Le votazioni confuse

Ciao Diario, il 12 Giugno 2022 si va a votare per le votazioni confuse.

“Un altra volta di voto mi parli?”

“Eh già!”

“Dici che sono ripetitiva?”

“Un pò!”

“Ahahah è un argomento da romanzo lo sai! Tra intrighi di palazzo, boss mafiosi che si insidiano nelle retrovie delle tornate elettorali, partiti che barcollano per i loro stessi inganni, per me è meglio di un film in prima visione!”

” C’è poco da ridere!”

” Eh lo so! Ma questa è l’Italia che è stata venduta dal suo diritto alla libertà.

Questa è quella parte di Italia che, seduta al potere, rallenta la crescita del paese;

quell’Italia politica a cui piacciono le divisioni tra nord e sud in modo da poter scaricare il potere del comando mafioso al sud ed espandere il nord coprendolo di una falsa legalità;

questa è quell’Italia del potere politico che oggi, con i soldi del pnrr, non riesca a gestire il futuro;

e’ l’Italia dello sfruttamento al lavoro sottopagato; mentre il capitalismo cerca il cameriere a pochi euro e invita nel locale il personaggio influencer pagandolo centinaia di euro.

E’ lo sfruttamento del capitalismo che mette in condizioni la classe operai di scegliere tra famiglia e lavoro con contratti di poche ore e svolgere mansioni da 10 persone insieme, seminando la paura del licenziamento e tu che riversi in una situazione in cui lo Stato non ti è vicino, ti devi sottomettere nel più grande valore chiamato Dignità; ma tu, si proprio tu, ricorda che se per una volta, io tu e tanti di noi diciamo no, questo può cambiare e cambiare l’idea di schiavitù, in idea di libertà;

è l’Italia di quel fagocito potere egoista politico che oggi discute dei 500 euro dati attraverso una forma di sussistenza chiamata reddito di cittadinanza, in cambio per avere questa carità, negli anni passati, la classe politica ha regalato fame, disoccupazione, disuguaglianza di genere, arretramento culturale, divisione nord e sud, razzismo.

Ora caro Diario di un risveglio c’è la guerra, e paghiamo un prezzo alto sulle nostre vite, o compri un kg di pane o metti benzina o paghi la guerra o pensi ad un futuro che ti dia la possibilità di partecipare attivamente al cambiamento positivo proposto: comprarti l’auto elettrica e magari la casa a risparmio energetico!”

“Un futuro? E come lo pensi un futuro?”

“Con il detto di:”Io speriamo che me la cavo”; in questo sono certa, il popolo risponderà a breve. E’ palpabile la tensione nella società! Finché in parlamento, tra le fila dei componenti, non ci sarà una rappresentanza di persone che viene direttamente dal popolo e vive con il popolo, il parlamento non sarà mai espressione di una Repubblica! Finché la mangiatoia dei soldi a fiume darà benefici a questa gente, tutti vorranno fare i politici!”

“Quindi per chi voterai?”

“Per nessuno, non mi interessa partecipare all’adunata mafiosa di persone che in retrovia già si sono divisi la torta. Ricapitoliamo, per coloro che vanno a votare domani: la saga dei messia al momento è finita, i banditori che gridano: siamo tutti amici e compagni, ha dato il risultato da nord a sud, 18 candidati impresentabili secondo la commissione antimafia”.

“Gente che voleva comprarsi i voti con la mafia? Ma chissà da quanti anni questo c’è e ora viene a galla. Quindi cosa è cambiato?”

“Niente, è peggiorato, le mafie hanno rafforzato i lori interessi e stretto legami con chi vuole espandere il loro territorio con promesse future di grandi opere pubbliche!”

“Il ponte sullo stretto?”

“Seee fosse solo quello sarebbe niente, si cerca di trasformare la costituzione in un brogliaccio e dividere completamente l’Italia trasformando il nord in un ricca opportunità verso l’Europa e il sud in un covo di analfabeti con autonomia territoriale controllata. Insomma, quello che volevano fare anni fa e che si è sfasciato perchè il despota è stato sollevato dal trono, oggi ce lo ritroviamo tra le fila di questo governo, con una proposta che si sta insediando chiamata: “Bozza di legge quadro per l’autonomia differenziata”. Una delle prime cose che va a mirare, è, attaccare la cultura del sud, perchè il giovane del sud deve fare l’asino, quello del nord l’impiegato, questo il progetto naturalmente di certa gente la cui cultura personale finisce dove inizia l’odio verso la società nel suo insieme, un odio che, diffuso, sta portando conseguenze di evidente razzismo“.

” Ma questo è un attacco alla democrazia!”

“Si, anche per questo bisogna necessariamente cogliere il messaggio che il Presidente della Repubblica continua a trasmettere ripetendo la parola Democrazia; ecco perchè il 2 giugno, festa delle liberazione, per certi esponenti politici, è un tragico episodio storico, ecco perchè oggi ci ritroviamo il factotum in stile moderno dei traditori al servizio del despota”.

“Quindi come si fa a votare?”

“Non c’è scelta, ma una ragione alla scelta, cercando di comprendere che, chi parla con noi, non ha interesse a posizionarsi su un palco per rendere nota la prosopopea, ma ha già progetti che vogliono cambiamento e che sono di legittimata tutela al cittadino. Non certo bisogna votare chi, della fame della gente ne fa un opportunità, dicendo che, l’operaio deve essere pagato secondo la produttività. Ecco quelli vanno a braccetto con quei partiti in cui si sono trovati i 18 incandidabili e che fagocitano cercando di eliminare la classe povera!”

“Tu che farai?”

“Andrò a votare per i referendum un gran bel NO, perchè ridurre la costituzione come un brogliaccio per pulirsi la fedina penale e ridurre il sistema giuridico alla sottomissione politica mi trova d’accordo in un gran bel NO!

Poi se devo mettere una X su un partito, la metto su quello che in questo momento ha aiutato famiglie che non riescono a mangiare, ha aiutato la mia terra in piccole cose, come l’inserimento al lavoro e avere una sanità dignitosa, un partito che ha idee che in futuro possono essere posizionate verso un cambiamento radicale”.

“Che partito è?”

“Il partito di nessuno!!!”

Ricordati tu che leggi che Astensionismo non è Assenteismo

Diamo un messaggio chiaro a chi ha ridotto l’Italia in un covo di vipere.

Ciao Diario

A presto

Le votazioni confuse

“Noi vogliamo una società socialista che sia fondata sul concorso di diverse forze politiche e sociali, che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani. Perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.”

(Enrico Berlinguer, 1968)

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