Il sovranismo tra Marine Le Pen e i dazi di Trump

03 Aprile 2025

* Ciao Diario, Barcolla il sovranismo tra Marine Le Pen e i dazi di Trump *

< Ben tornata! Brutto scossone per le destre sovraniste! Un forte messaggio di instabilità interna al potere che pur di raggiungere l’obiettivo del comando ripudia ogni identità nazionale ed europea >

* Vero, appropriarsi della cosa pubblica e pensare di essere padroni e gestirla senza alcun rispetto delle istituzioni nazionali ed europea lascia ampio spazio su come bisogna agire per fermare questa ondata di persone che ancora credono che il re dittatore non sia morto *

< Una sindrome dilagante tra filoputiniani e trumpiani >

* Proviamo a capire! E sopratutto, pensiamo che la democrazia deve ritornare al centro della lotta del cittadino contro rappresentanti del popolo che esercitano il libero arbitrio sulla cosa pubblica! *

Il caso di Marine Le Pen, ex leader del Rassemblement National,

scuote la destra estremista che cerca di allungare il passo invadendo la democrazia!

Il 31 Marzo 2025, la Presidente del primo partito di destra è stata condannata dal tribunale francese a quattro anni di carcere, di cui due da scontare con braccialetto elettronico. Dovrà pagare una multa di 100.000 euro e, spada di Damocle sulla sua candidatura all’Eliseo per le elezioni del 2027, a cinque anni di ineleggibilità con effetto immediato.

Lo scossone ha tramortito la destra estremista e moderata europea e francese: Ha lasciato sbigottito l’amico Putin, con cui il partito di Le Pen ha ottimi rapporti e ha sbalordito la destra ostruzionista di Trump che in questo momento viaggia ad alta velocità inveendo contro l’Unione Europea e trovando il consenso dei conservatori europei. In Italia, l’ormai isolamento europeo, concepito e voluto dal potere al governo Meloni, si è rivoltato alla sentenza accanendosi contro i magistrati, un ridondante ritornello che ormai ha annoiato molti cittadini che comprendono bene come la destra autarchica italiana ha un allergia evidente alla magistratura. Tuttavia non c’è da stupirsi visto che il Rassemblement National, e la sua leader, in coalizione con la Lega vanno a braccetto, tra sagre di Pontida con panino e salsiccia e inneggiano in parlamento europeo la fine dell’Unione! Insomma, una battuta d’arresto della destra che cambia lo scenario di avanzamento politico dell’estremismo di destra.

Il partito Rassemblement National, ex fiamma tricolore nato sotto il nome di Fronte Nazionale, dalle idee neofasciste del movimento Ordine Nuovo, con a capo il padre di Marine Le Pen, Jean-Marie Le Pen, fino il 2011, ha sempre lottato, per affermare vecchi e ormai retorici modelli estremisti di disuguaglianza sociale, impoverimento democratico, ora al netto di questo lotte anacronistiche e scontate, aggiungono al loro curriculum una traballante onestà verso i cittadini d’Europa e Francia.

La condanna del tribunale di Parigi

Appropriazione indebita dei fondi pubblici dei cittadini europei. Il Rassemblement National con a capo Marine Le Pen avrebbe utilizzato, milioni di euro provenienti dal bilancio europeo.Soldi pubblici, versati dai cittadini europei. I fondi, avrebbero dovuto finanziare i lavori degli assistenti parlamentari del partito, in realtà, secondo il tribunale francese sarebbero stati usati per attività interne del partito a livello nazionale.

L’indagine aperta dal 2004 al 2016

Il partito di Le Pen è comodamente seduto tra i banchi del Parlamento Europeo, stringendo alleanze con i sostenitori filo putiniani, adoperandosi in idilliaci sagre a Pontida nei raduni della Lega italiana, coalizzata con Le Pen in europa per far cadere L’Unione Europea e creare una sindrome isterica di nazionalismi, restituendo il caos alla perdita della democrazia, si trova a gestire soldi pubblici, fondi che servono a portare avanti i lavori dei suoi assistenti parlamentari. Tuttavia in politica, quando prevale la parola “Fondi e Pubblico”, diventa, nelle mani dei rappresentanti del popolo, una specie di tesoretto che ritengano sia il loro e di cui possono disporre come vogliono. Quindi, incuranti del rispetto di ciò che rappresentano verso i cittadini, la Costituzione del paese da cui provengono, le leggi e l’appartenenza ad essere rappresentanti in Unione europea e della missione di cui sono portatori, gestiscono con autarchia la cosa pubblica come al tempo del duce, in cui i poteri di Capo del governo concedevano il libero arbitrio di prendere la cosa pubblica gestirla per i propri fini e distribuirla secondo i propri interessi, pensando di essere forse nell’ex regime fascista oramai morto. Negli anni tra il 2004 e il 2016 l’allora Fronte Nazionale, riceve sette milioni di euro di finanziamento pubblico, che gestisce firmando “contratti fittizi”, con persone che lavoravano per il partito, ma a cui non era stato affidato alcun compito europarlaementare. In pratica, ha finanziato con i soldi dei cittadino europei il suo partito, facendoli figurare come eurodeputati.

La sentenza emessa dalla presidente del tribunale, Bénédicte de Perthuis:

I nove europarlamentari, tra cui Marine Le Pen, e i dodici assistenti parlamentari dichiarati colpevoli al tribunale di Parigi hanno firmato dei ”contratti fittizi”, nel quadro di un vero e proprio ”sistema” di appropriazione indebita all’interno del Rassemblement National. ‘’E’ stato accertato che tutte queste persone lavoravano in realtà per il partito, che il loro deputato (di riferimento) non aveva affidato loro alcun compito” e che ”passavano da un deputato all’altro”, ha precisato la magistrata, aggiungendo: ”Non si trattava di mutualizzare il lavoro degli assistenti quanto piuttosto di mutualizzare le risorse dei deputati”. 

La sentenza non lascia certo indifferenti, visto il numero di persone condannate partecipi ad adottare una comunicazione sociale di sottomissione al potere della cosa pubblica, quindi oltre la leader, sono stati condannati: 11 europarlamentari, 12 assistenti dell’ex Fronte Nationale, e 4 collaboratori di partito.

L’Ufficio europeo per la lotta antifrode OLAF

la cui missione è individuare, indagare e fermare le frodi ai danni dei fondi dell’Unione Europea, rende noto in un comunicato stampa la versione dei fatti in merito alle indagini e alla sentenza

Il 31 marzo 2025, la Corte correzionale di Parigi ha dichiarato nove membri o ex membri del Parlamento europeo e diversi assistenti parlamentari colpevoli di appropriazione indebita di fondi dell’Unione europea. Due indagini chiuse dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) in collaborazione con le autorità giudiziarie francesi hanno contribuito al verdetto.  

Le indagini dell’OLAF concluse nel 2016 e nel 2018 hanno portato alla luce sospetti di frode e gravi irregolarità relative all’impiego fittizio di assistenti parlamentari da parte di membri del Parlamento europeo (MEP) affiliati al partito politico francese Rassemblement National ( precedentemente noto come Front National ).  Come ampiamente riportato dai media, Marine Le Pen e altri membri dello stesso partito politico erano persone coinvolte in queste inchieste. Le indagini hanno evidenziato gravi irregolarità e si sono concentrate sull’impiego fittizio di individui falsamente indicati come assistenti parlamentari, nonostante non avessero mai lavorato per il Parlamento europeo. In un caso, ad esempio, le prove raccolte hanno rivelato che un assistente era stato pagato dal Parlamento europeo senza mai fornire supporto al parlamentare europeo negli uffici parlamentari come richiesto. Invece, questo individuo viveva vicino a Parigi e lavorava esclusivamente per il partito politico. Nel corso delle indagini, l’OLAF si è coordinato con successo con le autorità giudiziarie francesi, conducendo indagini parallele per garantire che tutti gli aspetti possibili fossero coperti. Su richiesta delle autorità giudiziarie francesi, il personale dell’OLAF ha anche fornito assistenza alla polizia criminale in qualità di esperti sotto il mandato del procuratore francese. Il pubblico ministero francese ha integrato le conclusioni dell’OLAF nei suoi procedimenti giudiziari in corso. Le indagini amministrative dell’OLAF contenevano anche raccomandazioni finanziarie per recuperare oltre 420.000 EUR nel bilancio dell’UE, insieme a raccomandazioni disciplinari al Parlamento europeo. In seguito alle raccomandazioni dell’OLAF, il Parlamento europeo ha recuperato tutti i fondi. 

La rivolta dell’antidemocrazia alla sentenza

* E’ chiaro, caro Diario, che quanto è accaduto è assolutamente un passo indietro per chi favorisce l’autarchia e l’autoritarismo, quest’ultimo largamente esercitato dal potere capitalista che compra e vende l’economia mondiale sedendosi al potere.*

Un esempio è quello russo che, negli anni passati, ha comprato il favore della politica di destra per accelerare il consenso politico anche in europa, chi se li dimentica gli scambi di doni tra rolex e vodka del governo Berlusconi, per poi sferzare il colpo di grazia con la mostruosa guerra in ucraina, non è altro che la presa di potere del dittatore russo contro l’avanzamento dei confini dei paesi che fanno parte all’Unione Europea e del potere economico sulle fonti di produzione interna dell’Ucraina. Putin sa che la produzione di un paese ex appartenente alla sua dittatura per conto europeo depotenzia il suo ostruzionismo e la capacità di mettere in disequilibrio le bilance commerciali europee.

Dal fronte oltre oceano, il capitalismo americano esercitato da Trump, minaccia gli Stati Europei con azioni che depotenziano sia l’asse economico, esempio l’imposizione dei dazi, sia la stabilità territoriale, esempio l’attacco all’indipendenza della Groenlandia da parte di Trump cercando di comprarla con il potere capitalista o con la forza militare.

I dazi

Il 02 Aprile 2025, Trump lancia la sferzata contro il mondo intero, applica i dazi e lo fa saccentemente colpendo maggiormente le aeree territoriali che importano ed esportano beni ad incidenza economica positiva. Colpisce il sud est asiatico, area in cui le aziende producono e il dislocamento delle filiali ha generato economia interna, passa dall’Africa, importatore ed esportatore di materie prime a largo consumo che incidono sulle quote di mercato (fetta di mercato conquistata dalle aziende). Sferza la guerra commerciale ai paesi dell’Unione Europea su cui la base della bilancia commerciale dipende anche dall’interscambio con l’America, lo fa in un momento in cui la guerra in Ucraina e sulla striscia di Gaza incidono sulle decisioni per la politica europea!

Trump impone i dazi, facendo vacillare l’economia degli Stati dell’Unione Europea, i paesi che garantiscono la dittatura non lo contrastano, perchè il progetto è quello di creare un sovranismo di Stato che isola la nazione dalla comunità europea e crea alleanze con le potenze come la Russia o gli Stati Uniti per contrastare l’avanzata democratica e aumentare l’influenza dittatoriale.

Quel’è il fine?

Attuare una politica di chiusura nazionalistica, isolare i mercati in vista del mercato unico europeo, attrarre la competitività futura per generare economia interna senza dispersioni dei paesi esteri, raggiungere l’obiettivo di essere leader indiscusso avallato dai russi, non per niente gli accordi con l’Ucraina da parte di Trump chiedono il compromesso delle risorse interne del paese e delle contrattazioni con Putin. L’avanzata dell’Unione Europea da fastidio alle potenze Russia e Stati Uniti, governate da due dittatori.

I sovranisti, seduti in Parlamento Europeo, hanno l’obiettivo di far cadere l’Unione europea per ritornare a soggiogare il popolo, chiuderlo nella mentalità nazionale e venderlo a Stati sovranisti, come Stati Uniti e Russia. E’ quello che sta accadendo in america! Non hanno certo fini di espansione democratica per il bene sociale, non hanno idee di benessere comune, ma solo la vecchia infame retorica di dittatura nazifascista che riporta alla luce le tante manifestazioni di estremisti di destra, (detti topi di fogna), che riaffiorano in organizzazioni territoriali e nello Stato, alcune di queste sono nascoste, altre alla luce del sole attraverso partiti politici.

Insomma viviamo in un clima che fa riaffiorare il re dittatore che in mano deve avere il capitale per comandare! e così che i soldi pubblici diventano cosa personale da gestire!

Un momento buio dicono tanti per le democrazie!

Io non la penso così, è il momento del risveglio e della rinascita. E’ il momento in cui ogni individuo deve porre a se delle domande che per fortuna hanno già delle risposte:

Per il mio bene, il futuro che voglio è espansione delle mie prospettive di vita? Che strumenti ho per poter realizzare il mio futuro?

Certo, se mi rifletto in una prospettiva in cui rinchiudo il mio futuro in una nazione in cui lo Stato è espressione di comando del mio operato al fine di farne tornaconto proprio, le prospettive non raggiungono neanche l’intenzione di provarci. Se a tutto questo aggiungo la forza dominante di Stati autarchici, la risposta è, che non voglio bene al mio futuro, piuttosto mi condanno da solo alla sottomissione.

Quindi, è necessario in questo momento di cambiamento storico e politico, dopo lo scandalo Marine Le Pen, ei dazi di Trump porre a me stessa, intesa come membro di una collettività, l’obiettivo di fare un riassunto di ciò che propone questa parte di politica che vuole la rivalsa di un sistema dittatoriale seminando guerra!

Sposto gli occhi e guardo L’Ungheria, costretta a subire la restrizione dei diritti sul cittadini da parte del potere al governo, è sotto gli occhi del mondo intero come Orban stia perseguitando la comunità LGBTQIA+ per mero senso di autoritarismo e convinzioni estremiste, il fine è spersonalizzare il cittadino attraverso la paura. Il razzismo ha varie forme, questa è una delle tante! Perseguitare i cittadini di orientamento sessuale diverso vuol dire essere ignavi!

Poi mi sposto tra le nazioni d’Europa, e guardo la Germania, e ripenso a quel famoso giorno della caduta del muro di Berlino. Penso a quanta gente ha sentito il profumo di libertà per poter spaziare nella propria nazione liberamente, viaggiare, lavorare, avere una propria casa, istruzione libera da testi indotti per manipolare la mente, sanità, uguaglianza di genere, legalità, insomma una meravigliosa rinascita che il paese ha costruito! Ancora ricordo quando molti italiani, dopo la caduta del muro e la ripresa economica e sociale della Germania, sono emigrati, perchè il nazionalismo italiano non dova prospettive di crescita, ma rinchiudeva la politica in uno scontro tra la morte delle idee centriste e la nascita della politica capitalista di destra. Purtroppo, c’erano poche prospettive da parte dell’unione europea che si stava affermando, mentre l’Italia lottava con i mostri dell’illegalità politica e mafiosa. Eppure, la democrazia ce l’ha fatta contro il manto nero della dittatura.

Poi mi dedico alla lettura, la politica di destra italiana difende Marine Le Pen per la condanna all’illeggibilità! Beh se per questa gente democrazia vuol dire approfittarsi del potere a danno del cittadino, è bene che tornino a Pontida o ad Atreiu, o ad Arcore, lì troveranno il paese dei balocchi e avranno con loro pochi seguaci da trasformare in asini, fattispecie di asini, alcuni partiti che un giorno inveiscono contro le azioni del governo al potere, il giorno dopo si riuniscono in uno status centrista spostato a destra in maniera confusionale. Conseguenza? resteranno rinchiusi nel loro paese dei balocchi!

Abbiamo bisogno di gente nuova, di pulire l’ambiente politico dalla dittatura, di far emergere idee che aprono il futuro, non di vecchi bigotti con la bava alla bocca pronti a vendicarsi a danno dei cittadini!

Il risvolto sociale e le azioni del potere

I danni causati dall’egocentrismo estremista sono chiari, e si evincono dai dati che indicano l’aumento della povertà, a causa delle azioni di governo contro la crescita economica e sociale del cittadino favorendo la classe capitalista.

Sputare sul salario minimo, come ha fatto l’entourage della Meloni con Brunetta che ha sempre inveito contro la classe operaia e i giovani italiani chiamandoli nullafacenti, vuol dire condannare i cittadini a vivere di precariato o sotto padrone, non è un dato positivo, per quanto i numeri dicano diversamente e facciano vedere l’aumento dell’occupazione, ma una rivalsa contro il cittadino che crede di aver realizzato la propria vita accontentandosi di sopravvivere!

Mi soffermo sul disorientamento scolastico, che persegue la strada di acculturare i giovani alla politica di destra, enfatizzando il mito della parola fascismo, istituendo termini come geopolitica, imponendo di non usare i simboli grafici nelle scuole, che possono creare un avanzamento anche nel sistema della scrittura italiana, anche in questo lo spirito conservatore di chiusura e isolamento non segue l’espansione democratica. Interessa più la forma che il pregio di un paese, difatti per la destra rimane superfluo far fronte all’esigenza di risanare le scuole poste in strutture fatiscenti che ospitano milioni di studenti, o della necessità di aiuti per gli studenti universitari fuori sede, o dell’integrazione degli studenti in contesti scolastici che li introducano nel mondo del lavoro, o peggio ancora far viaggiare a due corsie le scuole tra nord e sud del paese.

Tolgono il diritto alle cure. La sanità volge al collasso, più il popolo si deprime, più è inerme. La classe dominante al potere raccoglie il privilegio dei consensi dalla povertà. Ospedali inesistenti al sud, medici in fuga, liste d’attesa per visite che portano il paziente a farlo morire della patologia per cui si deve curare, insomma per il popolo non è concesso curarsi, ma per il privilegiato che può pagare la sanità privata diventa un accesso libero.

La giustizia e la legalità, scomode alla destra che non trova spazio per potersi muovere dal puzzo del compromesso che, gestendo lo Stato ne garantisce il potere, e sappiamo bene che la compravendita dei voti passa dalla povertà! La riforma della magistratura per attaccare il potere giurisdizionale e la sua indipendenza, una telenovella condotta da anni da Berlusconi che oggi trova sfogo deteriorando i magistrati e la legalità che tutela il cittadino! Depotenziare il potere giurisdizionale smembrando le fondamenta del sistema attaccando la costituzione vuol dire dimostrare di essere al di sopra di ogni legge dello Stato, si chiama autarchia, molto lontana da uno Stato di diritto.

Scoraggiare le azioni che combattono il cambiamento climatico, attuando politiche interne contrarie, vuol dire avere un senso di egoismo ed egocentrismo tale da pensare a sopravvivere per se stessi a ogni costo, anche questa è dittatura, intrappola il cittadino non offrendo soluzioni alternative, vincola le azioni quotidiane, gestisce al contrario l’economia rinchiudendola in una non espansione sociale e commerciale!

Non riconoscere il proprio mandato nelle fondamenta della Costituzione, vuol dire ripudiare i valori della propria patria e identificarli in qualcosa che non ha identità di patria. Accentrare i poteri in un unico soggetto che ne detiene il potere esecutivo, primariato, vuol dire farsi comandare, un chiaro esempio lo abbiamo in America con Trump.

Trump ha chiamato “parassiti” gli europei, il potere al governo Meloni stende il tappeto a Trump, questo vuol dire che la vendita del popolo italiano è in atto verso l’ostruzionismo americano che cerca potere! Mussolini ci consegnò ai tedeschi di Hitler! Non si sentiva certo italiano!

Al potere c’è gente che ripudia il tricolore, volendo un Italia divisa in tanti piccoli Stati (regioni), ognuno delle quali non ha identità costituzionale. La III guerra d’indipendenza, che ha dato vita al Risorgimento italiano, è ripudiata da questa gente, che inneggia i vecchi idoli dell’impero austro ungarico, cercando una scorciatoia per distruggere l’unità d’Italia.

Purtroppo per quanto tutto questo sembri lontano e irreale, è molto vicino e reale.

Apriamo il pensiero, perchè a spostarlo e non farci vedere la dittatura, chi è a capo del potere, conosce bene la strada per poterlo attuare. Dobbiamo sempre essere capaci di distinguere la massificazione dalla massa.

*Caro Diario, è vero, non mi rappresentano e non saranno il mio futuro da cittadina europea, e quindi guardo avanti e penso alle iniziative che l’Unione Europea sta attuando. Ne leggevo alcune che danno in mano la risposta a quali strumenti possiamo avere:

Economia – Mercato Unico; la nascita degli Stati Uniti d’Europa; Il PNRR; Le azioni per il cambiamento climatico; La cultura europea scolastica tra gli Stati membri; Il progetto ReArm inteso come scudo di difesa militare difronte agli attacchi della dittatura; Politiche di coesione;

e potrei aggiungere tanto altro! Per ora ho aggiornato il pensiero.

Caro Diario, siccome ho pochi fogli da scrivere, vado a comprarne altri da aggiungere! Certo starò ben attenta che la carta sia prodotta in Italia, come da secoli facciamo, che il prezzo non lieviti prima che l’imposizione dei dazi lo travolga, che l’Iva non sia una misura punitiva sul cittadino, come lo è stato per le famiglie che hanno bambini piccoli e devono comprare latte, omogenizzati e pannolini su cui è gravato l’aumento deciso dal governo attuale, e starò ben attenta a scegliere una matita, un temperino, una gomma, prodotti in Italia! Insomma siamo al punto di una politica da estremismo commerciale per poterci difendere! Qualcuno leggendo penserà a distorcere la mia intenzione in un qualunquismo allarmante, qualcuno penserà che da lì a breve, le famiglie che non hanno accumulato risparmi, pagheranno la carta dei quaderni, libri, e tanto altro molto di più, e la pagheranno con l’aumento della povertà! E l’economia interna si blocca!

Però ci hanno detto che hanno delle soluzioni! E l’unica che io vedo e di cui ti parlavo in Il mappamondo spaccato è unire quel mappamondo! Per ora una semplice utopia, ma un sogno per il futuro! *

< Va bene, ti aspetto! In questo periodo di fogli da aggiungere ne serviranno molti! >

A presto

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