimità per ribadire la ferma contrarietà ai test psico-attitudinali e per dare vita a un’iniziativa aperta alla cittadinanza e a esponenti qualificati del mondo della scienza medica e giuridica per discutere sulla misura. Lo ha deciso il Comitato direttivo centrale, riunitosi nella sede dell’Associazione nazionale magistrati. I test, introdotti dal governo, vengono definiti nel documento “una misura che scredita la magistratura italiana”, ma anche una misura “demagogica e incostituzionale”.
06 Aprile
Il sindaco del comune di Bacoli istituisce il salario minimo
Josi Gerardo Della Ragione sindaco del comune di Bacoli in provincia di Napoli ha istituito il salario minimo. “Abbiamo deciso di fissare la paga minima per chi prende appalti del Comune, nessuno dovrà guadagnare meno di 9 euro l’ora”, spiega il sindaco che da un ampia lettura dell’iniziativa sui social:”Salario minimo! È una battaglia di civiltà. Bacoli sta diventando un modello virtuoso nazionale. Siamo su tutti i giornali d’Italia. Ne siamo fieri. La scelta sul salario minimo sta ricevendo il sostegno di milioni di persone. E credeteci. Non lo facciamo perché abbiamo coraggio. Lo facciamo perché è semplicemente un dovere morale. Perché è giusto. Da Bacoli, da Firenze, da Livorno, parte un segnale chiaro al Governo. Siamo su tutti i giornali, i tg, le radio. Siamo diventati un modello virtuoso nazionale. Perché è giusto schierarsi al fianco dei lavoratori sottopagati. Perché è giusto essere la voce dei giovani sfruttati, e delle madri e dei padri di famiglia che vengono trattati come schiavi. Perché è giusto tutelare gli imprenditori perbene. Chiunque lavorerà per il Comune di Bacoli dovrà pagare stipendi dignitosi ai lavoratori. È lo stesso vale per chiunque vorrà gestire una concessione demaniale. Lidi balneari, stabilimenti, ormeggi, parcheggi. Tutti. Chiunque vorrà avere l’onore di fare impresa su un’area pubblica, dovrà farlo tutelando i diritti di bagnini, barman, bagnini, ormeggiatori, guardiani. E lo stesso varrà per gli operai delle ditte edili che svolgeranno lavori pubblici. Idem, per mense scolastiche, guardiania e tutti i servizi esternalizzati. Basta sfruttamento. Diciamo basta a chi pensa di essere padrone della città. L’amministrazione comunale è dalla parte di chi non viene mai tutelato. Ed è al fianco dei tanti imprenditori perbene che subiscono concorrenza sleale da parte di chi fa il “prenditore”. Ringrazio l’assessore Vittorio Ambrosino che ha lavorato per l’approvazione di questo obiettivo così importante per la nostra città. E per l’Italia. Insieme, scriveremo questa nuova pagina di storia. Un passo alla volta. PS: Mi dicono che, per qualcheduno, questa sarebbe una battaglia inutile. Addirittura, “una cosa che non si può fare”. Non mi stupisce. Noi eravamo la città del “non si può fare”. Io la ricordo bene quella Bacoli. “Non si può far pagare i grandi evasori”, e la città sprofondava nel dissesto con 56 milioni di debiti. “Non si possono abbattere o capannoni abusivi sulla spiaggia”. ed il popolo veniva privato del panorama. E di un suo spazio. Niente. A Bacoli non si poteva fare niente. In pochi anni, abbiamo invece dimostrato che bastava volerlo. Se lo vuoi davvero, lo fai. Ed i fatti sono sotto gli occhi di tutti. “Non si può fare il salario minimo”. Questo dicono oggi. Certo. Meglio governare schiavi. Meglio tacere davanti al padrone che ti porta qualche voto in più. Meglio un Comune forte con i deboli e debole, anzi complice, con i forti. Meglio divorarsi il paese. È finita. Ora basta. Giù le mani dalla città. E ricordatelo. Il meglio deve ancora venire. Mettetevi comodi. Abbiamo appena iniziato.
Nave Mare Jonio fermata dal decreto Piantedosi dopo aver soccorso 56 migranti mentre la guardia costiera libica spara sui soccorritori e migranti
L’apocalissi della persecuzione del decreto Piantedosi che autorizza la guardia costiera libica a sterminare i migranti in mare a colpi di arma e frustrate con l’autorizzazione dell’Unione Europea e dell’Italia. Mediterranea Saving Humans rende noto che: “Le Autorità hanno notificato al Comandante e all’armatore di Mediterranea Saving Humans il provvedimento con multa fino a 10mila euro e fermo amministrativo della nave sulla base di accuse false della cd. guardia costiera libica”. L’accusa è di: “Aver istigato la fuga dei migranti per sottrarsi alla guardia libica”. Il video, girato durante le operazioni di soccorso dalla Mare Jonio, mostra la prova dell’azione violenta della guardia costiera impedendo il recupero dei migranti degli operatori Mar Jonio in mare. La motovedetta della guardia costiera libica fornita dall’Italia, ha a bordo migranti recuperati da precedente salvataggio, gli stessi subiscono un trattamento coercitivo da parte dei militari, si evince la violenza fisica, vengono malmenati e frustrati, per la disperazione le persone catturate si gettano in mano. La guardia costiera libica apre il fuoco sui migranti in mare e sugli operatori umanitari della Mediterranea Saving Humans
GretaThunberg arrestata durante la manifestazione sul clima all’Aia nei Paesi Bassi.
Durante la protesta organizzata da Extinction Rebellion, “Stop ai sussidi fossili!”, contro le politiche ambientali del governo olandese, Greta Thunberg è stata arrestata insieme ad alcuni dei manifestanti che cercavano di bloccare l’autostrada A12 verso L’Aia.
Eclissi totale in America del nord 8 Aprile
L’8 Aprile l’eclissi solare totale sarà visibile in Nord America, passando su Messico, Stati Uniti e Canada. Il fenomeno dell’eclissi solare totale avviene quando la Luna passa tra il Sole e la Terra, oscurando completamente la faccia del Sole. Mentre la Luna orbita attorno alla Terra, la sua distanza dalla terra varia. Durante l’eclissi dell’8 aprile, il percorso sul Nord America sarà largo tra 108 e 122 miglia, coprendo più superficie terrestre al passaggio. L’eclissi totale durerà fino a 4 minuti e 28 secondi, in un’area a circa 25 minuti a nord-ovest di Torreón, in Messico. Quando l’eclissi entra in Texas, la totalità durerà circa 4 minuti e 26 secondi al centro del percorso dell’eclissi. Le durate superiori a 4 minuti si estendono fino a Economy, Indiana. Anche quando l’eclissi esce dagli Stati Uniti ed entra in Canada, l’eclissi durerà fino a 3 minuti e 21 secondi. Ogni 11 anni circa, il campo magnetico del Sole si inverte, provocando un ciclo di aumento e poi diminuzione dell’attività solare. Durante il minimo solare, si verificano meno eruzioni giganti provenienti dal Sole, come i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale. Ma durante il massimo solare, il Sole diventa più attivo. Durante l’eclissi, il Sole sarà vicino o vicino al massimo solare, quando il campo magnetico sarà più simile a una palla di pelo aggrovigliata. Le stelle filanti saranno probabilmente visibili in tutta la corona. Gli spettatori che già fremono da più parti del mondo per raggiungere i luoghi in cui sarà visibile l’eclissi, avranno maggiori possibilità di vedere le protuberanze, che appaiono come riccioli o anelli rosa luminosi che escono dal sole, quindi un fenomeno che ci svela ancor più la particolarità della nostra stella che ci dà vita. E per coloro che non si trovano nel percorso dell’eclissi? Beh la NASA fa sapere che:”Non è necessario vivere all’interno del percorso della totalità per vedere l’eclissi: ad aprile, il 99% delle persone che risiedono negli Stati Uniti potranno vedere l’eclissi parziale o totale da dove vivono. Ogni stato contiguo degli Stati Uniti, oltre a parti dell’Alaska e delle Hawaii, sperimenterà almeno un’eclissi solare parziale”. Le iniziative e gli studi della NASA:”Durante l’eclissi totale del 2024, la NASA sta finanziando diverse iniziative di ricerca che si basano sulla ricerca condotta durante l’eclissi del 2017. I progetti, guidati da ricercatori di diverse istituzioni accademiche, studieranno il Sole e la sua influenza sulla Terra con una varietà di strumenti, tra cui telecamere a bordo di aerei di ricerca ad alta quota, radioamatori e altro ancora. Oltre a questi progetti, gli strumenti lanciati durante l’ eclissi solare anulare del 2023 su tre razzi sonda verranno nuovamente lanciati durante l’imminente eclissi solare totale. Dopo l’eclissi solare del 2017 sono stati lanciati anche due veicoli spaziali progettati per studiare la corona solare: il Parker Solar Probe della NASA e l’ESA (Agenzia spaziale europea) e il Solar Orbiter della NASA . Queste missioni forniranno approfondimenti sulla corona stessa, mentre gli spettatori sulla Terra la vedranno con i propri occhi, offrendo un’entusiasmante opportunità per combinare e confrontare i punti di vista”. Per osservare l’eclissi è sempre necessario indossare occhiali specifici per osservare a testa in su l’eclissi
Il popolo chiede le dimissioni di Orban
Migliaia di persone hanno manifestato al centro di Budapest chiedendo le dimissioni di Viktor Orban. L’oppositore Peter Magyar, in piazza con i manifestanti, ha annunciato la fondazione di un movimento, che avrà il nome: “Sii tu il cambiamento!”. Magyar si presenterà alle europee in contrapposizione alla destra di Orban.
05 Aprile
Comunali Bari Conte ritira il M5s dal campo largo
L’indagine sul voto di scambio alla Regione Puglia fa saltare l’alleanza tra M5s E PD. Conte si ritira dalle primarie per le comunali di Bari. Un botta e risposta tra le due forze politiche dopo l’inchiesta sulla compravendita di voti per le elezioni comunali di Triggiano del 2021. Da Bari Conte in occasione della presentazione del candidato scelto Laforgia, fa sapere:“Ci ritiriamo dalle primarie”. “Non ci sono le condizioni per svolgere seriamente le primarie”. “L’obiettivo della legalità, della trasparenza, del contrasto a qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, lotta ai clan alle mafie sono la premessa indispensabile”. Il segretario del Partito democratico Elly Schlein risponde:“La scelta di Conte di uscire dalle primarie è incomprensibile. Se il Movimento 5 stelle pensa di vincere da solo contro la destra proceda pure. Ma abbia rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e non pensi di dare lezioni di moralità a nessuno. Il Pd resta al fianco di Bari che ha già dimostrato quanto sia importante il Pd come presidio di legalità e di buona amministrazione. Siamo certi che il Pd insieme al centrosinistra vincerà di nuovo le elezioni contro questa destra”. La scelta del PD si proietta per Vito Leccese. Schlein da Bari dà il sostegno al candidato del partito e alla città:”Io sono qui con voi perché a differenza di altri mantengo la parola data. E mi dispiace per la decisione presa ieri da Giuseppe Conte, unilateralmente, perché così aiutano la destra. Forse chi ha iniziato a far politica direttamente da palazzo Chigi non ha dimestichezza con il lavoro e lo sforzo collettivo della comunità, ma si deve avere rispetto, e far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a chi si stava preparando per queste primarie. Non è accettabile. Così come non accetto il pregiudizio che chi abita a Bari Vecchia non possa esprimere un voto libero. Noi non siamo come la destra, che attacca la magistratura tranne quando vuole strumentalizzarne il lavoro per attaccare una buona amministrazione a due mesi dal voto. Noi però come comunità dobbiamo arrivare prima, per impedire che certe cose possano accadere, tutti dobbiamo lavorare per tenere lontano il malaffare. Chi entra nel Pd deve trovare nel vostro sguardo rigoroso un metal detector. Perché noi vogliamo aprire, ma alle energie giuste. E si devono tenere lontani i trasformisti, tutti quelli che stanno un po di qua e un po’ di là, lasciateli di là che stiamo meglio senza”. “Sono qui da segretaria del Pd a confermarti tutta la nostra fiducia e il nostro supporto. Siamo al tuo fianco e pronti a sostenerti nella sfida delle elezioni di giugno. Pronti a sostenerti se vorrai tentare la strada dell’unità che ieri altri hanno rotto”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein dal palco di Bari rivolgendosi a Vito Leccese. “Abbiamo sempre lavorato per l’unità. Perché – ha aggiunto – ci serve a costruire l’alternativa alle destre. È più facile distruggere che costruire”. Più avanti la leader ha detto: “mi dispiace della scelta unilaterale dei 5s senza trovare una soluzione”. “Confermo la nostra fiducia e il nostro supporto a Vito Leccese, è una persona perbene, specchiata, si è sempre messa al servizio della sua comunità con competenza e generosità” “Siamo al tuo fianco e pronti a sostenerti in questa sfida per il futuro della città. Ti dico che siamo pronti a sostenerti anche se vorrai tentare la strada dell’unità dialogando con Michele Laforgia per sanare una spaccatura che loro hanno creato”. “Noi a differenza di altri abbiamo lavorato per l’unità, anche ieri all’altro candidato abbiamo proposto di fare entrambi un passo indietro per fare un passo in avanti, ma la risposta è stata negativa da parte di chi aveva già architettato conferenze stampa in luoghi confiscati alla mafia grazie al Pd”. “Per me l’avversario è questa destra, questo governo, Giorgia Meloni”.
Sbarcati a Pozzallo le 56 persone salvate dalla Mediterranea Saving Humans, Mar Joinio, colpite da spari della guadia costiera libica
Mediterranea Saving Humans: “Le politiche dei governi italiani e delle istituzioni europee hanno trasformato il Mediterraneo centrale in una zona di guerra. – commenta così Denny Castiglione, capomissione di MEDITERRANEA Saving Humans a bordo della nave MARE JONIO, gli eventi delle ultime 24 ore – È gravissimo che i miliziani della cosiddetta guardia costiera libica abbiano sparato colpi d’arma da fuoco direttamente contro lə naufraghə in acqua e lə soccorritorə. Questi sono criminali contro l’umanità.”
Alle 15 di oggi – venerdì 5 aprile 2024 – la MARE JONIO, è approdata nel porto di Pozzallo (Ragusa), assegnato dalle Autorità Italiane per lo sbarco delle 56 persone soccorse ieri in acque internazionali, che sono state il bersaglio, insieme all’Equipaggio della nave, del violento intervento di una motovedetta libica intorno alle ore 17 del 4 aprile. Tra le 56 persone soccorse a bordo della nave R/re MARE JONIO vi sono una donna e diversi minori. Le nazionalità presenti sono Bangladesh, Siria (curdi), Egitto e Camerun. Le persone soccorse a bordo della nave R/re MARE JONIO risultano infatti essere alla fine 56, di cui 45 provenienti dall’imbarcazione in vetroresina riconducibile al caso segnalato da ALARM PHONE (due persone sono rimaste a bordo e sono state successivamente catturate dai miliziani libici) e 11 riuscite a scappare dalla motovedetta libica. Dalle testimonianze raccolte tra lə naufraghə risulterebbe che la cosiddetta guardia costiera libica avrebbe effettuato, prima di sopraggiungere sulla scena del nostro soccorso, due operazioni di intercettazione e cattura, rispettivamente di circa 85 e 15 persone da due altre imbarcazioni in pericolo che si trovavano nella zona, tutte in fuga dalla Libia, per un totale approssimativo di circa un centinaio di persone. Tutte e tre le operazioni risultano essere state guidate dall’alto dall’aereo delle Forze Armate di Malta, complice quindi nella deportazione di queste persone”. Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans.
Lettera d’appello di medici e scienziati per sanare il sistema sanitario
La lettera riporta la firma di illuminari medici e scienziati: Ottavio Davini, Enrico Alleva, Luca De Fiore, Paola Di Giulio, Nerina Dirindin, Silvio Garattini, Franco Locatelli, Francesco Longo, Lucio Luzzatto, Alberto Mantovani, Giorgio Parisi, Carlo Patrono, Francesco Perrone, Paolo Vineis
In Italia una delle più grandi conquiste della Repubblica è il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che ha contribuito significativamente a migliorare prospettiva e qualità di vita e a ridurre le disuguaglianze socioeconomiche.
Negli ultimi decenni, in un contesto di marcato miglioramento delle condizioni generali di salute della popolazione mondiale, l’Italia si caratterizza per il maggior incremento – tra i Paesi ad alto reddito – dell’aspettativa di vita, passata da 73,8 a 83,6 anni tra il 1978 (che è l’anno di creazione del SSN) e il 20191. Ma se segnali preoccupanti si percepivano già prima del 2019, dopo la pandemia molti dati dimostrano che il sistema presenta inequivocabili segni di crisi: frenata o arretramento di alcuni indicatori di salute, difficoltà crescente – e talora insostenibile – di accesso ai percorsi di diagnosi e cura, aumento delle diseguaglianze regionali e sociali, per citare solo i problemi più importanti. Quali sono le cause principali? L’inarrestabile evoluzione tecnologica, con il conseguente incremento dei costi, l’invecchiamento della popolazione e il mutamento degli scenari delle malattie, congiuntamente all’inflazione e alle difficoltà della finanza pubblica, hanno reso fortemente sottofinanziato il SSN, al quale nel 2025 sarà destinato circa il 6,2% del PIL2, meno di quanto (6,5%) accadeva 20 anni fa. Oltre al divario tra costi crescenti e finanziamento decrescente e a un carico di inefficienza e inappropriatezza, manca un vero dibattito sul nesso tra sostenibilità e diritto alla salute.
1. Possiamo fare a meno del SSN?
I Servizi Sanitari universalistici come quello italiano sono stati colpiti duramente dalla crisi economica del 2009, e in alcuni casi (Grecia, Spagna, Portogallo) hanno ridimensionato grandemente il ruolo del pubblico a favore del privato (con una conseguente crescita della spesa sanitaria direttamente a carico dei cittadini)3. Dal sistema pubblico viene ancora garantita a tutti una quota di attività (urgenza, ricoveri per acuzie), mentre per un’altra parte dell’assistenza (visite specialistiche, accertamenti diagnostici, piccola chirurgia) la popolazione è costretta a rinviare gli interventi o indotta a ricorrere al privato e alle assicurazioni. Progredire su questa china, oltre a essere contrario al dettato costituzionale (Art. 32)4, potrebbe portarci verso il modello USA, che è chiaramente il più oneroso (spesa media più che tripla rispetto all’Italia) e meno efficace (aspettativa di vita inferiore di sei anni)5,6. Noi crediamo che i cittadini non vogliano scegliere questo scenario.
2. Stiamo finanziando adeguatamente il nostro SSN?
In Canada, nel 2002, la Commissione incaricata di proporre miglioramenti al SSN nelle sue conclusioni scrisse molto chiaramente che il servizio sanitario è sostenibile se i cittadini lo vogliono. Il che significa che i cittadini ne riconoscono l’importanza, lo sostengono con le loro contribuzioni e lo utilizzano in maniera appropriata7. Oggi il SSN è finanziato mediante la fiscalità generale, secondo il principio solidaristico, e la quota di incidenza rispetto al PIL sta scivolando verso il 6%, con un divario di un punto percentuale (corrispondente a circa 20 miliardi di €) rispetto alla media UE, e con differenze molto più marcate nei confronti dei grandi Paesi europei (Francia e Germania spendono oltre il 10% del PIL)8. La spesa sanitaria non è grado di assicurare compiutamente il rispetto del Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)9. Solo poco più della metà delle Regioni rispettano i LEA, mentre in molte Regioni del Sud l’effettivo esercizio dei diritti non è garantito. L’autonomia differenziata potrebbe approfondire la frattura tra Nord e Sud d’Italia in termini di diritto alla salute, ancora una volta contro i principi della Costituzione10. È dunque necessario un piano straordinario di finanziamento del SSN e specifiche risorse devono essere destinate a rimuovere gli squilibri territoriali, come previsto dall’articolo 119 della Costituzione11.
3. Le strutture sanitarie sono moderne e adeguate?
Parte delle nuove risorse dovrebbero essere impiegate per intervenire in profondità sull’edilizia sanitaria, in un Paese dove due ospedali su tre hanno più di 50 anni, e uno su tre è stato costruito prima del 1940, quando la medicina era letteralmente un’altra cosa12. La grande maggioranza degli ospedali risulta gravemente obsoleta sia sotto il profilo della sicurezza (sismica, antincendio) sia per le esigenze cliniche e organizzative della medicina moderna. In molti ospedali operano professionisti eccellenti e vengono eseguite procedure di alta specializzazione, con il paradosso di effettuare interventi di assoluta avanguardia in un contesto ottocentesco. Il PNRR pone in parte rimedio alla obsolescenza delle tecnologie, ma per gli ospedali prevede solo alcuni interventi antisismici, ora a rischio13. Inoltre, le risorse per l’edilizia sanitaria sono impiegate solo parzialmente dalle Regioni (oltre dieci miliardi sono ancora inutilizzati) e la capacità di spesa di molte Regioni risulta sempre più deteriorata14,15.
4. Gli operatori del SSN si sentono valorizzati, tutelati e motivati?
Più di quello edile o tecnologico, il grande patrimonio del SSN è il suo personale: se per installare una sofisticata apparecchiatura sono necessari un paio d’anni dal momento della decisione, molti di più occorrono per disporre di professionisti sanitari competenti, per i quali il processo formativo e di aggiornamento continua lungo tutta la vita lavorativa. Ma nello scenario di obsolescenza strutturale, e di fronte a cittadini/pazienti sempre più insoddisfatti (e quindi spesso, purtroppo, aggressivi o rivendicativi) è inevitabile che gli operatori siano sottoposti a una forte pressione, e cresca l’insoddisfazione. Il risultato è una fuga dal pubblico e, nel perimetro del pubblico, dai luoghi di maggior tensione (si pensi, su tutte, all’area dell’urgenza-emergenza), che rischia di creare gravi carenze in particolare in alcune specialità16. È fuor di discussione che sia necessario aumentare i compensi agli operatori ma non è solo un problema salariale: molti accetterebbero incrementi contenuti della propria retribuzione se si vedessero garantite condizioni di lavoro soddisfacenti con turni meno usuranti, sicurezza personale, una formazione gratuita e di qualità, maggiori possibilità di carriera professionale, la non perseguibilità penale per errori colposi. Particolarmente grave è inoltre la carenza degli infermieri (in numero ampiamente inferiore alla media europea). Disporre di infermieri e tecnici altamente qualificati potrebbe consentire quella redistribuzione razionale dei compiti tra differenti professionalità sanitarie (oltre a una più flessibile composizione delle equipe assistenziali), della quali è ormai ben dimostrata l’efficacia clinica e l’efficienza organizzativa17.
5. La continuità assistenziale sta funzionando?
Da decenni si parla di continuità assistenziale (ospedale-territorio-domicilio e viceversa), ma i progressi in questa direzione sono stati limitati. Oggi il problema non è più procrastinabile. Tra 25 anni quasi due italiani su cinque avranno più di 65 anni, molti dei quali affetti da almeno una patologia cronica18. Quello cui assistiamo è il paradosso della medicina moderna: il miglioramento nel contrasto a molte malattie comporta un esponenziale incremento dei costi; quello che una volta non si poteva curare ora si cura (talora con grande impiego di risorse) e spesso trasforma una morte certa e in tempi brevi in una patologia cronica che determina costi continuativi per un lungo periodo. Occorre disegnare un percorso, concertato tra tutti i protagonisti, uniforme sul territorio nazionale, di continuità tra ospedale e territorio: dagli Ospedali di comunità alle Case della comunità, dal mondo del Long Term Care alle nuove tecnologie (telemedicina). E che includa, come protagonisti non periferici, anche i Medici di medicina generale, il cui ruolo va rivalorizzato19.
6. L’organizzazione del SSN e la misurazione dei suoi risultati sono efficienti, efficaci e utilizzano le tecnologie disponibili?
Non abbiamo dati affidabili sulla base dei quali costruire analisi, modelli, ipotesi e programmazione. L’eterogeneità delle 21 Regioni o Province autonome, e al loro interno la difformità dei sistemi informativi e della raccolta dei dati, fanno sì che oggi le informazioni raccolte contribuiscano solo marginalmente alla comprensione della realtà e alla pianificazione del SSN. Esemplificativo in questo senso è il dato relativo alle liste d’attesa, su cui sappiamo troppo poco per poterlo affrontare efficacemente. Un grande sforzo, soprattutto di indirizzo e riorganizzazione, deve essere fatto per raccogliere dati attendibili, elaborarli e analizzarli, per avere una fotografia dell’esistente più prossima alla realtà, che possa permettere interventi correttivi e di programmazione puntuali ed efficaci.
7. Stiamo governando adeguatamente l’immissione delle nuove tecnologie?
L’innovazione in medicina è una spinta formidabile al miglioramento della qualità delle cure, ma in un contesto dominato dalla carenza di pianificazione e da interessi commerciali talora accade che vengano introdotte tecnologie (e tra queste i farmaci) che non producono significativi miglioramenti sul piano clinico (beneficio per il paziente) ma che risultano invece molto onerose. Tecnologie e farmaci poco efficaci o impiegati in modo inappropriato sottraggono risorse ad ambiti dove quelle risorse potrebbero produrre benefici molto più tangibili e rilevanti. Da decenni è sollecitata da più parti la diffusione di metodologie di HTA (Health Technology Assessment – Valutazione delle tecnologie sanitarie), che verifichino, prima dell’introduzione di una tecnologia innovativa, la coerenza del rapporto costo/beneficio, sia a livello nazionale e regionale sia a livello di ASL e Ospedale. Al contempo è necessario investire molto di più in ricerca in tutti gli ambiti; si pensi per esempio alla cura delle malattie rare (pressoché ignorate dall’industria perché non redditizie) o alla questione delle differenze di genere (le donne ricevono farmaci studiati sui maschi ignorando che il metabolismo, l’efficacia e la tolleranza dei farmaci sono diversi nei due sessi).
Ma soprattutto occorre, per quanto sia impopolare, fare delle scelte politiche trasparenti e basate su prove scientifiche su quali prestazioni garantire e quali limitare entro il SSN. La nostra medicina offre troppo ad alcuni (perlopiù ricchi) e troppo poco ad altri (perlopiù poveri). Anche in questo perimetro si deve inserire il potenziamento del SSN nell’ambito della ricerca, sulla scorta di esperienze nazionali (come il GISSI20) o internazionali, per produrre prove di efficacia laddove queste scarseggino o siano controverse. Esemplare l’esempio dello studio inglese RECOVERY21 sul trattamento del COVID-19, condotto nel NHS e decisivo per le scelte terapeutiche.
Inoltre, per i farmaci e i trattamenti innovativi servono nuovi modelli per fissare rimborsi che siano basati, oltre che su ragionevoli margini di profitto, sui reali costi di sviluppo, validazione e produzione.
8. L’accesso alle cure è agevole e sufficientemente tempestivo?
Si è già accennato al tema delle liste d’attesa, ma dovrebbe essere chiaro che la dilatazione – insostenibile – dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie è solo il sintomo del complesso di problemi che sta affliggendo il SSN. Le liste d’attesa producono effetti gravi sulla salute dei cittadini, traducendosi spesso nella rinuncia alle cure22 (un over-65 su quattro rinuncia nel corso dell’anno ad almeno una prestazione sanitaria23) ; il fenomeno – e questo è uno degli aspetti più preoccupanti – è ancora più marcato tra i soggetti economicamente fragili, per i quali l’ipotesi di un esborso di denaro per accedere a una prestazione a pagamento non è tra le opzioni percorribili. L’intervento sulle liste d’attesa deve prevedere una strategia coordinata, che riduca drasticamente l’elevata quota di inappropriatezza: un cittadino che esegue una prestazione sanitaria inutile, oltre a rischiare di danneggiare la propria salute, certamente sottrae la disponibilità di quella prestazione a un paziente per il quale è necessaria. Attualmente il sistema nel suo complesso prescrive molto di più di quello che è in grado di erogare. Occorre quindi allineare prescritto e prodotto, utilizzando le tecnologie disponibili per effettuare prenotazioni automatiche all’interno del SSN, e lavorando sia sul lato domanda/prescrizioni (appropriatezza e standard assistenziali coerenti alle risorse disponibili), sia sul lato offerta.
9. Le attuali politiche di prevenzione sono sufficienti?
La spesa per la prevenzione in Italia è da sempre al di sotto di quanto programmato (5% della spesa pubblica)24, il che dà in parte conto degli insoddisfacenti tassi di adesione ai programmi di screening oncologico che si registrano in quasi tutta Italia. Ma ancora più evidente è il divario riguardante la prevenzione primaria; se è vero che nel corso degli ultimi decenni si è ridotta la percentuale di fumatori, su altri versanti stiamo assistendo a una preoccupante inversione degli indicatori. Per fare un esempio, nell’UE abbiamo gli adulti più “magri”, ma al contempo abbiamo una delle percentuali più alte di bambini sovrappeso o addirittura obesi, e tale dato correla sia con un cambiamento – preoccupante – delle abitudini alimentari sia con la scarsa propensione degli italiani all’attività fisica25. La salute si tutela in tutte le politiche, da quelle industriali a quelle agricole, da quelle urbane a quelle relative alla mobilità (si pensi al modello delle “città dei 15 minuti”, i cui obiettivi convergenti sono la riduzione dell’inquinamento atmosferico da traffico veicolare e l’aumento dell’attività fisica da parte dei cittadini)26.
10. I cittadini sono consapevoli della complessità del tema salute e hanno gli strumenti per essere protagonisti?
I cittadini sono normalmente informati sugli scenari della salute e della sanità (quando non si trovano a farne esperienza diretta) dai media generalisti o dal web. Sono tuttavia spesso disorientati, tra visioni miracolistiche e – all’altro estremo – diffidenza o sospetto che possono trasformarsi in rifiuto della “medicina ufficiale” (con conseguenze talora serie per la loro salute). Rendere i cittadini protagonisti in ambito sanitario necessita di un grande investimento – di portata strategica, e prevalentemente culturale – per aumentare le loro conoscenze scientifiche e la consapevolezza di come tutelare la loro salute. Questo potrebbe consentire ai cittadini di comprendere come le politiche ambientali, urbane, industriali, del territorio, sono determinanti fondamentali nella tutela e nella promozione della loro salute, e uscire dalla diade fideismo-negazionismo. Per il punto precedente e per questo, il SSN può essere uno straordinario promotore di cultura e di iniziative intersettoriali, se tutti lo sosteniamo come patrimonio condiviso.
Tra qualche anno celebreremo il 50° compleanno del nostro SSN: mantenerlo efficiente e in buona salute è un dovere morale verso le prossime generazioni, per non disperdere un patrimonio unico che abbiamo avuto la fortuna di ereditare.
ISTAT il potere d’acquisto delle famiglie in calo
Nel 2023 il reddito disponibile delle famiglie aumenta del 4,7% ma si riduce il loro potere d’acquisto (-0,5%). La spesa per consumi finali cresce del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie cala al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti.
04 Aprile
Motovedetta della guardia costiera libica spara sulla nave Mar Jonio e sui migranti
A renderlo noto la testimonianza di Denny Castiglione, capomissione di Mediterranea Saving Humans dopo il violento attacco della guardia costiera libica durante il soccorso di 58 persone in acque internazionali:”Mentre stavamo distribuendo i giubbotti di salvataggio, dopo aver informato il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano, è arrivata, con fare molto minaccioso e a velocità sostenuta, una motovedetta della cosiddetta Guardia costiera libica. Al suo arrivo moltissime persone, in forte agitazione, si sono lanciate in acqua, mentre altre di un precedente soccorso dalla motovedetta libica venivano frustate sulla prua dell’imbarcazione e altre ancora dal terrore o si lanciavano in acqua o venivano buttate dalla Guardia costiera libica. Mentre stavamo soccorrendo le persone in acqua, più di 50, la motovedetta ha iniziato a sparare prima in aria e poi addosso ai nostri gommoni di salvataggio sfiorandoli più volte”. “Chiediamo che il Governo italiano intervenga subito per fermare i comportamenti violenti, pericolosi e criminali della cosiddetta guardia costiera libica”. Il governo italiano ha comprato le motovedette libiche e si è reso partecipe attraverso accordi finanziamenti contro l’immigrazione a torturare le persone che vengono catturate in mare dalle autorità libiche! Il razzismo del governo e la politica dei porti chiusi offrono la soluzione della morte verso le persone che fuggono dalla disperazione
Il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento giudiziario dell’inchiesta Covid all’ex ministro della sanità Roberto Speranza.
“Roberto Speranza ha agito, all’interno delle proprie prerogative istituzionali, per l’esclusivo fine di tutelare la salute collettiva della popolazione e giammai per fini individualistici, specialmente dolosi”. Con queste parole il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento giudiziario ancora aperto a mio carico. Ho sempre creduto che la verità sarebbe emersa. In una situazione difficilissima, ho dato tutto me stesso per salvare la vita delle persone, seguendo le indicazioni della comunità scientifica. Questa è stata la mia esclusiva priorità, come è giusto che sia per chi ha giurato sulla Costituzione come Ministro della Salute. Ho vissuto giorni non facili, anche per una vera e propria campagna d’odio, tuttora in corso, alimentata da alcuni organi di comunicazione. Oggi però voglio solo dire grazie dal profondo del cuore alle tante persone che mi hanno fatto sentire il loro sostegno.
Corruzione elettorale e compravendita di voti per le elezioni comunali di Triggiano del 2021
Le indagini riguardano le elezioni amministrative del 20 e 21 settembre del 2020 nel comune di Grumo Appula e del 3 e 4 ottobre 2021 nel comune di Triggiano. Indagate 72 persone. Le misure sono state disposte dalla giudice per le indagini preliminari Paola De Santis. L’apertura dell’inchiesta ha portato le dimissioni dell’assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, esponente del Pd. Finito ai domiciliari il sindaco di Triggiano di Bari, Antonio Donatelli, e Sandro Cataldo, marito dell’assessora Maurodinoia, appartenente al movimento politico Sud al centro. L’indagine si apre il 6 ottobre 2021 in seguito al ritrovamento in un cassonetto di fotocopie strappate di documenti d’identità e codici fiscali appartenenti a persone che recandosi alle urne avevano espresso la preferenza ad un candidato designato in cambio di 50 euro. A controllare il voto avvenuto i votanti lasciavano le fotocopie dei documenti utile al conteggio dei voti. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dai pm Claudio Pinto e Savina Toscani. I carabinieri del Comando Provinciale di Bari e della Sezione di Polizia Giudiziaria hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 10 indagati: una in carcere, sette ai domiciliari e due divieti di dimora nel Comune di Triggiano.
Mozione di sfiducia respinta per la Santanchè salva la poltrona
213 no e 121 sì, l’Aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia depositata da M5S nei confronti del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a sotenerla anche Italia viva. A carico della Santanchè le accuse in concorso in bancarotta e riciclaggio, indagata per falso in bilancio e per truffa ai danni dell’Inps. La Santanchè continua a lavorare in rappresentanza dei cittadini!
03 Aprile
Schlein nessuna candidatura per Ilaria Salis alle europee
La segretaria del Partito democratico Elly Schlein ha incontrato il padre di Ilaria Salis per fare il punto sulla situazione della detenzione della figlia Ilaria Salis in Ungheria. Schlein durante la trasmissione di Cinque minuti ha smentito la candidatura di Ilaria alle elezioni europee nella lista del partito democratico: “Questa ipotesi non è in campo. Non
c’è in corso nessuna trattativa. Ho voluto incontrare il padre di Salis per discutere come possiamo aiutare a toglierla dalla
condizione in cui si trova. Nel dibattito sul totonomi terrei fuori una situazione delicata come questa”.
Salvini ha il posto assicurato bocciata la mozione di sfiducia
Continua il suo percorso Salvini con accanimento contro la repubblica, appoggiato dall’amica di gioco a burraco, la Meloni, che manda i suoi a difendere il compagno di torta. E cosi’ la mozione di sfiducia per Salvini lo porta in salvo dal patto che ha instaurato con lo sterminatore di razza Putin, e che ha appoggiato al momento delle finte elezioni russe, alludendo che la volontà del popolo è sovrana. Un popolo, quello russo, posto a regime di terrore, magari uno specchio di ciò che vorrebbe diffondere in Italia, senza che il cittadino possa difendersi. Continua la ritorsione nei confronti della democrazia, usando il potere per legiferare contro la libertà del cittadino, caricando le forze dell’ordine contro la popolazione, anche se i manifestanti sono solo giovani studenti. Continua il razzismo contro gli migrati e la gente del sud Italia. Tra una visita e l’altra al suocero in galera, gli accordi per il ponte sullo stretto con società partecipata poco chiara alle fila della legalità, gli espropri che mettono in ginocchio cittadini e aziende dello stretto, la lotta contro il clima e l’appoggio alle europee con una estremista di destra, l’ammirazione verso il regime, l’Italia si prepara a rispondere a chi manca di rispetto al capo dello stato sfidandolo con dichiarazioni improprie ai principi della costituzione. Salvini continua a mantenere la poltrona pagata dai cittadini appartenenti non alla massa che con abilità la destra continua a gestire!
02 Aprile
Striscia di Gaza Deir al-Balah colpita da un drone con 3 razzi uccisi sette operatori della World Central Kitchen
Il raid israeliano ha ucciso sette operatori umanitari della World Central Kitchen nella Striscia di Gaza. L’attacco al convoglio è avvenuto per il sospetto che stessero viaggiano sul convoglio terroristi. Un drone israeliano ha colpito con tre missili il camion della World Central Kitchen carico di aiuti umanitari e diretto verso un magazzino alimentare a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha giustificato l’attacco dicendo che è stato “involontariamente” colpito il convoglio umanitario con i sette operatori della World Central Kitchen: Netanyahu ricoverato per un intervento all’ernia in un messaggio in cui ringrazia i medici che lo hanno operato: “Purtroppo, negli ultimi giorni si è verificato un tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito involontariamente persone innocenti nella Striscia di Gaza”. Netanyahu è stato dimesso: Ha garantito indagini sull’accaduto e si è giustificato dicendo che incidenti di questo genere: “succedono in guerra”. “Faremo tutto il possibile affinché ciò non accada di nuovo”. Dichiara Netanyahu.
La dichiarazione di Erin Gore, CEO di World Central Kitchen: “World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi in un attacco dell’IDF a Gaza. La squadra WCK stava viaggiando in una zona deconflittata a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK e di un veicolo dalla pelle morbida. Nonostante il coordinamento dei movimenti con l’IDF, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima. Questo non è solo un attacco contro il WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. I sette uccisi provengono da Australia, Polonia, Regno Unito, doppia cittadinanza di Stati Uniti e Canada e Palestina. Ho il cuore spezzato e sono sconvolto dal fatto che noi – World Central Kitchen e il mondo – abbiamo perso delle vite meravigliose oggi a causa di un attacco mirato da parte dell’IDF. L’amore che avevano per nutrire le persone, la determinazione che incarnavano nel dimostrare che l’umanità è al di sopra di ogni cosa, e l’impatto che hanno avuto in innumerevoli vite saranno ricordati e apprezzati per sempre”
Save the children: “In questo momento, le forniture salvavita che potrebbero essere utilizzate per curare i bambini malnutriti vengono ritardate e ne viene bloccato l’ingresso da parte del governo israeliano, mentre viene impedito l’ingresso per giorni, settimane o addirittura mesi al cibo e ai medicinali essenziali. Inoltre, è stato segnalato che bombole di ossigeno, ventilatori e depuratori d’acqua siano stati respinti al confine e sia stato del tutto negato loro l’ingresso dalle autorità israeliane. Più di 400 attacchi all’assistenza sanitaria documentati da ottobre, 26 dei 36 ospedali di Gaza sono stati resi completamente non funzionanti, mentre l’ingresso di forniture mediche nella Striscia rimane limitato. Gli aiuti umanitari alternativi, come i lanci aerei, non possono aggirare queste restrizioni, anche perché i bambini malnutriti hanno bisogno di assistenza specializzata ininterrotta. Al contrario, il consumo improvviso e incontrollato di certi tipi di cibo può rivelarsi un pericolo per la loro vita. I lanci aerei, inoltre, hanno ucciso dozzine di persone nelle ultime settimane a Gaza, compresi bambini, o direttamente o perché sono annegati mentre cercavano di raggiungere disperatamente gli aiuti.
Diventa sempre più difficile raggiungere i bambini e le famiglie nel Nord di Gaza, dove la carestia è imminente. Le autorità israeliane continuano a negare all’UNRWA l’accesso al Nord di Gaza per fornire assistenza alimentare di emergenza. Gli attacchi agli operatori umanitari e alle distribuzioni alimentari rendono la consegna degli aiuti pericolosa, limitando ulteriormente una risposta umanitaria già ostacolata. L’ultima notizia dell’uccisione a Gaza degli operatori della World Central Kitchen ci addolora profondamente e rappresenta un’ennesima perdita inaccettabile. Loro, come tutti gli altri uomini e donne che lavorano per portare aiuti umanitari, sono protetti dal diritto umanitario internazionale e non possono in alcun modo diventare target di guerra. Quando si manifesta una malnutrizione acuta grave, i bambini spesso sviluppano altre complicazioni: il sistema immunitario, ad esempio, inizia a indebolirsi, rendendo potenzialmente letali condizioni altrimenti non pericolose per la vita, come la diarrea, che è attualmente dilagante a Gaza a causa degli sfollamenti di massa e delle scarse condizioni igieniche aggravate dalla distruzione delle infrastrutture idriche. Soffrono di diarrea anche i neonati e i piccoli di sei mesi. La malnutrizione e la denutrizione violano il diritto a crescere e sopravvivere dei bambini, appronfondisci le cause e le conseguenze. Il nostro staff ha parlato con Mostafa che proviene e vive tuttora a Rafah. è padre di otto figli di età compresa tra 3 e 20 anni e ci racconta il declino fisico subito dai sui figli in questi mesi: “I bambini hanno sviluppato segni di malnutrizione, soprattutto nei primi quattro mesi. Hanno perso molto peso, non hanno più energia per giocare. Anche la loro pelle ha cominciato a diventare giallastra a causa della mancanza di ferro e zucchero. Mio figlio di 10 anni ha iniziato ad avere la pelle screpolata, soprattutto intorno agli occhi”. “Stiamo assistendo all’annientamento del benessere fisico e mentale dei minori a Gaza. La velocità con cui sono stati spinti verso la morte, negli ultimi sei mesi, è a dir poco sconcertante. La fame non deve mai essere usata come arma di guerra. 27 bambini sono già stati uccisi dalla fame e dalle malattie: se il mondo non agisce adesso, a quel numero se ne aggiungeranno innumerevoli altri” ha dichiarato Xavier Joubert, Direttore di Save the Children nei Territori Palestinesi Occupati.
Premiarato la Commissione Affari costituzionali del Senato ha espresso il voto favorevole
L’emendamento prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio e introduce il limite di due mandati consecutivi della durata di 5 anni, ad eccezione di un terzo nel caso in cui il premier non abbia ricoperto l’incarico per un periodo superiore ai sette anni e sei mesi nelle legislature precedenti, e l’eliminazione della soglia del 55% come premio di maggioranza.
Il disegno di legge costituzionale riguarda la modifica degli articoli della costituzione: 59, 88, 92 e 94 per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica. Dal quirinale il capo dello stato ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge costituzionale recante “Disposizioni per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica”.
Ambo di sfiducia per il governo Meloni tra Salvini e Santanchè
Un governo che oscilla tra la sfiducia, tenendosi in piedi solo per inerzia dei voti ammaestrati in preda alla paura. Il parlamento occupato dagli argomenti e le azioni contro i cittadini. Salvini alleato di Putin con il suo patto è chiamato a chiarire in Parlamento e sperare che, nessuno dei suoi, ormai stanchi dell’idea estremista, non inizi un percorso di democrazia e voti la sfiducia. Il partito della Lega ha un tracollo tra i suoi elettori che non riconoscono in Salvini l’idea del loro fondatore Bossi. Santanchè, con le sua aziende bio, è indagata per avere rubacchiato la cassa integrazione e non averla pagata ai dipendenti, è in debito con l’inps, su questo indaga la Procura, poi appare la vendita miliardaria da parte della Santanchè di una villa, che piaceva molto alla moglie di LaRussa, rivenduta con un utile di un miliardo in più in soli 58 secondi dall’acquisto, la procura indaga. Nel frattempo riempie le tasche con il plauso della Meloni e il sacrificio degli italiani che, ormai, sono arrivati alla soglia massima di povertà. Questo non ferma certo chi entra in Parlamento e si dichiara innocente, ma si sa che il ladro torna sempre due volte!
Ungheria conto l’Italia per Ilaria Salis
Il governo al potere italiano assente nei confronti di Ilaria Salis tanto da permettere di offendere l’Italia. Il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs: “Nessuna richiesta diretta da parte del governo italiano al governo ungherese renderà più semplice difendere la causa di Ilaria Salis, perché il governo non ha alcun controllo sui tribunali”. La complicità del potere italiano all’esecutivo è il franco tiratore sui Ilaria salis. Alle fosse ardeatine per ogni nazista ucciso vennero trucidati 30 cittadini senza colpa, oggi lo viviamo con Ilaria che ha difeso la libertà contro i nazisti
01 Aprile
Ilaria Salis ringrazia il Presidente della Repubblica
Dal carcere di Budapest in Ungheria Ilaria Salis ringrazia il capo dello stato per il suo interessamento rapido e il coinvolgimento per il caso che l’ha coinvolta. Il padre di Ilaria dopo che il tribunale ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari in Ungheria per la figlia, ha scritto al Presidente della Repubblica chiedendo aiuto al capo dello Stato affinché si rafforzi l’intervento dello Stato. Il silenzio del governo alla vicenda di Ilaria ha diffuso il senso della totale indifferenza del caso in vista delle elezioni europee. Orban, a capo dell’Ungheria, è un forte sostenitore della politica del partito della Meloni in europa, questa fatti i conti in tasca ha usato Ilaria come un franco tiratore, lasciando così libero Orban di dimostrare che può comandare anche sui cittadini italiani. Ilaria è stata portata in aula in catene. Sconta una condanna ingiusta per aver aggredito, così dice l’accusa in Ungheria, due nazisti durante la manifestazione del giorno dell’onore. Ilaria stava difendendo il diritto di poter essere liberi contro il nazismo, ma questo da fastidio al regime che, oggi, esprime con affinata efferatezza il potere sui cittadini opprimendone la libertà
Fine smartworking
Il governo decide di tagliare la misura prevista durante il periodo covid per i lavoratori togliendo lo smartworking, la forma di lavoro da casa che ha permesso, nel periodo covid, di essere di supporto per il settore pubblico e privato. Anche questa manovra è stata abolita. Bocciato l’emendamento al decreto milleproroghe per estendere ulteriormente la scadenza. Non è escluso che il datore di lavoro, secondo esigenze aziendali, continui a usufruire dello strumento dello smartworking
Germania liberalizzata la cannabis
La Germania approva la legge che liberalizza la cannabis. Le norme prevedono che: i maggiorenni potranno far uso liberamente di 25 grammi di cannabis e coltivare per uso privato tre piante. E’ consentita, dal primo Luglio, la coltivazione in club non-profit, con solo 500 iscritti maggiorenni e residenti in Germania. Non potranno iscriversi a più di un club, e non si potrà fumare nella sede del club, verranno creati programmi pilota regionali per le catene di approvvigionamento commerciale. E’ prevista l’amnistia per reati legati alla cannabis. E’ vietato fumare cannabis nei parchi giochi, vicino alle scuole, negli impianti sportivi compresi gli stadi di calcio e nelle strutture per bambini e giovani, e in presenza del pubblico. È inoltre vietato fumare cannabis in pubblico dalle 7:00 alle 20:00, è proibito guidare sotto l’effetto della droga. La Germania è il primo paese europeo che legalizza l’uso di cannabis
Notizie da giorno 16 a 30
30 Aprile
Visita del Presidente della Repubblica in Calabria in occasione della festa dei lavoratori
Il Presidente della Repubblica, ha visitato due aziende del comparto agroalimentare del cosentino, ha incontrato gli imprenditori e i lavoratori degli stabilimenti GIAS di Mongrassano Scalo e Granarolo di Castrovillari. Durante il discorso, il Presidente ha posto l’accento sull’importanza del sud Italia per il sistema economico interno ed europeo: “Le Regioni meridionali dispongono oggi di un reddito che non raggiunge quello di altre aree nazionali. Per alcuni aspetti i loro cittadini fruiscono di servizi meno efficienti. Nel Meridione il tasso di occupazione è più basso rispetto al Centro e al Nord. Donne e giovani pagano un costo elevato e sono tanti coloro che, a malincuore, lasciano la terra d’origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe frenato. Per rispetto del valore, della storia e del futuro di quei territori. Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicuri grande beneficio all’intero territorio nazionale. Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri. È ben noto che il lavoro è una delle leve più importanti di progresso e di coesione sociale. Per le famiglie italiane ha costituito il vettore principale del miglioramento sociale nei decenni trascorsi. Con l’istruzione, con la manifattura, con i servizi, adesso con le nuove attività basate sul digitale, il lavoro è l’ascensore sociale che rende la nostra una società aperta e libera. Da qualche tempo viviamo una stagione in cui questo meccanismo appare inceppato, una stagione in cui le condizioni di partenza determinano differenze e distanze non facilmente recuperabili, a scapito dei giovani che provengono da condizioni sociali più deboli. È un grave spreco dell’ampio patrimonio di intelligenze e di risorse di cui l’Italia dispone. Le politiche del lavoro non possono che orientarsi verso una riduzione degli squilibri. Non possiamo ignorare le aree di marginalità e di sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza.
La carità dei 100 euro al popolo
Il consiglio dei ministri ha approvato la Revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF e IRES)
Nel miscuglio ha inserito un Bonus di 100 euro, che dovrebbe cambiare la vita al cittadino lavoratore con soglia minima di reddito. Come funziona:
per la tredicesima mensilità, si prevede l’erogazione, nel mese di gennaio 2025, di un’indennità di 100 euro ai lavoratori dipendenti per i quali, nell’anno 2024, ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni:
reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;
imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.
PD, M5S e AVS depositano in Cassazione la legge di iniziativa popolare sul salario minimo
Alleanza Versi sinistra su X:”Oggi 30 aprile, Alleanza Verdi Sinistra in Cassazione insieme alle altre forze di opposizione per depositare la Legge di iniziativa popolare sul Salario Minimo”. “La proposta del salario minimo non e’ morta. Il Governo non si azzarda a portarlo in Senato perche’ sanno che abbiamo ragione. Noi ripartiamo con una legge di iniziativa popolare che dice che sotto i 9 euro non e’ lavoro ma sfruttamento”. Il M5s Conte:”Avevamo preso un impegno con milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati. Avevamo detto che non ci saremmo arresi di fronte ai no di Giorgia Meloni, capace di proporre solo mancette elettorali per pochi anziché il diritto a una retribuzione degna per tutti. Questa mattina il M5S, insieme a una parte delle forze di opposizione, ha depositato in Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del salario minimo a 9 euro l’ora. Una proposta che vogliamo riportare in Parlamento con la spinta dei cittadini, di tutti voi. A breve partirà la raccolta firme per questa legge di iniziativa popolare: fate sentire la vostra voce e, soprattutto, metteteci la firma!”
No alla proroga per le concessioni balneari dal Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato conferma il no alla proroga delle concessioni balneari e ricorda la linea sancita dalla Corte di Giustizia Ue di “dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”. Il consiglio di Stato ha rigettato il ricorso di una società con gestione di uno stabilimento balneare a Rapallo. Nella sentenza si legge: “L’effetto che discenderebbe dalla procedibilità, in ipotesi, del ricorso non sarebbe la reviviscenza dell’originario, e illegittimo, regime di durata temporale delle concessioni previsto dalla legge n. 145 del 2018, proprio dando applicazione alla sentenza della Corte di Giustizia UE e a tutta la giurisprudenza europea precedente”, quello “opposto, sancito dalla Corte, di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”. “Ne’ giova sostenere all’appellante sulla base di mere affermazioni apodittiche, con particolare riferimento alla sussistenza di un interesse transfrontaliero certo, nonché’ alla scarsità’ della risorsa, che la concessione in capo all’odierna appellante sarebbe senz’altro sfornita del requisito dell’interesse transfrontaliero certo richiesto dalla direttiva 2006/123/CE. Si tratta di meri assunti, sforniti di prova, in quanto la risorsa e’ sicuramente scarsa, come questo Consiglio di Stato ha gia’ chiarito nella pronuncia dell’Adunanza plenaria” del 2021, e “la presenza o l’assenza dell’interesse transfrontaliero non dipende certo dalla mera, peraltro solo affermata, limitata rilevanza economica della concessione”.
GIP di Firenze ha eseguito la confisca dei bene ai coniugi dell’Utri. Implicato Berlusconi per i bonifici effettuati a dell’Utri e non dichiarati. L’indagine “si inserisce nel quadro del procedimento penale dalla Direzione Nazionale Antimafia, finalizzato all’individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994”. Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta era indagato con Dell’Utri
La Direzione Investigativa Antimafia di Firenze ha eseguito il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca a Dell’Utri, di 42.679.200 euro non dichiarati, violando la legge Rognoni-La Torre sulle misure antimafia. Secondo la Procura, l’ammontare incassato e non dichiarato proviene dai bonifici effettuati da Silvio Berlusconi, a Dell’Utri, lo stesso era stato condannato con sentenza passata in giudicato per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso. Il procuratore Filippo Spiezia, spiega i fatti: Dell’Utri non avrebbe “comunicato, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro”. La misura cautelare del sequestro finalizzato alla confisca è stata richiesta ed ottenuta “con riguardo alle fattispecie di reato di cui agli articoli 30 e 31 legge 13 settembre 1982, n. 646” (legge Rognoni-La Torre) poiché Marcello Dell’Utri “con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto, in quanto condannato con decisione passata in giudicato”, ha omesso di “comunicare le variazioni patrimoniali”. E’ stato disposto “il sequestro preventivo in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di 10.840.451,72 euro riconducibile a Marcello Dell’Utri, nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma complessivamente suindicata (42.679.200 euro, ndr), anche indirettamente riconducibile al predetto, per il tramite di Miranda Anna Ratti, ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità diretta e indiretta di Marcello Dell’Utri”. L’indagine “si inserisce nel quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo, portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione Nazionale Antimafia, finalizzato all’individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994”. Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta era indagato con Dell’Utri. La Dda spiega, “sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell’Utri dal 2014 ad oggi. Secondo quanto sin qui emerso, questi, pur essendovi tenuto, in quanto condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso, ometteva di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell’art. 30 della legge n.646/1982 per l’ammontare sopra indicato, per come rideterminato dal giudice delle indagini preliminari”
Fratelli d’Italia candida Sgarbi accusato dalla Procura di Roma di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
I candidati di Fratelli d’Italia riflettono lo spirito di ciò che può essere l’unione Europea tra gente che ruba e gente che capita come politico per raccogliere una manciata di voti. E’ un idea davvero affinata da chi non ha senso democratico per il futuro dell’Europa ma il solo senso di voler raggiungere il potere a qualunque costo! Rubano, è frequente nel partito di Giorgia, così vuole essere chiamata e votata in scheda elettorale! Quindi, coerente a se stessa, candida Vittorio Sgarbi ex sottosegretario alla cultura dimessosi per l’inchiesta dei debiti che il critico d’arte ha con l’Agenzia delle Entrate per un totale di circa 715mila euro. I pm contestano a Sgarbi di aver acquisito un dipinto nel 2020 all’asta facendo figurare la compagna come acquirente e con denaro di una terza persona la compagna, con l’intento di mettere l’opera al riparo da eventuali interventi da parte del Fisco. Davvero un passo avanti per far salire al potere i vecchi sagaci seguaci di Mussolini che si è arricchito frodando i cittadini!
29 Aprile
Il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez non lascia l’incarico
Dopo i cinque giorni di riflessione a seguito della notizia di un’indagine per sospetta corruzione nei confronti della moglie, il premier spagnolo toglie la riserva e comunica al suo popolo che continuerà a guidarlo. Sanchez: “Ho deciso di continuare con ancora più forza come capo del governo.” Il popolo spagnolo nei cinque giorni di riflessione è sceso in piazza per sostenere il suo presidente, la mobilitazione ha avuto un peso positivo nella scelta di Sanchez
28 Aprile
Europa sotto attacco dalla destra illiberale. Tra Orban e la Meloni le elezioni europee dovranno difendere la democrazia
Riflessione Blog: Dopo aver portato un ondata di fascismo in Italia e aver ridotto la popolazione in una continua corsa alla sopravvivenza limitando i servizi i pubblica utilità, dopo aver beffeggiato il salario minimo sorridendo con tracotanza insieme a Brunetta riportando il lavoro senza alcun diritto e dignità e sputando sul salario minimo, dopo aver tagliato la sanità obbligando il cittadino a pagare la sanità privata, dopo aver reso il mediterraneo luogo in cui i migranti incontrano la morte perseguitati dai libici e con la futura accoglienza nei lager albanesi. Dopo aver tentato di mettere a tacere la stampa cercando di portare la rai in uno stato di assoluto ostruzionismo. Dopo aver perseguitato la libertà di pensiero con il caso dello scrittore Scurati in un monologo contro il fascismo. Dopo aver perseguitato la Costituzione e aver giurato su di essa con la volontà di cambiarla per accentrare i poteri su se stessa come fù per Mussolini. Dopo aver sperperato i soldi del PNRR. Dopo aver lasciato in mano i conti dello Stato ad un leghista che non ha propensione al futuro per l’economia, ma un approssimativo ritornello sul bonus edilizio. Dopo aver perseguitato con Orban come un buon franco tiratore Ilaria Salis lasciandola in catene con la volontà di rievocare la vendetta dei fascisti alle fosse ardeatine. La Meloni si candida alle Europee. Carissimi lettori, ci recheremo alle urne 8-9 Giugno, e la capo stipite ha iniziato la sua oratoria di confusione per le menti, usando sempre lo stesso metodo, il buonismo immerso nel vittimismo, che si abbraccia con l’ostruzionismo. Non penso che, vogliate avere un limite ai vostri diritti. certamente, rifletterete con me che, lo stampo di Orban che si proietta con la destra sovranista non ha un futuro democratico per i diritti dell’europa. L’Unione Europea dobbiamo pensarla come il luogo di incontro del nostro futuro, ricco di idee e volontà che danno investimento e uguaglianza fra gli Stati. Non abbiamo certo bisogno di persone che chiudono l’Europa in un ghetto di divisione tra Stati con il solito impeto di parole come “meno europa”. Non abbiamo bisogno di persone che candidano menti folli che discriminano le razze. E sopratutto l’Unione Europea è stata fondata per unire i popoli di ogni posto del mondo. Non abbiamo bisogno di catene e paura per chi manifesta il proprio pensiero, ma la libertà di essere parte di un unica Unione democratica. Andremo alle urne, andrà anche quella parte di popolo che, indirettamente e senza un leader, ha fondato l’Astensionismo, a causa della politica che non ci ha rappresentati, voteremo per togliere le catene messe alla democrazia. Voteremo per la libertà del nostro futuro. Dobbiamo crederci? Beh è una domanda che riguarda tutti noi, ma il voto è l’unico mezzo per rispondere e far comprendere che la nostra sovranità non è nè di destra, nè di sinistra, è il voto per dare consendo alle forze liberali. Difendiamoci da chi, fino oggi, ci ha lasciati nel baratro dell’accordo con Putin, dell’amicizia con Orban, della guerra tra Palestina che oggi ci chiama Stato fascista e Israele. Difendiamo la nostra idea di voler essere Democrazia contro chi non si dichiara antifascista! L’Astensionismo voterà e questa volta, cara Giorgia, avrai a che fare con i veri voti che non hai avuto e che ti hanno permesso di insediarti nella nostra costituzione giurando falsamente su di essa!
Le opposizioni rispondono alla Meloni: Carlo Calenda Azione: “Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle europee. Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della Presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi possibili al progetto di “una piccola Italia, in una piccola Europa” di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco. E dopo aver consultato il direttivo del partito, io ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l’obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo RenewEurope. Siamo europei e lo dimostreremo l’8 e il 9 giugno.
Conte Presidente del M5s:”Con Giorgia L’Italia cambia l’Europa”: per una volta la premier ha ragione. Le abbiamo lasciato un’Italia che riportava a casa 209 miliardi del Pnrr per infrastrutture, investimenti, sanità. Nemmeno il tempo di arrivare a Bruxelles da Presidente del Consiglio, ha dato l’ok a un accordo con tagli da 13 miliardi l’anno che colpiranno le tasche degli italiani, i servizi, la sanità, le scuole con un’onda di austerità. Da “patriota” a Re Mida al contrario: quel che tocca distrugge. Fermiamola!”
Elly Schlein segretario PD”: “ha perso il contatto con la realtà”: “Un’ora di discorso senza nemmeno nominare la sanità pubblica e le infinite liste d’attesa che si allungano per i suoi tagli. Senza nemmeno citare i salari bassi, la precarietà, la sicurezza sul lavoro di fronte a 1.041 morti nel 2023. Giorgia Meloni è nel paese delle meraviglie, seppellisce i problemi sotto un fiume di retorica. ‘L’Italia è cambiata’, dice lei. Purtroppo sì, ma in peggio, basta chiederlo alle persone, basta stare in mezzo alla gente”.
Due uomini sorpresi vicino l’auto di Gianbruno indaga la Procura di Roma e l’agenzia per l’informazioni e la sicurezza interna
La notizia è stata diffusa dal giornale Domani. Scrive su X il quotidiano: “Lo scorso novembre, alle tre di notte, due uomini sono stati sorpresi mentre armeggiavano vicino all’auto del giornalista. Indagano l’Aisi e la procura di Roma. Sospettati anche due agenti dell’intelligence che facevano parte della scorta”. Secondo Domani, sulla vicenda viene stilato un rapporto che è all’attenzione della Digos, del capo della Polizia, Vittorio Pisani, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dell’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e della stessa Meloni, informata anche la procura di Roma.
27 Aprile
Valle d’Aosta i volontari pro vita impongono l’ascolto del battito del feto il ricatto a non abortire in cambio di un fittizio sostegno economico e beni di consumo
La legge contro l’aborto, voluta dal governo al potere Meloni, inizia il suo cammino attraverso il ricatto psicologico alle donne che vogliono abortire. Nei consultori della Valle d’Aosta l’azione dei volontari è estenuante, a colpi di ricatti psicologici, promettono sostegno economico, quasi come fosse una compravendita alle donne che decidono in piena autonomia di volere abortire.La denuncia arriva dell’associazione che gestisce il Centro anti violenza di Aosta. La ministra per la famiglia Roccella condanna l’atto di imporre alle donne di far ascoltare il battito del feto:”Certamente non è un modo per aiutare le maternità difficili”
Sciopero giornaliste e giornalisti del Giornale Radio Rai contro il progetto aziendale di scorporare la redazione sportiva e quella di Gr Parlamento.
La Federazione nazionale stampa italiana:”protestare contro il progetto aziendale di scorporare due componenti fondamentali della redazione, la redazione sportiva e quella di Gr Parlamento, per integrarle rispettivamente a RaiSport e Rai Parlamento, senza tenere conto dell’unicità di Radio Uno e della sua storia. Proprio mentre si celebra il centenario della Radio, si progetta di impoverirla, togliendole componenti fondamentali del palinsesto”.
Giornata mondiale della Libertà di Stampa, il 3 maggio organizzato l’evento a Conselice
L’appuntamento è stato organizzato dall’Osservatorio sulla libertà di stampa, da Fnsi, Aser e Comune di Conselice, con la collaborazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna. Si terrà Venerdì 3 maggio 2024 dalle 10 alle 13 a Conselice (RA) si svolgerà la manifestazione ‘Libertà di stampa sotto attacco – Tra bavagli e minacce, quando il potere politico vuole silenziare l’informazione. Si legge sul sito aser, Associazione della stampa emilia romagna: “Il lavoro del giornalista è sempre più difficile. Paradossalmente, trovare le notizie non è la parte più complessa. Il lavoro impegnativo arriva dopo, quando si incontrano ostacoli nelle procure che si trincerano dietro la legge Cartabia per non fornire nemmeno le conferme più ovvie o elementi di interesse per la collettività. Quando potenti e malavitosi annunciano querele bavaglio per impedire che inchieste, ancorché approfondite, arrivino in edicola o in tv. E quando la politica pensa con insistenza a nuovi strumenti per impedire che i cittadini possano essere informati di ciò che accade, a dispetto di quanto prevede la Costituzione. A questi e ad altri temi di stringente attualità è dedicata la mattina di lavori che si terrà a Conselice il 3 maggio 2024, alle 10, in occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa. Il titolo, non a caso, recita: “Libertà di stampa sotto attacco – Tra bavagli e minacce, quando il potere politico vuole silenziare l’informazione”.
Cessione Agi briefing con la stampa a Bruxelles la Commissione europea commenta la possibile vendita all’imprenditore e deputato esponente della lega Antonio Angelucci
Il portavoce della Commissione per la Giustizia e lo Stato di diritto, Christian Wigand: “Abbiamo visto i resoconti della stampa, ma non ci sono informazioni chiare in questa fase. Non commentiamo specificamente questo aspetto, tuttavia permettetemi di ricordare una posizione generale: i media indipendenti sono un organo di controllo pubblico che responsabilizza chi detiene il potere», ha affermato il portavoce della Commissione per la Giustizia e lo Stato di diritto, Christian Wigand. I media indipendenti sono un pilastro fondamentale della democrazia europea. La legge europea sulla libertà dei media consentirà una valutazione delle concentrazioni del mercato dei media che potrebbero avere un impatto significativo sul pluralismo dei media e sull’indipendenza editoriale, i cosiddetti test sul pluralismo dei media, inclusi in questa legislazione. Norme che mirano a garantire un mercato interno dei media ben funzionante. I fornitori di servizi di media dovranno rivelare i nomi dei loro proprietari in futuro e garantire una maggiore trasparenza nei nostri Stati membri”
26 Aprile
Commissione Affari costituzionali della Camera la maggioranza contro il regolamento ripete la votazione per l’autonomia che aveva visto la vittoria dell’opposizione in prima seduta
In prima seduta i 24 Aprile, in commissione affari costituzionali su un emendamento presentato dal M5s che prevede di cancellare la parola “autonomia” dal primo articolo, la votazione ha prodotto 10 voti per la minoranza e 7 per la maggioranza passando l’emendamento presentato dalla minoranza. La destra ha contestato il voto, il presidente della commissione esponente di forza italia Nazario Pagano non ha ufficializzato il voto, senza dichiarare chiusa la seduta. Poco dopo ha imposto di ripetere il voto in una nuova seduto pur essendo regolare la votazione conclusa. Oggi i voti hanno proclamato l’esito positivo alla destra. I partiti di minoranza non hanno partecipato al voto lasciando la commissione per protesta. Le opposizioni hanno richiesto l’intervento del presidente Fontana che ha appoggiato la decisione di Pagano. In seguito è stata convocata una riunione di capigruppo dei partiti per riuscire a far arrivare nella rocambolesca alla camera il decreto sull’autonomia. Tutto in perfetta violazione dei regolamenti che garantiscono l’equità tra le parti durante l’iter legislativo. Ancora una volta, il potere al governo beffeggia il Parlamento
Ilaria Salis la lettera che la presenta alla candidatura alle europee con Alleanza Verde Sinistra
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni con Roberto Salis hanno ufficializzato a Montecitorio la candidatura di Ilaria Salis. La lettera di Ilaria:”Ringrazio con tutto il cuore le persone che in Italia mi hanno supportato in questi lunghi mesi senza rimanere indifferenti di fronte alla sconvolgente storia di cui sono, mio malgrado, protagonista da più di un anno: familiari, compagne e compagni, amici con cui condividevo progetti e altri che non vedevo da molti anni, insegnanti e colleghi e le migliaia di persone che pur non conoscendomi sono solidali con la mia situazione. I sorrisi che ho trovato ad accogliermi alle udienze mi hanno scaldato il cuore, mi hanno dato grande forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola. Sono immensamente grata per tutto quello che si sta facendo per me e soprattutto sono fiera del fatto che un Paese come l’Italia si sia mobilitato per ciò che mi sta accadendo. Mi avete dato grande forza e soprattutto la consapevolezza di non essere sola in questa storia che purtroppo è ancora ben lontana da un epilogo. Davanti a me mesi, forse anni, ancora in questo buco nero in attesa della conclusione del processo. L’unica certezza, in questo momento, è la richiesta della procura: 11 anni di carcere duro. Non è mia intenzione sottrarmi al procedimento in cui sono imputata ma difendermi nel processo nel rispetto dei diritti fondamentali, dei principi di proporzionalità e della presunzione d’innocenza. So di non essere un caso unico nè eccezionale. Io ho avuto la fortuna di non essere dimenticata, ma situazioni di ingiustizia simili sono all’ordine del giorno in diversi Paesi d’Europa”. “Per questo dopo notti insonne e settimane di tormentare riflessioni, ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni europee. Per portare l’attenzione che mi avete mostrato anche alle altre persone che si trovano nella mia stessa situazione. E per trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo per la tutela dei diritti fondamentali. Saluto e ringrazio ancora tutte le persone che mi sono state e continuano a starmi vicino anche solo con il pensiero e spero di potervi vedere presto”.
Palazzo Chigi non paga gli straordinari ai dipendenti addetti alle pulizie
Come da protocollo la politica al potere approfitta dei lavoratori. Questa volta a farne le spese sono i dipendenti della società che si occupa delle pulizie a palazzo Chigi. Lo rendono noto i sindacati di Uiltrasporti e Cgil Filcam: “Con rammarico comunichiamo che lo stato di agitazione si protrarrà fino al saldo dovuto, memori delle inconcludenti comunicazioni precedenti”. La comunicazione delo stato di agitazione è stata presentata alla ditta appaltante che alla presidenza del consigli: “blocco immediato delle ore supplementari e di straordinario, nonché della flessibilità di ogni tipo, dopo innumerevoli solleciti, incontri ed e-mail” a causa del “mancato pagamento delle ore di straordinario/supplementari”.
25 Aprile
L’Italia festeggia la festa della liberazione
24 Aprile
Parte il 25 Aprile la raccolta firme per i quattro referendum popolari ‘Per il lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro ci metto la firma’.
la Festa della Liberazione, apre per la popolazione italiana la raccolta delle firme per i quattro referendum popolari promossi dalla Cgil: ‘Per il lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro ci metto la firma’.
Il segretario generale Cgil Maurizio Landini:“Il 25 aprile è una data fondamentale per la nostra democrazia e per la nostra Costituzione antifascista”. “Il 25 aprile parte la raccolta di firme per i referendum: vogliamo cancellare la precarietà e affermare la libertà nel lavoro. Firma per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro. Il lavoro è un bene comune”. Per poter firmare saranno predisposti i gazebo in ogni città italiana
Fine del numero chiuso per l’Università di medicina
Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato il testo base “per dire basta al numero chiuso a Medicina”. L’iter seguirà Commissione di palazzo Madama, all’Aula per approdare al governo.
Commissione affari costituzionali la maggioranza sconfitta passa la proposta del M5s che chiede di sopprimere la parola “autonomia”
10 voti a favore e 7 contrari, la maggioranza è stata battuta in commissione Affari costituzionali alla Camera, passa un emendamento del M5s che chiede di sopprimere dall’articolo 1 la parola “autonomia”. Insorge la maggioranza, il presidente della commissione Nazario Pagano di FI chiede una nuova votazione, ma la minoranza invoca al regolamento che non prevede un nuova votazione a meno che non vi siano state irregolarità
Commissione vigilanza blocca l’audizione per sicutere la censura dello scrittore Scurati prevista nella trasmissione Che sarà
Bloccata dalla Commissione di Vigilanza l’audizione del direttore Approfondimento Rai Paolo Corsini e della conduttrice della trasmissione ‘Che sarà’ Serena Bortone per la censura ad Antonio Scurati al programma di Rai3. La maggioranza ha votato contro la proposta avanzata da Stefano Graziano esponente del Partito Democratico. La motivazione è quella di attendere l’esito dell’indagine interna. Lo stesso parere negativo è stato dato per ascoltare Corsini e Bortone
Def passa alla camera e al senato
197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def . Al Senato il Def passa con 96 voti a favore, 66 contrari e 2 gli astenuti
La dittatura di Orban punita dal Parlamento europeo per aver violato lo Stato di diritto
In sessione plenaria l”Eurocamera, ha approvato una risoluzione, in cui manifesta “la persistente violazione sistematica e deliberata della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria, di cui il governo ungherese è responsabile”. Il testo è stato approvato con 399 voti a favore, 117 contrari e 28 astenuti. Hanno votato contro Fratelli d’Italia e Lega. A favore Forza Italia, Pd, M5s, Iv, Azione e Verdi.
23 Aprile
Naufragio a largo della Manica
Cinque i morti, del naufragio nel canale della Manica, a largo di Wimereux. Morto un bambino tra cui un bambino. Un centinaio di migranti salvati dalla Guardia costiera. Il Parlamento inglese per fermare l’immigrazione ha approvato il “Piano Ruanda” prevede l’espulsione in Ruanda dei richiedenti asilo entrati illegalmente nel Regno Unito. Un inasprimento dei diritti umanitari. Micheal O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europ:”L’adozione della legge sul Ruanda da parte del Parlamento britannico solleva gravi preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani dei richiedenti asilo e anche importanti questioni sullo stato di diritto in generale”
Approvato all’Eurocamera il Patto di stabilità
Approvato per il 2025 le regole di bilancio con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni. L’Italia non ha votato a favore al patto di stabilità che prevede che i Paesi dell’Unione europea con un debito pubblico superiore al 60% del Pil dovranno presentare dei piani di riduzione in 4 anni che possono essere estesi a 7 in cambio di riforme e investimenti. La spesa primaria netta è riferita alla spesa pubblica esclusa la spesa per interessi, la spesa ciclica per la disoccupazione, le spese finanziate da sovvenzioni UE
PNRR destinato agli obiettori dell’aborto
Il Senato ha votato la fiducia, 95 sì, 68 no e un astenuto, al decreto Pnrr. Approvato l’emendamento sull’aborto, che prevede nei consultori al presenza degli obiettori Pro vita contro l’aborto.
22 Aprile
Quelle nere 1800 euro che hanno infuocato la Meloni con i dirigenti Rai per tappare la bocca di Scurati
Il sindacato dei giornalisti Fnsi e Usigrai dopo le ricostruzioni pubblicate dal quotidiano La Stampa:”Le ricostruzioni pubblicate oggi (lunedì, 22 aprile 2024) dal quotidiano La Stampa sulla vicenda dell’esclusione di Antonio Scurati dalla trasmissione ‘Che Sarà’ di Raitre richiedono chiarimenti ulteriori su quanto accaduto”. Lo affermano, in una nota congiunta, Esecutivo Usigrai e Federazione nazionale della Stampa italiana. In particolare chiediamo alla commissione parlamentare di Vigilanza di chiarire se e quale ruolo abbia avuto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’indirizzare le scelte dei vertici Rai, in particolare del Direttore dell’Approfondimento Corsini e del Direttore Generale Rossi, nella gestione dell’esclusione di Scurati dalla trasmissione. Per Usigrai e Fnsi, la ricostruzione offerta dal quotidiano La Stampa, e al momento non smentita dagli interessati, lascia intendere un intervento diretto della presidente del Consiglio nella gestione dell’azienda, eventualità che riteniamo non accettabile e per questo chiediamo che la commissione di Vigilanza chiarisca fino in fondo cosa è accaduto”.
Insomma la Meloni ha bacchettato tramite telefono i suoi menestrelli per non essere stati capaci di gestire la censura, da lei voluta, della lettura del testo di Scurati per il 25 Aprile. La leader al potere l’ha buttata sui soldi pensando che, focalizzare l’attenzione su un lauto compenso allo scrittore, potesse seminare intorno a lui fango. Ma lo spettatore che scinde la realtà ha prodotto alla Meloni e alle nere 1800 euro un ritorno autarchico contrario. La lotta contro l’informazione per vendicarsi, come dalla Meloni ha ammesso in un intervista, dichiarando di essere stata vittima di censura quando non era al potere, la portano a vendicarsi oggi dell’informazione, quindi baratta l’AGI. Il Comitato di redazione dell’agenzia in una nota diffusa lunedì 15 aprile 2024:”L’assemblea dei redattori dell’Agi si è riunita nuovamente a un mese dall’inizio della mobilitazione contro l’ipotesi di vendita dell’agenzia, un mese in cui i giornalisti hanno scioperato per sei giorni e messo in campo iniziative di protesta e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, che hanno avuto una vastissima eco mediatica, politica e istituzionale. Nella riunione è intervenuta la direttrice responsabile Rita Lofano, che ha spiegato di comprendere le preoccupazioni della redazione invitando però ad avere fiducia nell’editore. L’assemblea manifesta forte insoddisfazione per un intervento che si ritiene tardivo e non chiarificatore rispetto agli ultimi sviluppi dell’ipotesi di cessione dell’agenzia. La direttrice ha anche suggerito di “riallacciare un dialogo con l’editore”, dialogo che il Cdr ha con insistenza tentato di tenere vivo in queste settimane, senza tuttavia ottenere risposte. L’assemblea ricorda, inoltre, lo sforzo e la responsabilità con cui la redazione ha sempre risposto nel corso degli ultimi anni ad iniziative editoriali messe in campo e poi progressivamente abbandonate, senza ragioni esplicite né spiegazioni, da parte delle direzioni che si sono succedute. Nei prossimi giorni verranno promosse altre iniziative per tenere viva l’attenzione sulle criticità di una possibile operazione che metterebbe a rischio il ruolo di fonte primaria dell’agenzia, per sua natura autonoma e indipendente. Infine, l’assemblea ribadisce la piena fiducia al Cdr in questo delicato frangente e gli affida un ulteriore pacchetto di tre giorni di sciopero che si aggiungono ai tre già deliberati”.
Aumento bollette la pressione sugli utenti nessun aiuto da parte dello Stato
La fine del mercato tutelato per luce e gas nel 2024 ha portato al termine le condizioni contrattuali per luce e gas da parte di ARERA. Tutto ciò porta ad una variazione degli oneri di sistema incluso i costi fissi per sostenere le energie rinnovabili. L’ARERA ha comunicato l’ aumento del 9,2% nel primo trimestre 2024 rispetto il trimestre 2023: gli oneri di sistema pesano il 12,8% sul totale della bolletta elettrica. L’aumento durerà fino l’estate. Nel frattempo, il governo, che aveva assicurato durante la campagna elettorale una riduzione delle bollette a sostegno delle famiglie, ha prorogato per l’intero anno del 2024 il Bonus elettrico. L’aumento delle bollette, non comunicato chiaramente al consumatore, ha portato Enel a dover rispondere a più di 600 utenti che hanno denunciato. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione rinnovi. “Numerose e continue denunce (oltre 600) di singoli consumatori e microimprese, anche per il tramite di associazioni di consumatori, che lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023 – gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente”. “I segnalanti rappresentano, oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato, di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva in forma scritta (via posta elettronica o cartacea), da parte di Enel Energia, in ordine al rinnovo contrattuale e di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso, né scegliere un diverso fornitore di energia”. “Alcuni utenti riferiscono di ricevere regolarmente le fatture tramite email (o sull’app), ma di non aver ricevuto alcuna comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche tramite i predetti canali e di aver trovato casualmente nello spam una email, proveniente da Enel Energia, alla quale era allegata la comunicazione di rinnovo, a seguito della scadenza, delle condizioni economiche di fornitura”. “Ad avviso dei segnalanti la email in esame sarebbe stata ‘artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam’ anche in ragione della rilevanza della parte grafica; la medesima, invero, si prestava ad essere interpretata come un mero messaggio promozionale e non come un documento avente un significativo impatto sul contratto di fornitura, tenuto, altresì, conto né nell’intestazione, né nella parte testuale di detta email non veniva data evidenza al suo oggetto (ossia, la modifica delle condizioni economiche)”. Il Codacons: “Se saranno accertati illeciti, le maggiori somme pagate in bolletta come conseguenza dei rinnovi contrattuali scorretti andranno restituite agli utenti”. “Gli utenti nell’ultimo periodo avevano ricevuto bollette sensibilmente rincarate, senza però essere stati adeguatamente informati dalla società circa le modifiche tariffarie applicate. Attendiamo ora l’esito dell’indagine e, se saranno accertate irregolarità, avvieremo una azione per far ottenere ai consumatori coinvolti la restituzione delle maggiori somme pagate in bolletta per effetto delle scorrette o mancate comunicazioni su rincari tariffari, che in modo evidente hanno impedito ai clienti di esercitare i propri diritti, come quello al recesso”.
21 Aprile
Usigrai a seguito della censura allo scrittore Scurati l’assemblea dei Comitati di redazione della Rai ha proclamato 5 giorni di sciopero
Comunicato sindacale Usigrai in onda nei tg e gr del 21 aprile:”Il controllo dei vertici della Rai sull’informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori. La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l’esclusione di Scurati. Motivazioni già smentite dai fatti. Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico. L’assemblea dei Comitati di redazione della Rai mercoledì ha proclamato lo stato di agitazione e approvato 5 giorni di sciopero. Gentili telespettatori, noi ci dissociamo dalle decisioni dell’azienda e lottiamo per un servizio pubblico indipendente, equilibrato e plurale”
Scurati a Napoli legge il testo censurato
Nel Cortile d’onore di Palazzo reale a Napoli lo scrittore Scurati legge il testo censurato dalla Rai durante l’evento la Repubblica delle Idee. Introduce il testo con le idee chiare: “Viva l’Italia antifascista”. Il pubblico lo segue con partecipazione condividendo. Scurati risponde e spiega la censura avuta da parte della Rai e cosa causa l’attacco mediatico della Meloni: “È duro, faticoso, doloroso. Sono un privato cittadino che legge e scrive libri e, all’improvviso, per aver fatto lo scrittore, mi ritrovo al centro di una polemica politico-ideologica accanita, spietata e fatta di attacchi personali, denigratori, che mi dipingono come un profittatore, quasi come un estorsore”. “Pensavo che la Rai fosse anche mia, del resto è di tutti, è dello Stato italiano, ma alla fine mi hanno detto ‘tu non entri’, come un ospite indesiderato. Si è perso il senso di democrazia in questo Paese”. “Non voglio essere e fare la vittima, ma dopo che accadono delle cose arriva la paura, esci di casa e guardi a destra e sinistra. La tua vita è già cambiata. Mi sono innervosito dopo che in seguito al post di Giorgia Meloni sono stato costretto a fare una replica. Ma io non voglio fare la vittima”. “Io non ho mai gridato al lupo dicendo “stanno tornando fascisti e squadristi”, perché ho studiato e raccontato a lungo il fascismo storico di 100 anni fa per fare queste previsioni estremistiche e avventate, ma devo dire che questo tipo di aggressione è una forma di violenza”. “Quando un leader politico di tale carisma, come sicuramente è la presidente del Consiglio Meloni, che ha un seguito molto vasto, dentro il quale , là sotto, vista anche la storia politica da cui proviene, c’è sicuramente qualche individuo non estraneo alla violenza; quando il capo punta il dito contro il nemico e i giornali; o meglio quando i ‘giornasquadristi’ fiancheggiatori del governo ti mettono sulle prime pagine, con il titolo sotto ‘l’uomo di m.’, allora ti disegnano un bersaglio intorno alla faccia. Poi magari qualcuno che mira a quel bersaglio c’è. Succede, è già successo”. “Il loro motto è sempre stato non rinnegare, non restaurare. Un motto al quale ancora oggi si attengono. Ecco direi che è così. Ho scritto 11-12 libri e non c’è mai un riferimento al fascismo, ho anche altri interessi – aggiunge – sono loro che non vogliono dire quella parolina e che non vogliono fugare le ombre e recidere quel legame. Le ombre camminano con loro”. Dobbiamo guardarci a fianco, a volte dietro. Gli avversari della democrazia liberale, della democrazia compiuta e matura, sono già qui, in alcuni Paesi già governano. I nemici o gli avversari della democrazia liberale non marciano su Roma, ci arrivano vincendo le elezioni. Poi erodono le basi della democrazia liberale con le riforme, a volte censurando qui o lì, ma magari attraverso una riforma costituzionale. Però noi progressisti non dobbiamo avere paura, perché la paura è la passione politica della destra sovranista”. “Il ritorno delle squadracce fasciste. La mia opinione è che la democrazia corra dei rischi da parte di leader e movimenti che hanno un largo seguito popolare e che ritengono superata, inetta, vecchia e corrotta la democrazia liberale, così come noi l’abbiamo conosciuta e come si esprime nel nostro Parlamento, garantito dalla nostra Costituzione”.
“Missili iraniani: in arrivo in una città vicino a te” è il post con foto del Colosseo su X del ministro degli esteri israeliano
Posta su X una foto del Colosseo bombardato da missili israeliani il ministro degli esteri israeliano Israel Katz. Un avvertimento agli Stati della minaccia d’attacco iraniana, scrive: “Il recente attacco dell’Iran a Israele è solo un’anteprima di ciò che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare l’IRGC come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi”. Segue un successivo post in cui invita gli Stati europei a imporre sanzioni all’Iran: “Il progetto missilistico iraniano mette in pericolo il mondo. Invito i ministri degli Esteri dell’UE a imporre sanzioni sul progetto missilistico iraniano: dobbiamo fermare l’Iran adesso, prima che sia troppo tardi”.
Pd delinea le candidature per le europee
Elly Schlein rappresenterà il Centro e le Isole, Cecilia Strada il Nord ovest, Bonaccini il Nord est e la giornalista Lucia Annunziata il Sud Italia. Romano Prodi non appoggia la candidatura della segretaria del PD: “Onestamente quello che sta succedendo nelle candidature alle europee vuol dire che non mi dà retta nessuno”. “Io faccio dei ragionamenti sul buon senso perché così si chiede agli elettori di dare il voto a una persona che di sicuro non ci va a Bruxelles se vince. Queste sono ferite alla democrazia che scavano un fosso. Questo ragionamento riguarda Meloni, Schlein, Tajani e tutti i leader che si candidano: non è un modo per sostenere la democrazia”.
20 Aprile
L’ascia del fascismo sulla Rai. Al potere ordinano il bavaglio al monologo di Antonio Scurati dedicato al 25 Aprile
Aggiornamento: il testo dello scrittore Scurati è stato regalato alla Rai. Meloni e i suoi fascisti, diffondo informazioni false per oscurare la realtà e prevalere la diffusione al fascismo per mezzo della televisione pubblica.
Avrebbe dovuto essere ospite della trasmissione sui Rai tre – che sarà – lo scrittore giornalista Antonio Scurati, per dedicare il suo monologo al 25 Aprile, ricordando l’atrocità del fascismo e l’attuale serpeggiare, tra le fila del governo, dei nostalgici fascisti che disconoscono la violenza e barbarie del fascismo perseguitando la democrazia. Un accento importante, Scurati, lo dedica all’attuale governo di destra che cerca di oscurare il 25 Aprile, manifestando un adesione alla provenienza fascista del partito e un attitudine a non riconoscersi come governo antifascista. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Lo rende noto la conduttrice, Serena Bortone, in un posto su Instagram: “Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io”. La verità è la troppa, verità, nel discorso di Scurati. Così, dai permalosi politici di destra, oltraggiati nell’onore e l’orgoglio, arriva la punizione, la censura. Da buoni dittatori emettono l’ordine del bavaglio, nessuno può espugnare una fortezza fittizia che hanno costruito in Rai per dominare il pensiero pubblico, atrofizzandolo con programmi telecomandati da inchinati al potere. Non ricordano, i nostalgici fascisti, che l’Italia è fatta da italiani liberi di poter esprimere il proprio pensiero e idea! Scurati pubblica il discorso su Repubblica: “Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro”. “Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania”. “In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati”. “Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via”. “Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023)”. “Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.
Scurati risponde alle accuse della Meloni
Lo scrittore su Repubblica risponde alle accuse della Meloni chiarendo i fatti e lamodalità della censura:”Gentile Presidente, leggo sue affermazioni che mi riguardano. Lei stessa riconosce di non sapere “quale sia la verità” sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l’entità dell’impegno. Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda. Io ho solo accolto l’invito di un programma della televisione pubblica a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall’agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto. La decisione di cancellare il mio intervento è evidentemente dovuta a “motivazioni editoriali”, come dichiarato esplicitamente in un documento aziendale ora pubblico. Il mio pensiero su fascismo e postfascismo, ben radicato nei fatti, doveva essere silenziato. Continua a esserlo ora che si sposta il discorso sulla questione evidentemente pretestuosa del compenso. Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo. Questa, gentile Presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?
Cgil e Uil “Adesso basta!”
Sindacati in corteo a Roma per manifestare per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per il diritto alla cura e alla sanità pubblica, per una “giusta” riforma fiscale e la tutela dei salari.
Bombardieri segretario UIL sul Def: “Quando il governo ci dice che il Def è strutturato così perché non ha le regole sono balle. Avete firmato un Patto di stabilità che prevede un rientro dello 0,4%. Dove troverete quei 20 miliardi? Questa piazza ha bisogno di verità”.
Martedì 23 aprile, a partire dalle ore 17, Cgil e Uil saranno in presidio davanti al Senato, in occasione dell’esame del decreto Pnrr a Palazzo Madama. Il Pnrr avrebbe dovuto migliorare la condizione delle donne: incrementare l’occupazione, riservando posti di lavoro creati dai bandi pubblici in particolare alle donne e ai giovani, e aumentare i servizi pubblici a sostegno della genitorialità, a partire dagli asili nido. Nulla di tutto questo. In compenso il Governo continua nel suo intento, ormai chiaro, di attaccare la libera scelta delle donne sul loro corpo, decidendo di inserire nel decreto sull’attuazione del Pnrr – già approvato alla Camera – un articolo che favorisce la presenza delle Associazioni antiabortiste nei consultori. E’ inaccettabile! Un attacco alle donne che contrastiamo!
La Camera dei Rappresentanti approva 61 miliardi di aiuti all’Ucraina
Europa e Stati Uniti sosterranno la resistenza all’invasione fino a quando sarà necessario. Lo dichiara su X Paolo Gentiloni commissario europeo per gli affari economici
Il Ministro affari esteri ucraina Dmytro Kuleba ha dichiarato su X:”Una brutta giornata per Putin. Una brutta giornata per chiunque abbia osato credere che l’America potesse vacillare quando si tratta di difendere cosa e chi rappresenta. Siamo grati alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, al suo Presidente e ai membri di entrambi i partiti, per aver approvato il tanto atteso disegno di legge sugli aiuti all’Ucraina. Tutti coloro che hanno reso questa decisione una realtà hanno fatto la scelta giusta. Gli Stati Uniti hanno riaffermato la propria leadership globale. Attendiamo con impazienza che il disegno di legge venga rapidamente approvato dal Senato degli Stati Uniti, firmato dal Presidente e sentito dai nostri guerrieri in prima linea”.
18 Aprile
Ilaria Salis in corsa alle europee con Alleanza Verdi Sinistra
Nonostante Orban l’abbia incatenata e la Meloni abbia cercato di lasciare che la sua detenzione cadesse nella dimenticanza, Ilaria dal carcere in Ungheria continua il percorso di democrazia e rappresentanza per la libertà. Approda la candidatura alle europee, appoggiata da alleanza Verdi Sinistra. Uno grande risposta a Orban e Meloni quello di Ilaria. L’augurio di poter avere un posto in Parlamento Europeo e rappresentare il nuovo spirito democratico dei paesi europei. Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi Sinistra presentano in una nota la candidatura di Ilari Salis: “Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee. In queste ore i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”. “L’idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri. Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora in attesa di un giudizio. In tal modo Europa Verde e Sinistra Italiana intendono portare nel futuro Parlamento europeo iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione. Nei prossimi immediati giorni sarà convocata una conferenza stampa”.
17 Aprile
Il vice presidente della Regione Sicilia Luca Sammartino, assessore regionale all’Agricoltura, esponente della Lega indagato per corruzione
Dall’inchiesta Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra gli amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano, le indagini fanno luce in merito alla tornata elettorale del 2015 e l’elezione dell’attuale sindaco Santi Rando, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. La procura ha aperto le indagini in merito a “la successiva ‘degenerazione affaristica’ dell’Ente, messa in atto dai funzionari mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici'”. “Una strategia dei vertici comunali” per “neutralizzare ogni forma di opposizione politica”. “Laccordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021”. Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, contesta l’accusa della Procura: “Anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”. Il vice presidente e assessore all’agricoltura della Regione Sicilia, il leghista Luca Sammartino, è stato sospeso dall’incarico. Undici gli arresti tra esponenti politici, funzionari e imprenditori
Il diritto all’aborto in Italia difeso dalla Spagna
La ministra spagnola della Parità, Ana Redondo esprime democraticamente la sua opinione sull’attacco al diritto all’aborto voluta dalla destra al potere, la sua dichiarazione su X:”Permettere molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa indebolire un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’estrema destra: intimidire per invertire i diritti, per fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”. L’Italia si inclina ancora di più nella libertà di potere scegliere. La destra usa le donne come mezzo per seminare disuguaglianza! La libertà manipolata al diritto all’aborto da parte di estremisti di destra che sfruttano il corpo della donna per evitare quello che chiamano “sostituzione etnica”, usando la religione cattolica come principio!
La Tunisia si arricchisce con i soldi italiani per il controllo all’immigrazione
Meloni ritorna in Tunisia per firmare accordi che continuano a svuotare le casse dello Stato Italiano. La presunzione è di raggiungere il fine al blocco delle migrazioni. Perseguitati lungo il globo terracqueo, i migranti vengono venduti, con il bene placido dell’attuale presidenza del consiglio europeo. Meloni:”Abbiamo firmato tre intese molto importanti: un accordo per il sostegno diretto al bilancio tunisino nel settore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, una nuova linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine, una intesa quadro per la cooperazione nel settore dell’università e dell’alta formazione”.
Stipendio Brunetta con i soldi del PNRR garantito dal potere Meloni
Il M5s ha presentato un ordine del giorno per impedire il furto al PNRR e garantire lo stipendio a Brunetta. L’ordine è stato bocciato dalla maggioranza. Brunetta, che risulta essere in pensione e a capo del Cnel, non riceve retribuzione. Ma il suo assenso a bocciare il salario minino, trova il premio dalla Meloni, assicurandogli uno stipendio grazie a una disposizione nel decreto Pnrr all’esame della Camera, che garantirebbe la somma di 240mila euro lordi al povero Brunetta in pensione! I cittadini pensionati vivono con 500 euro al mese!
15 Aprile
Il potere di Meloni attacca la libertà delle donne di poter abortire
Nei consultori le regioni possono “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. E’ la fiducia messa a firma di un emendamento del Pnrr. Il testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia, è passato in commissione bilancio. L’opposizione contesta l’attacco alla libertà della donna da parte del potere contro la donna.
Riflessone blog: 11 Aprile 2024, il Parlamento europeo ha votato a favore dell’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Il potere Meloni e i suoi alleati cercano di limitare la libertà del cittadino e la libera scelta di poter decidere se avere o meno un figlio. La legge 194 prevede i consultori familiari che assistono la donna durante la scelta all’interruzione di gravidanza. Nel 2000, il progetto obiettivo materno infantile, si adopera per la promozione e tutela della salute della donna e dell’età evolutiva. I consultori preparano la donna all’informazione e la seguono durante la scelta per all’aborto. Il potere cerca di limitare la legge sull’aborto impedendo, con figure che rappresentano un limite alla legge, di imporre il proprio volere a chi sceglie di non volere un figlio. Cercano di limitare la libertà dell’individuo per raggiungere fini di potere e manipolare il cittadino, non a caso la dichiarazione di fare figli con la falsa promessa di aiutare le famiglie, ma solo se ai dai 2 ai 3 figli, con una manciata di soldi che non basta a comprare un mese di prodotti alimentari per il bambino, dato l’aumenta dell’Iva al 10% sui beni di prima infanzia. Ancora una volta un sistema che richiama il vecchio e tanto amato fascismo della destra che imponeva al cittadino di fare figli per incrementare la razza pura! Non dimentichiamo quando, rivolgendosi agli immigrati in maniera discriminante, dichiararono che gli italiani devono far figli per evitare la sostituzione etnica. Dicta del ministro all’agricoltura Lollobrigida, cognato della Meloni: “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”. Mantenere la razza italiana, data la presenza degli immigrati in Italia! Meloni e compagni di torta, cercano di sottomettere le decisioni a capo dell’unione europea. Un atto ben pensato per una propaganda elettorale premeditata, facendo gioco forza sulla massa che segue ideologie anti democratiche
Israele il gabinetto di guerra decide di rispondere “chiaramente e con forza” contro l’Iran
Il capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi: “Israele risponderà all’attacco iraniano. Il lancio di così tanti droni e missili nel territorio israeliano avrà la sua risposta”. L’America risponde ponendosi accanto a Israele contro l’Iran, il segretario di Stato Antony Blinke: “Gli Stati Uniti sono impegnati nella difesa di Israele. A seguito dell’attacco senza precedenti dell’Iran contro Israele, abbiamo coordinato una risposta diplomatica per cercare di prevenire un’escalation”.
Istruzione Bernini e l’idea delle Modifiche al regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica
Il consiglio dei ministri numero 77, (si alza in peggio il numero rispetto ai decreti epoca Conte) ha come protagonista la silente e insidiosa fan della corale “Ti giuro”, la Bernini. Che arriva nell’arte della musica con l’istituzione della “abilitazione artistica nazionale”. Ideona accompagnata dalle retrovie della direttrice d’orchestra e amica del potere della Meloni! Cosa prevede la nuova idea che premia solo in termini selettivi: L’obiettivo delle norme è di avvicinare il sistema AFAM a quello universitario, tramite un meccanismo di reclutamento dei docenti più selettivo e oggettivo e una maggiore autonomia delle istituzioni, per garantire un’offerta formativa più ampia e specialistica, con l’incremento del panorama dei corsi a disposizione. In tema di reclutamento, tra le novità più importati, l’istituzione della “abilitazione artistica nazionale”, che costituisce l’attestazione della qualificazione dei docenti, nonché il requisito necessario per l’accesso alle procedure di reclutamento. Queste vengono decentrate a livello di singola istituzione, così da valorizzarne l’autonomia anche in termini di programmazione delle procedure di mobilità del personale, prevedendo un’offerta formativa qualificata e certa in termini di continuità didattica. Per consentire procedure di reclutamento e di mobilità che assicurino un’offerta formativa sempre più specialistica e di alta qualità, si farà riferimento al “profilo disciplinare”, che garantirà e valorizzerà le esigenze didattiche e di ricerca più adeguate e innovative delle singole istituzioni. Al fine di superare il precariato storico nelle AFAM è stato stabilito, inoltre, che il reclutamento del personale docente a tempo indeterminato avvenga, esclusivamente, mediante selezioni pubbliche per titoli ed esami. Le nuove norme disciplinano anche la figura del ricercatore AFAM, dando così il giusto risalto all’attività di ricerca nell’ambito dell’alta formazione artistica e musicale, e sistematizzano gli interventi in materia di ordinamenti didattici”.
Riflessione blog: Apposto, risolto un dei problemi istruzione, il resto aspettiamo cosa fare delle università che preparano medici, prendendo in considerazione che i nostri medici scappano dall’Italia! Poi magari prenderanno in considerazione le università e l’accesso a garantire lo studio a qualunque classe sociale, la manifestazione degli studenti in tenda non è un ricordo. Poi attueranno un sistema per aiutare le famiglie a comprare i testi di studio ai giovani che vogliono studiare. E magari costruiranno università in quei luoghi in cui i giovani vorrebbero non transumare da una regione all’altra e avere lo stesso diritto costituzionale all’istruzione! Ma allo Stato interessa l’ignoranza, perchè il popolo più è ignorante più lo puoi manovrare!