25 Aprile – 80 anni di Libertà
25 Aprile 2025
«Buongiorno Diario.
La Repubblica festeggia gli 80 anni dalla Liberazione dall’estremismo nazi fascista.
Una data che nessun italiano può esimersi dal non ricordare. Una data che è parte di ciascuno di noi, qualunque sia il nostro pensiero differente. Oggi è l’affermazione del diritto di poter esercitare ogni azione liberamente nel rispetto della democrazia. La storia che viviamo ha cambiato le nostre vite, portandole a dover fare i conti nuovamente con l’autarchia anti repubblicana, che ogni giorno disconosce il valore della Costituzione, esercitando l’infido potere sullo Stato, senza considerare che per Stato, non si intende il potere di esercitare l’oppressione sul cittadino attraverso le leggi, ma l’insieme dei cittadini che permettono ai loro rappresentanti di poter esercitare la libertà di gestire le loro vite. Viviamo, in questo momento, la consapevolezza di dover mantenere costante il diritto che, i nostri partigiani ci hanno consegnato. Una grande responsabilità da: alimentare, conservare e tramandare per il futuro. Dobbiamo fare in fretta e non addormentarci, reagendo all’oppressione di chi usa le parole tramutandole in un messaggio anti democratico, facendole apparire come forma “liberista”!»
«Ciao! Oggi anche per me, che sono il tuo Diario, è un giorno fondamentale, vivo delle tue parole e scelte che sono parte della Festa della Liberazione.
Se la Resistenza non avesse lottato per abbattere l’autarchia fascista, io non sarei potuto nascere dalla tua scrittura.
Sarei nascosto in un cassetto con la paura di essere trovato da qualcuno che impone l’oppressione alla libertà di pensiero, qualcuno che impone che il tuo pensiero sia conforme alla massa e che segue la paura. E così io, Diario di un risveglio, continuerei a morire in un cassetto o sarei finito tra le mani di chi strappa la libertà di pensiero, nascondendola in una falsa realtà limitante. Quindi, permetti anche a me, attraverso i tasti che stai battendo e la vita che mi stai dando, di poter dire: Grazie ai Partigiani, morti per la Libertà! Oggi posso esistere, comunicare, esprimere dissenso, tramandare ciò che accade, ricercare nel ricordo di una scrittura, la storia!»
«Sono contenta di averti dato vita. Ognuno di noi, in qualunque modo, deve continuare a festeggiare tutti i giorni la Festa delle Liberazione. Ogni manifestazione di pensiero scaccia via l’oppressione che viviamo e che cerca di imporsi, in questo periodo ampiamente dimostrato dalle leggi che circuiscono e recidono la libertà di manifestare, celandosi dietro il nome “sicurezza”, apponendosi dietro la finta realtà di “ordine pubblico”, come se fossimo in un regime fascista, in cui i gendarmi sono la paura per la popolazione per evitare il contradditorio al potere che teme qualunque manifestazione, sia che essa si esprima in corteo, in scrittura o in comunicazione sociale,
attaccando anche le scuole,
imponendo agli insegnanti di essere sottomessi dalla paura di diffondere il pensiero democratico, chiudendoli nel vincolo della subordinazione autoritaria del potere che controlla ogni loro azione: dall’integrazione delle varie culture provenienti dai flussi migratori, al libero pensiero del cittadino italiano attraverso i testi. I giovani studenti universitari di tutto il mondo stanno difendendo il diritto alla libertà allo studio. Perché è da lì che i regimi autoritari partono per manipolare la crescita liberale, un esempio lo abbiamo avuto con l’insediamo del regime di destra in Italia, dopo la vittoria delle elezioni, l’attacco all’università per imporre il pensiero estremista e il controllo su di esso attraverso i loro seguaci, in cerca di riscatto sociale per merito del potere! Ecco, questa è una guerra che la Resistenza sta combattendo!»
«Sono certo che, anche mentre mi scrivi,
ogni libro stampato, porti in risalto la realtà del passato, sia che volga a una comunicazione di destra che di sinistra.
La diffusione di testi estremisti, il richiamo a esso, ripudiare giornate come questa, palesemente odiate, trovando il ripugnante espediente della “sobrietà” della morte di Papa Francesco, o come l’anno scorso l’attacco al 25 Aprile cercando di mettere a tacere con ostruzionismo e manipolazione dalle reti che fanno parte all’informazione pubblica, lo scrittore Scurati, il divieto del canto del partigiano, “Bella Ciao”, da parte di sindaci creando uno regime da gerarca nelle città cancellando le manifestazioni del 25 Aprile, sono il chiaro segno di un intollerante orticaria della democrazia!»
«Le regioni, province, comuni, sotto il potere fascista di destra, manipolato da un affluenza alle urne priva di maggioranza e intrisa di assenteismo per mancanza di fiducia verso la politica da parte del cittadino, sono poste in un controllo imposto da un gerarca al potere che esercita dominanza e sudditanza contro la libertà del cittadino per diffondere paura. Un vile modo fascista dei gerarchi che, comandati da Hitler, ammazzavano la gente per timore di non essere ammazzati!
Oggi, seduti tra i banchi della democrazia della nostra Repubblica, ci sono incompetenti
che giocano con lo Stato sentendosi al di sopra, apponendo la loro volontà fittizia, creata da compromessi politici, che finiscono lì dove l’interesse non raggiunge il fine personale, ripudiano la costituzione, senza inchinarsi davanti il tricolore!»
«Avete la possibilità di scegliere,
attraverso esponenti che rappresentano la democrazia: il Presidente della Repubblica e i padri fondatori dell’Unione Europea! Coltivateli, dategli vita, comunicate, siate fonte di rinascita per essi, perché l’oscurantismo fascista li combatte, li distorce, come è stato fatto per il Manifesto di Ventotene!»
«Meraviglioso vedere come i giovani, futuro dell’Europa unita e della democrazia, siano parte integrante nelle piazze del pensiero liberale! Non temono i manganelli, non temono la lotta, vogliono riprendersi la libertà. A loro dico Grazie!»
«Ora che farai?»
«Festeggerò il nostro 25 Aprile. Felice di appartenere alla vita democratica da cittadina libera della Repubblica Italiana!»
Riflessione:
Sappiate riconoscere il distorcere delle parole, sappiate intraprendere in voi stessi ogni lotta che opprime i vostri diritti in ogni campo: istruzione, salute, libertà, cosa pubblica, immigrazione, perché in ogni battaglia intrapresa da un qualunque cittadino, esiste un partigiano che ha lasciato i valori di un Italia Libera.
Ricordiamo che, abbiamo una grande responsabilità!
8-9 Giugno, il Referendum darà voce alla nostra vita elettorale e alla nostra partecipazione come assemblea popolare alle azioni contro il potere che continuano a seminare disuguaglianze: nel lavoro, opprimendo il diritto a un salario minimo che garantisce dignità rispetto al capitalismo a cui il potere garantisce il diritto del capitale, e leggi che non tutelano la sicurezza del lavoratore, fregandosene se un operaio muore o si infortuna, perché è solo un asino a cui attaccare la corda tirato dal padrone.
Il rispetto del valore della cittadinanza per chi opera nella nostra nazione e proviene da un paese diverso.
Solo quando il mappamondo sarà unito le guerre cesseranno,
fino ad allora il genocidio di Gaza perpetuerà, l’estremismo continuerà ad opprimere i diritti dell’individuo, come in Ungheria il regime perseguita le scelte di orientamento sessuale e garantisce manifestazioni estremiste che rievocano il fascismo, continuerà la guerra nazifascista voluta da Putin per opprimere i territori attraverso la dittatura!
E se è vero che le parole di Papa Francesco, compianto dall’estremismo di destra, sono esempio da seguire, è vero anche che la più grande rivoluzione di pensiero che ci ha lasciato, è parte della parola
“Uguaglianza”.
Il più grande rivoluzionario democratico della terra è stato Gesù! Se lo guardiamo da laici!
Se lo seguiamo da cattolici, data l’indole cristiana della destra che si professa seguace, il messaggio è “Uguaglianza”! A meno che non ne vogliano inventare uno nuovo e professarsi messia e chiesa, ad un certo punto ho temuto anche questo, visto il perpetuare del simbolo cristiano del Rosario sbraitato sui palchi per attirare consensi e poi perseguitare i deboli, e pongo all’attenzione di un attenta riflessione a non escludere l‘ingerenza estremista per il raggiungimento del fine autarchico nel futuro dell’elezione del prossimo papa! La Chiesa deve fare chiarezza, considerando il passato anche accanto dell’estremismo!
Ricordo che,
i cosiddetti e non condivisi da me come termine,”grandi della terra”, sono accorsi ai piedi di Papa Francesco per commemorare la sua dipartita!
Anche in queste commemorazioni eclatanti obietterei, la vita terrena per i cattolici è funzione a se stessa, posto che ci sia la vita eterna, ma scendiamo troppo, cari amici miei seduti qui con me a colloquiare di quisquilie varie, in questioni che la mente opinerebbe in un andirivieni troppo grande, e che consiglio di approfondire o pensare o riflettere, perchè apre la mente a ciò che ci propinano.
Ora, ritornando al discorso principale, io da laica mi chiedo, ma un “grande della terra”, che semina bombe, impone dazi, aumenta la disuguaglianza, crea estremismo, perseguita le popolazioni di nazionalità diversa chiamandoli extracomunitari, cosa cavolo centrano con Papa Francesco? E lì mi fermo nella mia limitata razionalità e volgo il pensiero al mondo teologico che appone in essere l'”Accoglienza” di ogni uomo sulla terra! Se avessero la stessa indole, questi pseudo “grandi della terra”, oggi i popoli sarebbero uniti!
A Presto
N:B (mi scuso con i cattolici per la razionalità laica, massimo rispetto verso il credo a loro appartenente)