Rinascita-Scott in Presa Diretta

Rinascita-Scott in Presa Diretta.

Rai tre Lunedì 15 Marzo 2021 ore 21:20, dà voce a uno dei momenti storici che vive la giustizia Italiana.

L’intersezione bivalente tra Stato e Malaffare è avvolta nel torbido silenzio.

Non è certamente quello giornalistico, che batte i pugni per avere accesso alle udienze nell’aula bunker di Lamezia terme, e lo ottiene avendo l’autorizzazione dal giudice Brigida Cavasinoma, ma è il silenzio istituzionale, fatto da brevi accenni di racconti intrapresi dalla squadra che segue il Procuratore Nicola Gratteri.

Menzioni fugaci di una realtà che ha condizionato il territorio, la storia del malaffare che ha insanguinato l’entroterra calabrese per raggiungere le radici di Montecitorio.

La storia chiara che afferma l’intersezione e il ruolo prevalente dei colletti Bianchi con le cosche.

Ultima vicenda che lascia il segno

non indifferente è posta dal nostro sistema giudiziario lento. Lascia la possibilità di poter essere libero chi dovrebbe averla vincolata per fatti che compromettono l’intero territorio italiano dal malaffare.

La riforma della giustizia è urgente,

così come il risanamento economico e sociale dell’Italia. La giustizia è punto di riferimento dell’intero sistema sociale, ma se a questa giustizia non associamo la didascalia che “La legge è uguale per tutti”, porremo in essere un limite inequivocabile che lo rende perentorio rispetto alle scelte dei magistrati.

In Italia esista il 41 Bis e che vi sia ancora la possibilità di essere scarcerato per decadenza dei termini per la trasmissione degli atti.

La vicenda della scarcerazione

Il pentito Raffaele Moscato, spietato Killer appartenente al clan dei piscopisani, parla del ruolo di primo piano politico di Pietro Giamborino. Il “Faccendiere del Clun Mancuso si ipotizza che, avrebbe favorito voti durante le elezioni del 2018 al centro destra

La sua dichiarazione intercettata dal Ros: «Io lo voto perché è uno strumento per abbattere Censore, punto e basta».

La scarcerazione

Pietro Giamborino è arrestato, per poi essere posto agli arresti domiciliari per poi essere messo in libertà dal Tribunale del Riesame che ha deciso la scarcerazione, accogliendo il ricorso dei difensori dell’imputato – a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione – in quanto il pm avrebbe trasmesso gli atti in ritardo.

E così tra le tante indagini, condotte dalla squadra del Procuratore Capo Nicola Gratteri, Rinascita -Scott da luce all’intreccio dei colletti bianchi con la Ndrangheta italiana.

La cosca

Una cosca quella dei Mancuso che si è insediata negli anni settanta in un piccolo centro urbano calabrese divenuto nel tempo provincia e che ha portato a proliferare interessi economici, politici e di massoneria deviata tali da rendere il territorio sotto il dominio delle cosche.

Dalla Sila, alle montagne delle Serre calabresi, al più piccolo punto turistico della costa degli dei, continuando lungo la fascia Jonica per arrivare alla costa viola della città di Reggio calabria, i calabresi sono confinati, intimoriti e sottomessi ad un sistema di assoluta dominanza tra cosche. Il loro è un territorio volutamente reso diverso dalle altre regioni, per poter avere un covo dove nascondere gli intrecci del malaffare.

Ad oggi il processo Rinascita-scott è la massima espressione di libertà democratica del territorio

che, con un sospiro di sollievo cerca di combattere l’antagonismo delle nuove infiltrazioni mafiose che si insinuano tra: la povertà della pandemia, e i soldi dell’unione europea, che sono la gran cassa altisonante della nuova generazione della malavita che, insistentemente si insinua tra: i circoli delle infrastrutture, i bilanci delle regioni, i piccoli imprenditori depredati.

La povertà fa gola alla malavita, il povero è l’investimento al capitale futuro nel mondo.

La ndrangheta non è calabrese, ma è il male sociale espresso nel territorio calabrese e sviluppato da una maglia concatenate tra le diverse regioni di’Italia e nel mondo.

Il Magistrato Nicola Gratteri non sta facendo altro che liberarci dal sistema di sottomissione del potere malavitoso. Eppure l’ascolto di quest’uomo è impari rispetto le urla, il litigio e lo spreco tra le stanze del parlamento.

Io sarò seduta a guardare Presa diretta, mi auguro che il ridondante eco della Calabria ndrangheta sia posto al limite.

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