Assegno figli – Assunzioni Pubblica Amministrazione

Assegno figli – Assunzioni Pubblica Amministrazione

Tutto ciò che leggete, è tutto ciò che stiamo vivendo, è tutto ciò che razionalmente dobbiamo comprendere e non farci forviare la mente.

Questo sistema che ancora viene chiamato democratico, ma credetemi non lo è, non limita la libertà di espressione del singolo cittadino, ma limita la libertà di esprimersi nelle sedi in cui, il popolo italiano, ha combattuto e perso la vita, il Parlamento! Oggi l’idea del popolo è chiamata populismo per rigettare un movimento di difesa della libertà personale!

Quello che stiamo vivendo è una fase dormiente del pensiero che la politica gestisce sul cittadino, per evitare che si svegli dal quel sonno che per anni ha portato beneficio alle loro tasche, alla classe del ceto alto, lasciando il povero davanti la Caritas, senza alcuna pietà. Non dimenticate mai che, in pandemia, migliaia di persone sono diventate povere in neppure una settimana. Avete mai visto un politico o il ceto medio/alto arrancare? No! Perchè sono categorie privilegiate da una forma di stato che si dichiara democratica ma che distingue il popolo.

Leggete, per ogni manovra esprimo liberamente il mio pensiero.

Assegno Ponte – Assegno per famiglie con figli minori

A decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, un assegno temporaneo chiamato “assegno ponte” verrà destinato alle famiglie con figli minori che non abbiano diritto agli assegni per il nucleo familiare.

L’assegno “ponte” spetta ai soli nuclei che non possiedono gli assegni al nucleo familiare (in parole semplici, gli assegni sui figli che già sono percepiti in busta paga), già in vigore; questi ultimi, continueranno ad essere corrisposti alle famiglie di lavoratori dipendenti e assimilati.

Per accedere all’assegno “ponte”, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso di un ISEE inferiore a 50.000 euro annui. 

Un soggetto che dichiara un Isee di 50.000 euro l’anno, è un soggetto che non ha bisogno dell’assegno ponte, perchè ha un tenore di vita medio!

La manovra avrebbe dovuto contemplare le sole categorie con un Isee che non superassero la soglia dei 20.000 euro, così da chiudere il campione di soggetti poveri, perchè è di questo che si tratta!

L’assegno viene corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE;
  • in particolare, gli importi risultano decrescenti al crescere del livello dell’ISEE.

Inutile dispendio di risorse, se deve decrescere l’importo, bastava ridurre il tetto di accesso riferito a Isee; in pratica se hai 50.000 euro di Isee e ti spetta una quota irrisoria rispetto al fabbisogno, sono soldi che investi non nell’utilità ad affrontare la povertà, ma nell’utilità ad affrontare il consumismo medio! E’ l’ennesimo dispendio di risorse a danno del ceto basso.

  • Se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30% e
  • per ciascun figlio minore con disabilità, inoltre, gli importi sono maggiorati di 50 euro.
  • Il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.

Sempre in rapporto a Isee. Un pò come il reddito di cittadinanza che ti dice, se sei morto di fame da due anni e non hai davvero nulla da mangiare e Isee lo attesta, puoi avere accesso al beneficio! Se il tuo Isee oscilla dai 4.000/5000 euro, campi con 50/70 euro; si chiama assistenzialismo! Non si chiama sviluppo economico del lavoro! Sono manovre che pongono il soggetto alla sudditanza e a dare per scontato che lo Stato ti dà! Soldi che appartengono al cittadino, non sono soldi dei ministri, ricordatelo! Sono debiti che contraiamo con l’Unione Europea e che la stessa ci monitora, un vero effetto domino di ritorno alla sudditanza voluta da una specie di monarchia di palazzo!

Il beneficio spetta a decorrere
  • dal mese di presentazione della domanda stessa.
  • Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.
L’assegno “ponte” è compatibile
  • con il Reddito di cittadinanza e
  • con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dai Comuni.
Passiamo al capitolo Pubblica Amministrazione

Cari lettori, pensateci bene, vi fanno apparire la manovra come la più grande riforma strutturale della Pubblica amministrazione.

“Abbiamo pensato, abbiamo voluto, abbiamo scelto”; un termine assolutista che non guarda alla realtà esterna, ma al controllo delle risorse, gestendole attraverso la nuova forma di comunicazione che, fino a ieri, era criticata dai politici come forma di dispersione dei contenuti, la digitalizzazione.

Il riferimento, alle piattaforme di offro e cerco lavoro, non è la più grande rivoluzione che ci potesse essere in Italia, è l’ennesimo spreco che i cittadini devono affrontare dato il fallimento dei navigator, degli uffici di collocamento, delle agenzie interinali.

Non hanno scelta, devono aiutarsi con qualcosa che dimostri il cambiamento, devono allinearsi con il mondo, usano una piattaforma di inserimento per la ricerca dei profili, distinti secondo i titoli. In pratica, è uguale ai portali di cerco/offro lavoro, a cui siamo abituati ad accedere noi popolo che affrontiamo il mondo reale del lavoro. Ora, quanti di voi da quel portale ha trovato beneficio certo? In che zona d’Italia? E sopratutto, perchè devo investire altri soldi dell’europa per qualcosa che avrebbe dovuto già esserci e nel frattempo continuare a pagare i navigator? Perchè il dispendio delle risorse dev’essere quadruplicato?

Insomma, sveliamo un arcano palese! Dovete sapere che, nelle retrovie di palazzo una commissione si occupa del processo di avanzamento della digitalizzazione. Contestualizzano il digitale calcolando l’impatto che avrà la piattaforma di offro/cerco lavoro sul cittadino e sull’esigenza del governo di far fronte agli impegni presi con l’Unione Europea!

Per gestire tutto, vi è l’ Agenzia per il digitale

nella sezione del loro sito, Chi Siamo, si presenta così:

  • Agid ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana e contribuire alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, favorendo l’innovazione e la crescita economica.
  • ha il compito di coordinare le amministrazioni nel percorso di attuazione del Piano Triennale per l’informatica della Pubblica amministrazione, favorendo la trasformazione digitale del Paese.
  • sostiene l’innovazione digitale e promuove la diffusione delle competenze digitali anche in collaborazione con le istituzioni e gli organismi internazionali, nazionali e locali.

La concretezza sarebbe stata, rivoluzionare i centri per l’impiego, ma la storia ha voluto che la destra di trent’anni di dominio, privatizzasse il sistema lavoro, portandolo esaustivamente al rilancio della “disoccupazione”, assecondata poi dall’assistenzialismo ben scinto dai navigator e dalla nuova sinistra democratica e dall’immensa idea fallimentare del Jobs Act.

Oggi sentiamo dire “Meglio che il cittadino lavori anche un giorno, ma che non lavori per niente!” Chiedetevi perchè? Anzi seguitemi e lo capiremo insieme.

Quindi negli anni,

dopo aver dissanguato il popolo con le tasse, (ancora paghiamo il bollo auto, tributo locale previsto dall’amministrazione finanziaria italiana, che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana; ovvero paghiamo su qualcosa che ci appartiene come proprietà privata, e ci chiedono di adeguarci alle auto elettriche, continuando a pagare il tributo!);

dopo aver reso le aziende speculatrici di forza lavoro, improvvisando il mondo del lavoro professionale, finanche sui social, esempio è, il concetto di influencer, con cui tu azienda concedi a me privato di svolgere attività in prestazione d’opera e quindi io aziende ne trovo beneficio in termini economici, saltando il passaggio costo formazione – assunzione – contributi;

Dopo aver massacrato la tutela sui luoghi di lavoro, portando all’estremo le condizioni di vita dei lavoratori! E spingendo le aziende in alcuni luoghi del territorio nazionale del sud Italia a favorire il lavoro nero o il falso in busta paga ( tu ti paghi i contributi, io ti do 500 euro);

alla politica sono rimasti, castelli, case, ville, falsi in bilancio, gente che si è rubata i soldi dalle campagne elettorali, ruberie nelle regioni, vitalizi, e altro…

In mano al popolo hanno lasciato, un Italia divisa, strutturalmente, differente nei territori, autonomamente scissa nelle amministrazioni, consapevole che se ce la vuoi fare devi far da solo.

Sono state massacrate:

le pensioni, nessuno dei governi prende in considerazione una riforma delle pensioni, se non tagliarle o aumentare l’età di pensionamento: tira la corda dell’asino; la busta paga dei lavoratori; hanno svalutato il potere d’acquisto della moneta con il passaggio all’euro; sapientemente tolta la forza di investimento alle aziende attraverso la pressione fiscale e quindi creando disoccupazione;

però oggi:

in compenso c’è la rivoluzione delle nuove assunzioni a tempo determinato nella Pubblica amministrazione, l’hanno chiamato una rigenerazione.

In sostanza ti stanno dicendo che, se segui nei tempi di consegna il lavoro che devi svolgere, non ti buttano fuori.

Poi ti buttano fuori dopo tre anni sperando che la crescita prevista dai dati Istat sia in linea con le “aspettative”.

Vi assicuro che, per chi ha studiato economia, ma anche per chi è profano, la parola “aspettativa”, è pari a una variabile infinita su cui ruotano migliaia di componenti, tra cui il cambio di poltrona al nuovo governo che si avvicenda, tra una stoccata ai ristoratori a una soglia all’assegno di famiglia. Tra un tweet per far vedere quanto sono brava/o e quanto io ho collaborato con il governo che un giorno mi farà sedere in poltrona.

E così, è previsto questo, per quanto detto dal Ministro Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione 
  • Cinquecento persone verranno assunte a tempo determinato con concorso rapido, con un solo orale, per coordinare, attuare e controllare il Pnrr:
  • 80 di loro andranno alla Ragioneria e per “motivate esigenze” (avete esigenze? Sarete assunti)
  • 300 potranno essere assunti per la governance del Recovery plan, portando il totale a 800. 
In totale arrivano oltre 24mila assunzioni a termine, da qui al 2026:
  • 1000 a supporto degli enti locali “nella gestione delle procedure complesse”;
  • 268 alla transizione digitale;
  • 67 all’Agid; Agenzia per l’Italia digitale 
  • 16.500 all’ufficio del processo e
  • 5.410 unità di personale amministrativo alla giustizia.
Divisione in assunzioni:
  • Contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, contratti a termine o di collaborazione. Si applica la riforma dei concorsi pubblici che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica. Una sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni.
  • Dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea; è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul “Portale del reclutamento”, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal Dipartimento della funzione pubblica e basata anch’essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Le amministrazioni potranno quindi procedere alle assunzioni sulla base della graduatoria, mantenendo comunque la facoltà di indire proprie procedure concorsuali.
  • Per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, si prevede l’inserimento sul “Portale del reclutamento” in un apposito elenco vincolato al possesso di determinati titoli di qualificazione professionale. Ai fini dell’attribuzione degli incarichi di collaborazione, le amministrazioni dovranno chiamare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio. I criteri seguiti dovranno essere pubblicati sul sito internet delle amministrazioni competenti.
Per i giovani,
  • si potenziano i canali di accesso qualificati, attraverso l’attuazione delle norme che prevedono la possibilità di stipulare contratti di apprendistato nella pubbliche amministrazioni.
  • Sono introdotti strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del PNRR, fra cui il potenziamento delle funzioni di Formez PA, che dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni, e il rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA).  
Per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR,
  • entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto il Dipartimento della funzione pubblica indirà un concorso pubblico per il reclutamento di un contingente complessivo di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.
  • Le figure reclutate saranno ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, tra le amministrazioni centrali titolari degli interventi.
  • Le graduatorie del concorso saranno efficaci per la durata di attuazione del Piano e sono oggetto di scorrimento in ragione di esigenze motivate fino a ulteriori 300 unità.
Per le attività di monitoraggio e rendicontazione del PNRR,
  • il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato potrà avvalersi di un contingente di esperti di comprovata qualificazione professionale fino a un importo massimo di euro 50.000 lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di 250.000 euro per l’anno 2021 e di
  • 500.000 euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.
  • Le restanti amministrazioni potranno avvalersi di un analogo contingente, per un importo massimo di 50.000 euro lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di euro 4 milioni per l’anno 2021 e di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.
Transizione digitale
  • Per il supporto alla transizione digitale, all’innovazione e alla cyber-sicurezza nella pubblica amministrazione, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio potrà avvalersi di un contingente di 268 nuovi esperti.
  • Queste risorse aggiuntive andranno a rafforzare l’unità dedicata alla progettualità del PNRR e a costituire le sette squadre operative che supporteranno tutte le amministrazioni sul territorio.
  • Fino al 31 dicembre 2026, inoltre, l’Agenzia per l’Italia digitale è autorizzata ad assumere a tempo determinato un contingente di personale di 67 unità.
Innovazione organizzativa della giustizia
  • Per assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato ad avviare le procedure di reclutamento di un contingente massimo di 16.500 unità di addetti all’Ufficio per il processo, nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo.
  • Analogamente, per assicurare la celere definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa è autorizzata, in deroga alle norme vigenti, ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all’Ufficio per il processo.
Ricordate, non vi fanno un favore, è un nostro diritto il lavoro, e avere una vita dignitosa.

271 euro dati a figlio, te li devi fare bastare mensilmente, i figli dei politici e del ceto alto in generale, 271 ero, li spendono e li hanno in una frazione di 30 secondi al minuto, per una generazione del capitale su cui sviluppano reddito. Ricordalo sempre!

Esprimete le vostre idee non state in silenzio. Ciascuno di noi può fare la sua parte e cambiare questo sistema dominante che ci ha ridotti ad aspettare il mangiare!

Trovi sotto la sezione dedicata ai commenti, scrivi e manifesta.

Pensiero libero=Italia libera

A presto!

Decreto legge semplificazioni: Governance


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