Buon anno 2021
Ciao Diario di una quarantena, Buon anno 2021!
«Che fine hai fatto?»
Ho guardato il mondo per poi scriverti!
«Beh, cos’è successo di così tanto interessante? Guerra? Covid? Politici? O per una volta parleremo di come il mondo vuole bene a se stesso?»
Ecco, il mondo te lo racconto, il voler bene a se stesso magari ti dò notizia: Abbiamo un vaccino per il covid-19.
«Bene, allora si può pensare alla risalita! Finiranno i pianti che risuonano nel mondo intero, finiranno le rinunce, e magari inizierà un nuovo modo di vivere. Basterà che tutto il mondo si vaccini. Direi che rispetto all’inizio finalmente c’è il modo!»
Oddio no! Insomma, il vaccino c’è, ma i pianti continuano a essere assordanti. Il silenzio non ha un limite, è diventato consuetudine. Quindi proseguiamo a combattere il virus. Nel frattempo le relazioni si sfaldano, tanti piccoli pezzettini che ti portano a centellinare il bene. La lontananza è colmata dalle video chiamate ma non è un mezzo esaustivo che ti fà vivere la vicinanza, è un palliativo a cui l’uomo si aggrappa per non perdere il confine con la realtà. Mai fatta una video chiamata da quando siamo in pandemia, è di una tristezza assoluta, è rinunciare a voler lottare per riavvicinarsi a chi ti manca.
«Insomma questo 2021 che ha portato?»
Ah beh lo chiedi a me? Nulla c’era, nulla è ora! Lo chiedi giusto alla persona sbagliata, capirai, per sorprendermi devo vedere cose tipo: gli astronauti che riescono a coltivare le piante nelle navicelle spaziali! Solo lì trovo ancora senso per stare sulla crosta terrestre.
«Mi sembra di capire che anziché migliorare è peggiorato il sistema?»,
L’America è in subbuglio,
un gruppo di rivoltosi hanno preso ispirazione da Trump e sono insorti contro la democrazia del Governo degli Stati Uniti d’America. Tutto ciò porta a un cambiamento radicale nel mondo intero. In futuro avremo una pagina di storia che accomunerà tutto il mondo. Lo avevo scritto nelle prime pagine diario, è il tempo in cui tutti scriviamo un pezzo di storia. Eccolo arrivato!
«Bene entusiasmante, a dire il vero sembra che tu mi stia raccontando la trama di un film, anzi un romanzo».
Eh si, magari! Purtroppo è vero! La Calabria si è completamente contaminati di positivi al covid-19, in più c’è la paura di un nuovo ceppo del virus.
Quindi finite le vacanze di Natale in cui il governo ci ha lasciati festeggiare con pochi familiari vicini per chi l’aveva, tra una zona gialla e una arancione, senza battere ciglio dall’alto delle loro maestà ci hanno vestiti di colore arancione. Per fortuna che ho fasciato l’albero di natale con nastro arancione e ho rivestito il puntale di un gran fiocco arancione così non mi sono incavolata più di tanto. Non era certo difficile capire che sarebbe andata così.
«Ma il presepe l’hai fatto?»
Il Presepe l’ho riempito di lavoratori autonomi, artigiani, vivandieri, osti, allevatori, tutti intorno alla capanna e al bambinello. Poco spazio ai tre re magi, ne abbiamo abbastanza di capitalisti!
In questo scambio colorato c’è chi davvero sta rinunciando a qualcosa di importante!
«Aspetta non te lo chiedo neppure, i ragazzi!»
Esatto, se non hanno famiglie solide alle spalle il caos è dietro l’angolo. Pensa si riuniscono per picchiarsi tra di loro! L’assenza di punti di riferimento porta l’essere all’autolesionismo, lo porta a scandagliare un fondale di se stesso mai conosciuto e a far riaffiorare l’inconscio del disorientamento.
«Ma la scuola?»
Ah la scuola! E’ la campana ridondante dei politici. Apri, chiudi, litighi e riapri, emani ordinanze e richiudi! E i giovani con pazienza aspettano e manifestano davanti le scuole perchè non vogliono stare dietro uno schermo ma vogliono essere parte della socialità! Quindi se prima pandemia i tuoi figli erano abituati al tutto e non hai fatto conoscere il limite, ora li ritrovi a non aver voglia. Niente lettura, niente cultura, niente cinema, niente discoteca ( di questo sono felice), niente ristorante, niente passeggiata, solo a casa.
«Ma il vaccino?»
Ah tocca aspettare! Andrà per categorie! Non mi chiedere quali, dove e quando, perchè sono riusciti i nostri politici a creare confusione anche lì e continuano a litigare! Senza piano di vaccinazione concreto, ma come al solito hanno ruotato la coda del pavone vantandosi dei essere i primi in europa in somministrazioni!
«Quindi se un ragazzo vuole andare a scuola in sicurezza anziché essere posto in prima fila per la vaccinazione al momento è posto quasi all’ultimo?»
Esatto! E nell’oblio naviga il futuro di quella parte di generazione che se non ha avuto in passato padre e madre e nonni che hanno assicurato un futuro, vedrà prospettiva dolente. Perchè devi sapere caro diario, che il Buon anno si è aperto con la crisi di governo. I burattinai hanno ben pensato di creare scompiglio e voler far cadere il governo per i soldi dell’Europa che bramano di poter gestire e così muovere le marionette sotto la falsa dittatura democratica. Insomma il loro fagocito egocentrismo li sta divorando, ma a rimetterci è il futuro di chi a Marzo giocava a tennis sui tetti delle case, o di chi strimpellava uno strumento fuori dai balconi, o di chi si dava appuntamento per vedersi affacciandosi dalla sola finestra di casa.
I burattinai non l’hanno vissuta la pandemia e quindi sperperano. Hanno lavorato, guadagnato, non hanno rinunciato, e ora vomitano sulle marionette.
«Capito! Brutta situazione, questa volta lo spirito positivo lo lasciamo da parte?»
No! Non finirò mai di credere nel futuro, iniziando dal vaccino.
A presto tra i ricordi di: