Aggiornamenti sulla situazione di “Emergenza di salute pubblica internazionale” del Vaiolo delle scimmie – Mpox
Come nasce il vaiolo della scimmie
Diffusione del vaiolo della scimmie – Mpox
Dati diffusione vaiolo delle scimmie
Azioni attivate dal Ministero della salute in Italia
Casi segnalati in Emergenza di salute pubblica internazionale
Aiuto ai paesi a basso reddito per le vaccinazioni contro il Vaiolo delle scimmie – Mpox
Collaborazione tra Unione europea e Africa
Sintomi Vaiolo delle scimmie – Mpox
Diffusione del Vaiolo delle scimmie – Mpox da persona a persona
Come nasce il vaiolo della scimmie
La scoperta risale al 1958 in un laboratorio della Danimarca, il nome del virus scoperto dalle scimmie, monkeypox virus, MPX. Nel 1970, un bambino della Repubblica Democratica del Congo contrae il virus divenendo il primo caso di trasmissione umana
Il virus Mpox
Il virus del vaiolo delle scimmie è un orthopoxvirus che causa Mpox, malattia infettiva zoonotica, infezione trasmessa tra gli animali e l’essere umano. La causa è data dal virus orthopoxvirus, appartenente alla famiglia Poxviridae che fa parte al genere Orthopoxvirus, lo stesso genere del virus Variola che causa il vaiolo, e del virus Vaccinia che causa il vaiolo delle mucche.
Clade I e II
Esistono due cladi (classificazioni) del MPXV: il Clade I sviluppatosi nell’Africa centrale nel bacino del Congo e il Clade II sviluppatosi nell’Africa occidentale. Il Clade I, si suddivide in: Clade Ia e Ib, sviluppa una forma di trasmissione aggressiva tra uomo e animale, con un alto tasso di mortalità. Il Clade II si suddivide in: Clade IIa e IIb.
Diffusione del vaiolo della scimmie – Mpox
La trasmissione del vaiolo delle scimmie dagli animali all’uomo deriva dalla specie dei roditori. La diffusione è centralizzata in Africa centrale e occidentale, i focolai prevalenti sono localizzati nella Repubblica Democratica del Congo.
2003 – Primo episodio di diffusione del virus fuori dall’Africa registrato negli Stati Uniti. Il virus si è diffuso nella zona del: Illinois, Indiana, Kansas, Missouri, Ohio e Wisconsin. Quaranta sette persone hanno contratto il vaiolo delle scimmie a causa dell’importazione e l’acquisto di roditori di specie diverse provenienti dall’Africa. Il virus si è diffuso a causa di roditori infetti che hanno provocato anche la contaminazione ai cani di una prateria presso un rivenditore di animali nell’Illinois. I test di laboratorio dei Centers for Disease Control and Prevention statunitense hanno mostrato che due ratti marsupiali giganti africani, nove ghiri e tre scoiattoli di corda erano infetti dal virus MPX.
Uno studio condotto dopo l’epidemia ha identificato alcune attività di trasmissione da animale a uomo: contatto con un animale malato, morso o graffio, pulizia della gabbia o contatto con la cuccia di un cane malato. L’epidemia non ha riscontrato nessun caso di infezione umana da vaiolo delle scimmie da persona a persona. Per contenere l’epidemia, il dipartimento della salute degli Stati Uniti ha vaccinato la popolazione. Per prevenire ulteriore contaminazione dei territori è stato emesso un embargo e divieto di importazione e vendita di roditori provenienti dall’Africa.
13 Maggio 2022 – Il vaiolo delle scimmie colpisce le Regioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est Asiatico).
Il 23 Luglio 2022 – OMS ha definito la contaminazione del virus come:”Emergenza di salute pubblica internazionale”.
L’11 Maggio 2023 – OMS, sulla base del Rapporto della quinta riunione del Comitato di Emergenza del Regolamento Sanitario Internazionale relativa all’Mpox, ha dichiarato la fine dell’emergenza di sanità pubblica internazionale.
Dati diffusione vaiolo delle scimmie
Fonte Istituto superiore delle Sanità: Dal 1 gennaio 2022 al 24 aprile 2023 – Segnalati 87 113 casi di Mpox confermati in laboratorio, inclusi 130 decessi, da 111 Stati membri in tutte e sei le regioni dell’OMS.
Dal 13 Maggio 2022 – Un’elevata percentuale di casi è stata segnalata da paesi in cui la trasmissione del vaiolo delle scimmie non era mai stata precedentemente documentata. L’84% circa dei casi è segnalato da dieci Paesi: Stati Uniti d’America (n=30.152), Brasile (n=10.904), Spagna (n=7549), Francia (n=4144), Colombia (n=4090), Messico (n=3965), Perù (n=3800), Regno Unito (n=3741), Germania (n=3692) e Canada (n=1480). Nella Regione Europea dell’OMS, fino al 3 maggio 2023, identificati in totale 25.887 casi da 45 Paesi.
Azioni attivate dal Ministero della salute in Italia
Fonte Istituto superiore delle Sanità: In Italia, il Ministero della Salute ha attivato un Sistema di sorveglianza con Regioni e Province autonome sui casi di vaiolo delle scimmie e pubblicato un bollettino periodico.
Il 20 Maggio 2022 – si è registrato primo caso in Italia. La Circolare del 25 maggio 2022, e a seguire il Decreto 1 luglio 2022, le Circolari del 2, del 4, del 5 e del 23 agosto 2022, in accordo con le indicazioni ECDC/OMS, hanno fornito le indicazioni per la segnalazione e la gestione dei casi, il tracciamento dei contatti e la strategia vaccinale.
Il 19 Maggio 2023 – segnalati, 957 casi confermati, di cui 253 collegati a viaggi all’estero, 943 maschi e 14 femmine. L’età mediana dei casi è stata 37 anni (14-71 anni).
14 Agosto 2024 – OMS per la diffusione del vaiolo delle scimmie -Mpox dichiara lo stato di:”Emergenza di salute pubblica internazionale”
Dalla fine del 2023 è in corso nella Repubblica Dominicana del Congo una importante epidemia di Mpox.
Il 14 Agosto 2024 – OMS ha di nuovo dichiarato l’Mpox “Emergenza di salute pubblica internazionale” (PHEIC – Public Emergency of International Concern), ai sensi del Regolamento sanitario internazionale (International Health Regulations IHR (2005), in seguito all’impennata dei casi registrati nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) nell’ultimo anno, e all’allargamento dell’epidemia in numero crescente di Paesi africani.
Nella RDC, il numero di casi segnalati nel 2024 ha superato il totale del 2023, con oltre 15.600 casi e 537 decessi, la maggior parte di cui in bambini sotto i 15 anni di età. La comparsa e la rapida diffusione di un nuovo ceppo virale nella RDC, il clade 1b, che sembra diffondersi principalmente attraverso le reti sessuali, e il suo rilevamento nei paesi confinanti con la RDC è particolarmente preoccupante, e rappresenta uno dei motivi principali della dichiarazione del PHEIC.
Nell’ultimo mese, segnalati oltre 100 casi confermati in laboratorio di clade 1b in quattro paesi confinanti con la RDC che non avevano mai segnalato la malattia in precedenza: Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. Gli esperti ritengono che il numero reale di casi sia più elevato, gran parte dei casi clinicamente compatibili non è stata testata.
Casi segnalati in Emergenza di salute pubblica internazionale
13 Settembre 2024 – Primo caso di vaiolo delle scimmie – Mpox in Marocco. Il Ministero della Salute ha confermato il caso scoperto “nel quadro del protocollo sanitario approvato nel Marocco dall’inizio di questa nuova allerta sanitaria a livello mondiale”. Il paziente segue il protocollo previsto secondo le procedure sanitarie approvate, in un centro specializzato nella città di Marrakech. E’ a stretto monitoraggio medico per garantire la stabilità delle sue condizioni.
22 Agosto 2024 – Primo caso di vaiolo delle scimmie – Mpox, sottotipo Clade I, in Thailandia. Il Dipartimento per il controllo delle malattie ha confermato il primo caso nel continente asiatico. Il soggetto è un paziente proveniente da un viaggio in Africa di 66 anni
19 Agosto 2024 – Primo caso di vaiolo delle scimmie – Mpox, sottotipo Clade II, in Spagna diagnosticato dalle autorità sanitarie della Cantabria, nel Nord del Paese. Il sottotipo Clade II non si era ancora manifestato in Europa, è un sottotipo originario dell’Africa occidentale. Il soggetto interessato ha presentato i sintomi del virus ed è stato posto in isolamento nel reparto di malattie infettive.
15 Agosto 2024 – Il primo caso di vaiolo delle scimmie – Mpox, sottotipo Clade I, in Svezia continente Europeo, segnalato dall’Agenzia di sanità pubblica Svedese.
Aiuto ai paesi a basso reddito per le vaccinazioni contro il Vaiolo delle scimmie – Mpox
09 Agosto 2024 – OMS ha diramato un invito ai produttori di vaccini Mpox a presentare una manifestazione di interesse per l’inserimento nell’elenco dei vaccini per uso di emergenza (Emergency Use Listing, EUL). La procedura EUL è un processo di autorizzazione all’uso di emergenza, sviluppato specificamente per accelerare la disponibilità di prodotti medici non autorizzati come i vaccini, necessari in situazioni di emergenza sanitaria pubblica. L’OMS chiede ai produttori di inviare dati per garantire che i vaccini siano sicuri, efficaci, di qualità garantita e adatti alle popolazioni target. La concessione di un EUL accelererà l’accesso al vaccino in particolare per quei paesi a basso reddito che non hanno ancora rilasciato la propria approvazione normativa nazionale. L’EUL consente inoltre ai partner, tra cui Gavi e UNICEF, di procurarsi vaccini per la distribuzione.
L’OMS prevede un fabbisogno di finanziamenti immediato di 15 milioni di dollari USA iniziali per supportare le attività di sorveglianza, preparazione e risposta. È in corso una valutazione delle esigenze a tutti e tre i livelli dell’Organizzazione.
Per consentire un immediato aumento di scala, l’OMS ha stanziato 1,45 milioni di dollari dal Fondo di emergenza dell’OMS per le emergenze e potrebbe dover stanziarne altri nei prossimi giorni. L’Organizzazione fa appello ai donatori affinché finanzino l’intera portata delle necessità della risposta mpox.
15 Agosto 2024 – OMS riunione straordinaria del Comitato permanente per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie –
04 Settembre 2024 – La commissione europea invia nella Repubblica democratica del Congo due epidemiologi
05 Setetembre 2024 – Prima consegna di 100,000 dosi di vaccino mpox dalla Commissione europea nella Repubblica democratica del Congo – Una seconda consegna di ulterioi 100,000 dosi è prevista nei prossimi giorni . Attraverso Team Europa saranno donate ai paesi colpiti altre 351,500 dosi provenienti da Francia, Germania, Spagna, Malta, Portogallo, Lussemburgo, Croazia, Austria, Polonia e, potenzialmente, da alcuni altri Stati membri. Ciò porta il numero totale di dosi di vaccino donate da Team Europa ad almeno 566,500, comprese le 215,000 dosi di cui sopra donate dall’HERA in collaborazione con l’azienda farmaceutica bavarese nordica.
Collaborazione tra Unione europea e Africa
L’HERA (Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie), collabora con la CDC Africa (Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie), con l’obiettivo di ampliare l’accesso alla diagnostica e al sequenziamento delle mpox nella regione, con una sovvenzione di 9.4 milioni di euro prevista per l’inizio dell’autunno.
La Commissione europea ha erogato 1 milioni di euro in aiuti umanitari a sostegno dell’ assistenza, della prevenzione, della sorveglianza epidemiologica, della comunicazione dei rischi e della distribuzione di kit nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. 200,000 di euro sono destinati in Burundi, per assistere la Croce Rossa del Burundi nella preparazione e nella risposta all’epidemia.
Sintomi Vaiolo delle scimmie – Mpox
Mpox si può presentare clinicamente in modo differente: asintomatico o con sintomi più comuni di Mpox: febbre, sonnolenza, dolori muscolari e mal di testa. Sulla pelle si verifica un eruzione cutanea. Le aree interessate: aree ano-genitali, il tronco, le braccia e le gambe, il viso, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Nel 5% dei casi la manifestazione di esordio può essere rappresentata da lesioni a livello del cavo oro-faringeo. Le lesioni cutanee spesso si presentano come macule, che tendono ad evolversi in papule, vescicole, pustole, croste.
Le persone a più alto rischio di malattie gravi o complicanze sono le donne in gravidanza, i bambini e le persone immunocompromesse. I sintomi in genere durano da due a tre settimane e di solito scompaiono da soli o con cure di supporto, come farmaci per il dolore o la febbre. Il periodo infettivo deve essere considerato dalla comparsa dei primi sintomi fino alla caduta delle croste di tutte le lesioni e la formazione di nuova pelle.
Diffusione del Vaiolo delle scimmie – Mpox da persona a persona
La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico, anche attività sessuale, con una persona infetta, con i suoi fluidi corporei o le sue lesioni cutanee. Non è ancora noto se il virus possa essere trasmesso sessualmente attraverso i fluidi genitali. Il virus può essere trasmesso anche da oggetti contaminati quali vestiti, lenzuola, asciugamani, posate, dispositivi elettronici e superfici. Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso il contatto diretto con la bocca, droplet respiratorie e probabilmente attraverso aerosol a corto raggio. Il virus può anche diffondersi da una donna in gravidanza al feto, dopo la nascita attraverso il contatto pelle a pelle, o da un genitore infetto a un neonato o bambino per contatto stretto.
Il vaiolo delle scimmie colpisce qualunque età dell’individuo.
L’OMS ha lanciato un piano strategico globale di preparazione e risposta per fermare i focolai di trasmissione da uomo a uomo del vaiolo delle scimmie -Mpox
23 Agosto 2024 – Il piano copre il periodo di sei mesi tra settembre 2024 e febbraio 2025. Prevede un fabbisogno finanziario di 135 milioni di dollari per la risposta dell’OMS, degli Stati membri, dei partner, tra cui i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC), delle comunità e dei ricercatori.
Il piano, che si basa su strategie di sorveglianza, prevenzione, preparazione e risposta; sull’avanzamento della ricerca e sull’accesso equo alle contromisure mediche, come test diagnostici e vaccini; sulla riduzione al minimo della trasmissione da animale a uomo; sulla responsabilizzazione delle comunità a partecipare attivamente alla prevenzione e al controllo dei focolai. Gli sforzi strategici di vaccinazione si concentreranno sugli individui a più alto rischio, compresi i contatti stretti dei casi recenti e gli operatori sanitari, per interrompere le catene di trasmissione.
Il Direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus:” “I focolai di mpox nella Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi limitrofi possono essere controllati e fermati, per farlo è necessario un piano d’azione completo e coordinato tra le agenzie internazionali e i partner nazionali e locali, la società civile, i ricercatori e i produttori e i nostri Stati membri. Questo SPRP fornisce tale piano, basato sui principi di equità, solidarietà globale, responsabilizzazione delle comunità, diritti umani e coordinamento intersettoriale”.
L’OMS prequalifica il primo vaccino contro l’MPOX
13 settembre 2024 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che il vaccino MVA-BN sarà il primo vaccino contro l’MPox ad essere aggiunto alla lista di prequalificazione. Il direttore generale dell’OMS, il dott. Tedros Adhanom:”Questa prima prequalifica di un vaccino contro l’mpox è un passo importante nella nostra lotta contro la malattia, sia nel contesto delle attuali epidemie in Africa, sia in futuro”. “Ora abbiamo bisogno di un urgente aumento degli acquisti, delle donazioni e della distribuzione per garantire un accesso equo ai vaccini dove sono più necessari, insieme ad altri strumenti di sanità pubblica, per prevenire le infezioni, fermare la trasmissione e salvare vite”.
Somministrazione
Il vaccino MVA-BN può essere somministrato a persone di età superiore ai 18 anni come iniezione da 2 dosi somministrate a distanza di 4 settimane. Dopo la precedente conservazione al freddo, il vaccino può essere conservato a 2–8°C per un massimo di 8 settimane. MVA-BN. Il vaccino non è attualmente autorizzato per le persone di età inferiore ai 18 anni, può essere utilizzato “off-label” nei neonati, nei bambini e negli adolescenti e nelle persone in gravidanza e immunodepresse. Ciò significa che l’uso del vaccino è raccomandato in contesti di epidemia in cui i benefici della vaccinazione superano i potenziali rischi.