Aula bunker Ucciardone intitolata a Falcone e Borsellino

Aula bunker Ucciardone intitolata a Falcone e Borsellino

Aula bunker Ucciardone intitolata a Falcone e Borsellino

Ciao Diario, ci tenevo ad avere tra le pagine del Diario di un risveglio questo momento in cui i giudici Borsellino e Falcone sono presenti e continuano a vivere e portare alla luce ciò che la mafia cerca di nascondere.

Il 12 novembre 2022 è stata intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino l’Aula bunker del carcere dell’Ucciardone.

L’aula di tribunale costruita tra il 1985 e il 1986 all’interno del carcere dell’Ucciardone.

Ha ospitato il Maxiprocesso di Palermo. Luogo dove la Mafia è stata messa in luce grazie all’azione dei “Pentiti”, collaboratori di giustizia. Lacerata nella struttura, nei rapporti mafiosi internazionali con le famiglie dominanti, nelle organizzazioni criminali internazionali collegate a cosa nostra, nel commercio di denaro proveniente da traffico illecito di armi e stupefacenti. Negli accordi di movimenti illeciti di capitali con le banche, sgominata nei rapporti con lo componenti dello Stato intersecato alle associazioni mafiose, rivelati gli omicidi di organi dello stato appartenenti alle forze dell’ordine, magistratura e classe politica.

Uno Stato subalterno allo Stato di diritto che gestiva e gestisce la vita del cittadino portandolo alla completa dipendenza economica e sociale. Un organizzazione che muove le fila tra la paura del cittadino, l’incapacità di far fronte ai problemi quotidiani economici, e la potenza di dominare attraverso la società.

Un puzzo maleodorante quello della mafia, oggi internazionale, che si diffonde ovunque.

Oggi, trova strada nei cartelli dell’America del Sud per avere maggiore accesso e distribuzione dei capitali illeciti di: armi, droga, riciclaggio di denaro. Le mafie, al plurale, cercano di irrompere nello Stato per poter avere un posto di dominanza nella legislatura e gestire i molteplici capitali che fluiscono.

Da ciò nasce la necessità del compromesso di certa classe politica di arguire manovre giuridiche, economiche e finanziarie tali che possano distinguere la società in ricco e povero. Oggi le mafie cercano territori disorganizzati dalla presenza dello Stato per creare covi in cui nascondere le nuove strutture organizzative.

Il maxi processo Rinascita Scott sotto la guida della squadra del Magistrato Gratteri

ha portato alla luce l’organizzazione della Ndrangheta, la sua espansione e la geo localizzazione in un piccolo territorio in Calabria, anche in questo maxi processo le rivelazioni dei collaboratori di giustizia aprono le porte agli scenari che le cosche esercitano sull’intero territorio nazionale ed estero.

I cosiddetti Pentiti sono parte integrante nella storia della guerra contro la criminalità. Disconoscere il loro supporto è pari ad avvallare il malaffare.

Le continue infiltrazioni mafiose con gli organi dello Stato aumentano la proliferazione delle associazioni mafiose che oggi si tramutano in estremismo massonico deviato.

La pandemia ha reso evidente questo aspetto: le molteplici manifestazioni contro l’opera dello Stato che seguiva un azione di diritto, confluivano sempre in atti violenti e di indebolimento all’esecutivo. Chiara l’espressione delle manifestazioni, il ritorno di movimenti estremisti violenti che hanno portato alla distruzione dei popoli, esse sono forma mafiosa, che pone un fine di controllo sul sistema sociale, avallandosi di un ideologia appoggiata dagli organi dello Stato.

La mafia non è solo lo spaccio di droga o il pizzo all’imprenditore, la mafia è nel nostro tessuto economico sociale, è in ciò che gestisce la cosa pubblica.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato a Palermo per la cerimonia di intitolazione dell’Aula Bunker della casa circondariale Calogero Di Bona “Ucciardone” a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in occasione della giornata conclusiva dell’anno di commemorazione nel trentennale delle stragi di Capaci e Via d’Amelio.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti: Matteo Frasca, Presidente della Corte d’Appello di Palermo; Lia Sava, Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo; Clelia Maltese, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo; David Ermini, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura; Carlo Nordio, Ministro della giustizia

<Sei sicura che non vuoi aggiungere altro?>

Voglio solo ricordarti questo

Maggio 2020, la sfiducia al guardasigilli Bonafede, governo Conte legislatura XVII, al senato l’intervento della senatrice Bongiorno, oggi Presidente della seconda commissione del senato, legislatura XVIII

Questione Di Matteo, c’è stato un periodo in cui bastava un solo sospiro di un collaboratore di giustizia per aprire processi, è stato un periodo buio, io non credo ai pentiti, lei sa che un pentito Mutolo ha dichiarato per quanto riguarda la scelta di Di Matteo, ovvero la non scelta al dap, come ripercussione della trattativa stato mafia?  E’ una dichiarazione gravissima. Io non ci credo ai pentiti, ma è grave quello che ha detto Mutolo, lei rappresenta lo stato: cosa intende fare di fronte questa dichiarazione di Mutolo? Assumerà iniziative? Perchè se sta calunniando qualcuno è lei che deve prendere iniziative. Perchè dice che è stato frutto di una trattativa quello che è successo per Di Matteo e la mancata nomina? Ne vogliamo parlare? Assuma iniziative!

Sul caso Di Matteo e la nomina al dap, è calato il sipario, idem il caso Gratteri e la chiamata ad essere ministro della giustizia, sembra che a qualcuno faccia piacere che ci si dimentichi, ma non tutti soffriamo di amnesia.

L’incarico della senatrice Bongiorno ha un ruolo non indifferente per non credere all’attendibilità dei pentiti!

I pentiti ci hanno aiutato, sono coloro che hanno aiutato i magistrati onesti! Sono coloro che a tutt’oggi detengono il potere della verità e mi auguro la vogliano dire. I pentiti sono coloro che, al momento dei confronti, hanno voltato pagina alla dominanza mafiosa e si sono confrontati, mentre all’esterno massacravano intere famiglie! Il buio menzionato dalla senatrice a chi è riferito? Perchè più che buio, in quegli anni, c’è stata chiarezza e a questa deve succedere la verità. Non avvalliamo le persone che con parafrasi dissentono dall’operato della giustizia sana, perchè poi sentiamo espressioni in cui si radicano ideali come:” Sei un buscetta!” – “O sei uno schifoso pentito!” – “Oh tu sei nu fetusu pecchi parrasti!”.

<Non sembra che vada molto bene per essere un risveglio!>

Hai ragione, cerco di raccontarti.

<Ti aspetto!>

A presto

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