Intreccio politica e Maxi processo Gratteri

Intreccio politica e maxi processo Gratteri. Non c’è alcun dubbio il maxi processo Rinascita – Scott si intreccia con la crisi di governo. Non per nulla esponenti politici sono attesi in aula. Il brusio che il processo non abbia avuto la giusta rilevanza di informazione in Italia ma sia stato oggetto di attenzione della cronaca estera è parzialmente vero.


Il giudice Brigida Cavasino, comunica che

le riprese audio-video durante la celebrazione dell’udienza non sono autorizzate.

Pochi gli accreditamenti dell’ordine dei giornalisti, le telecamere inquadrano le rare immagini che ricostruiscono la giornata. Finalmente il maxi processo prende vita.

La pioggia bagna l’obiettivo, un elicottero sorvola la zona industriale di Lamezia terme, il processo prende l’aspetto e la personalità del suo creatore, il magistrato Gratteri, che non è mai stato al centro dell’attenzione mediatica, ma è sempre stato il comunicatore di una realtà che ha reso la sua vita protagonista della legalità per il popolo italiano contro la criminalità.

È così tutto si avvia, una breve dichiarazione del magistrato agli organi di stampa e poi la diffusione di poche informazioni su ciò che accade all’interno dell’aula bunker. E’ tutto sapientemente pensato. Il margine di errore non deve esistere e non può essere disceso dall’evento che la Calabria sta vivendo. 325 Imputati, 400 capi d’accusa, 58 Testimoni di giustizia.

Nel frattempo all’esterno i cittadini italiani vivono la tensione provocata del governo,

il disfattismo di un Italia che non ha guida, l’esito disastroso del racimolo di politici confusi porta la crisi di governo. Renzi fa fare i bagagli ai suoi ministri.


Ma il processo continua e la politica è strettamente correlata con esso,

l’avvocato penalista Pittelli, ex coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria, Eletto deputato, candidato per la Casa delle Libertà Berlusconi Presidente nel collegio uninominale di Soverato membro della commissione Giustizia alla Camera dei deputati accusato di aver messo in contatto ‘ndrine e istituzioni sarà giudicato con rito abbreviato. Dieci mesi di carcere di massima di sicurezza a Badu ‘e Carros, a Nuoro in Sardegna.

Rimane indelebile la visita di ispezione a sorpresa di Sgarbi a Pittelli in carcere.

Le dichiarazioni di Sgarbi

Nota per l’inconsistenza dei capi d’accusa e abuso della carcerazione preventiva. Per questa ragione ho deciso di presentare un esposto al Consiglio superiore della magistratura, per abuso di potere e violazione dei diritti umani, contro Gratteri e le sue indagini costruite su teoremi accusatori caratterizzati notoriamente da superficialità.

E’ lungo l’elenco di persone fatte arrestare da Gratteri e poi scagionate o assolte.

Le condizioni dell’ex parlamentare sono preoccupanti. E’ visibilmente gonfio, in uno stato di forte depressione, psicologicamente provato: condizioni di salute oggettivamente incompatibili con la detenzione. 

Pittelli torna in calabria ad ottobre con il braccialetto elettronico

18/01/2021 Il presidente del consiglio Conte riferisce alla camera le comunicazioni sulla situazione politica in atto

In mezzo a tutto quel ginepraio di persone, i partiti espongono la loro lauta faccia, vi sono esponenti politici che hanno sentenziato e vomitato contro il maxi processo e contro il magistrato Gratteri, sia destra che sinistra. Pare proprio che, quando arriva la legalità tra i banchi e le poltrone rosse, arriva lo spettro della paura e l’unica arma è, attaccare chi lotta per la giustizia dei cittadini.

Il processo andrà avanti e ci sarà tanto da raccontare.

Gratteri e Capomolla – Operazione Farmabusiness – Arresto Tallini

 

 

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