Conte presenta il Documento m5s a Draghi

Conte presenta il Documento m5s a Draghi! Il movimento cinque stelle torna sui passi passati che, al tempo delle sue origini accostava la voce del popolo.

E con il vassallo che se ne va, un divorzio in preda ad una crisi di poltrona, un resto ma alle mie condizioni, la serie dei momenti di riflessione per scelte che dovrebbero essere scontate e tanto altro, l’Italia, in piena crisi economica, soggiogata da una guerra che non gli appartiene e sottomessa al volere europeista che spera di farla franca sul dittatore Putin con le sanzioni, finalmente ha la svolta alla telenovella,”crisi di governo”.

E quindi Conte, presidente del movimento cinque stelle, ex presidente della pandemia, ex presidente che ci ritrovavamo a cena con il dessert dpcm, ex alleato di governo con Salvini, ex governo monopattini e banchi a rotelle, eclatante quest’ultima, tradisce Conte che, in ogni conferenza stampa ringraziava per l’aiuto e per l’opportunità, con il vassallo asceso al potere e ormai il potere supremo non glielo togli più. Quindi il protagonista dopo essere passato al Quirinale, va a palazzo Chigi e incontra il Presidente del consiglio ancora in carica Mario Draghi; è un contratto quello di Draghi a prestazione occasionale ormai, varia le giornate secondo la caduta del governo, chissà come ci si sente quando il proprio lavoro oscilla solo perchè un altro decide quanto devi lavorare e quando!

I grandi giornali che giorni addietro titolavano: il movimento è morto, ora dovranno scrivere: il movimento è risorto. Ho l’impressione che la popolazione ancora attiva alla politica se ne ricorderà:

Il conto presentato dal movimento cinque stelle segue questi punti:

  • Reddito di cittadinanza
  • Salario minimo.
  • Decreto dignità.
  • Taglio del cuneo fiscale, utile a rendere le buste paga dei lavoratori più pesanti e a consentire un recupero quantomeno parziale della perdita di potere d’acquisto salariale, che non ha pari in Europa. E’ la strategia che riteniamo più appropriata per contrastare la prevedibile compressione dei consumi e, con essa, una spirale viziosa che rischia di deprimere l’intero sistema produttivo e commerciale.
  • Misure di sostegno ad imprese e lavoratori autonomi,
  • Transizione ecologica e della tutela dell’ambiente 
  • Superbonus 110%
  • Cashback
  • Definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo 
  • Una clausola, per ogni legge di delegazione, che preveda che ogniqualvolta il Governo non si conformi al parere espresso dalle Commissioni parlamentari, il Governo stesso ritorni in Parlamento per motivare specificamente la sua scelta e solo dopo questo passaggio sarà possibile l’approvazione definitiva del decreto legislativo. 

La riflessione di Draghi ha ottimizzato le risoluzioni presentate. Ora bisogna che alle parole seguano i fatti, altrimenti sono solo esigue parole di intenti. La fame avanza, il divario sociale cresce, le diversità ideologiche portano ribellione, la guerra influenza il pensiero.

Cari politici fate presto, perchè il percorso inverso all’indifferenza verso il tessuto sociale è la ribellione e le urne l’hanno dimostrato

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