I cacciatori e il latitante – Chiavi in mano a Gratteri per l’aula bunker

I cacciatori e il latitante: Rinascita Scott – Chiavi in mano a Gratteri per l’aula bunker

E così Rinascita- Scott cresce, sia in obiettivi che in squadra.

Il duro lavoro del Magistrato Gratteri prosegue nel suo prezioso silenzio cicondato da uomini valorosi.

Dopo Gratteri e Capomolla – Operazione Farmabusiness – Arresto Tallini che ha ampiamente scosso il mondo della Politica e della mala vita, la squadra di Gratteri non è dormiente, ma ben pensante nelle azioni da compiere. La ndrangheta si piega con l’arresto del latitante, le forze dell’ordine si rafforzano. La legalità è parte della Calabria.

Nel silenzio della notte alle ore quattro l’abitazione del latitante in località Vibo Marina viene circondata dallo squadrone dell’ottavo elinucleo e lo squadrone cacciatori, entrano in caso e catturano Rosario Pugliese.

Ma non è solo l’arresto a caratterizzare la giornata, ma qualcosa di ancor più importante.

Presentatosi in tuta in conferenza stampa il Magistrato era di ritorno dall’aula bunker per accertarsi dei lavori, imminente la futura consegna dell’aula.

L’annuncio risuona per l’intera storia di lotta per la legalità calabrese:

Il 15 Dicembre inaugurazione aula bunker

Si aggiunge alla missione:

  • Il rafforzamento del pool investigativo con un ulteriore magistrato;
  • L’arricchimento della compagine rinnovata e rafforzata con i componenti dello squadrone cacciatori e i componenti aerea dell’ottavo elinucleo;

A poche ore dall’operazione la notizia del rinvio a giudizio di tutti gli imputati del processo Rinascita – Scott da parte del GUP Claudio Paris.

400 capi di imputazione:
  • estorsione, associazione mafiosa, tentato omicidio, detenzione illegale di armi ed esplosivo, traffico di influenze illecite ricettazione, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio aggravato e traffico di droga.
Gli imputati
  • 355 imputati a rito ordinario, istruito dalla Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, contro le cosche di ‘ndrangheta del Vibonese e i loro sodali, tra i quali esponenti del mondo politico e dell’imprenditoria.
  • 89, imputati con rito abbreviato, il processo avrà inizio il 27 gennaio.
  • A giudizio immediato come richiesto compariranno, Giancarlo Pittelli ex parlamentare, l’ex sindaco di Nicotera Salvatore Rizzo, l’imprenditore Mario Lo Riggio, l’avvocato Giulio Calabretta
  • Rinviati a giudizio, l’ex consigliere regionale Nicola Adamo accusato di traffico di influenze illecite.
Le dichiarazioni del Magistrato Gratteri in conferenza stampa dopo l’arresto del latitante

I latitanti sono pericolosi sono soggetti fuori controllo che hanno bisogno di protezione, possono anche minacciare, vessare, persone per ottenere protezione.

Essere latitanti sul proprio territorio è una forma di esternazione del potere, è un ulteriore forma di arroganza della mafiosità della pericolosità dell’ardire di questi imputati di associazione per stampo mafioso.

Dichiarazioni Capitano Alessandro Bui, Comandante della prima sezione Nucleo investigativo

Rosario Pugliese era il destinatario dell’omicidio che doveva avvenire nel Novembre dell’anno scorso, pochi giorni prima dell’esecuzione della misura. E’ stato catturato a Vibo marina in una palazzina intestata a dei familiari. Aiutato dalla stretta rete dei familiari. E’ stato trovato all’interno di questa abitazione da solo non aveva dispositivi cellulari, non aveva nulla, aveva solo del denaro contante, circa due mila euro . L’arresto di Rosario Pugliese è un duro colpo alla ndrina dei “Cassarola” che è la promanazione del potere mafioso dei Fortuna derivante dall’ex boss Ciccio Pomodoro.

Solo i parenti che ci hanno accolto, quando siamo arrivati in caserma, circa una quarantina, hanno invocato un applauso nei confronti del latitante, non nei confronti nostri, una triste scena.

C’era una rete di favoreggiatori tutti rientranti nella stretta rete relazionale e familiare, con presenze quotidiane, il frigorifero era pieno, la casa era ben servita ciò ci fà capire che in assenza di cellulare e con le particolarità che abbiamo trovato era chiaramente reperibile di un supporto quotidiano da parte dei favoreggiatori.

Ne rimangono cinque da arrestare per l’operazione Rinascita – Scott Tomaino, Morelli, Fragolici Pasquale, Bonavota e Papaianni Agostino

Continua in conferenza Gratteri

Da 30 anni abbiamo fatto processi importanti. L’importanza di un processo non si definisce solo dal numero di imputati. Abbiamo avuto l’intuizione di pensare a un concetto di unitarietà della ndrangheta. Proprio nella provincia di Vibo è possibile parlare di una struttura piramidale dove c’è una famiglia dominante su alti locali di ndrangheta satelliti serventi rispetto alla famiglia Mancuso.

La legalità è finalmente a casa, in terra di Calabria.

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