Morra e la Calabria – La volpe e l’uva

Morra e la Calabria – La volpe e l’uva

Ciò che non comprendo è, come si faccia a lanciare affermazioni così forti.

Il 15 Ottobre 2020 l’onorevole Morra richiamava l’attenzione sulla sanità calabrese, ponendo l’accento sulla scomparsa della Presidente Jole Santelli e la sua malattia.

Il suo discorso al Senato mi rimase impresso

Jole Santelli è morta per un tumore femminile. In una regione che ancora oggi non riesce a garantire ai suoi abitanti un livello di assistenza sopratutto per pazienti oncologici dignitoso.

Io credo che, in quest occasione, si possa comprende che il diritto alla salute, sopratutto per donne che decidono di affrontare una sfida politica importante, dev’essere garantito a tutto tondo, perchè le condizione di Jole,

per quello che abbiamo saputo tutti noi calabresi, si sono anche aggravate causa lo stress di

una vita che troppe volte è incentrata sulla mancanza di rispetto, in cui si fà il tranello all’altro come se in assenza di argomentazioni debba essere il tranello a produrre il risultato politico.

Io sono convinto che, da questa morte, tutti quanti noi si possa essere chiamati a scegliere davanti a un bivio o decidere di usare come momento quello che è avvenuto,

perchè tutti quanti siamo chiamati non a neutralizzare ma a confrontarci con un evento che è indissolubilmente legato con l’esistenza,

quindi tutti quanti noi siamo chiamati ogni giorno a dar conto delle nostre scelte anche per quello che facciamo a tutela dei diritti degli altri,

Vorrei ricordare che la calabria ha un emergenza sanitaria che vede una bassissima adesioni agli screening preventivi, abbiamo ancora purtroppo da realizzare il registro tumore.

Abbiamo un emergenza sanitaria sopratutto per malattie oncologiche straordinariamente forte,

abbiamo tanti oncologi che lavorano in ospedali di altre parti d’italia ma abbiamo difficoltà a far curare in Calabria i nostri malati.

Credo che Jole sarebbe stata assolutamente d’accordo a promuovere uno sforzo comune che porti tutti quanti a comprendere che non si può far finta di nulla se chi ti vive accanto non sta bene.

In Calabria c’è un emergenza, è un emergenza strutturale cronica, e badate è un paradosso parlare di emergenza cronica,

noi tutti dovremmo permettere a tante donne che hanno oggi anche meno di 51 anni di poter vivere con serenità questa fase difficile della vita di ognuno di noi che si chiama malattia oncologica con la speranza quantomeno di essere trattati con rispetto e con dignità.

Morra e la Calabria – La volpe e l’uva

Il senatore Morra dopo aver espresso il suo pensiero in Senato esercita la volontà di intermediazione stato regione per la scelta del commissario alla sanità designando Gino Strada.

Quindi vedendosi bocciare l’idea e creando scompiglio al governo e facendo i giri di valzer nelle trasmissioni di intrattenimento giornalistico ha la brillante idea di

dichiarare a Radio Capital

Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita

Era noto a tutti che la Presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica.

Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto,questa è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso.

La Calabria è irrecuperabile lo è fin quando lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza.

Caro senatore faccia pace con ciò che dice e poi si esprima!

Io sono una calabrese che è sempre stata consapevole delle scelte!

Ho rinunciato a tanto per la mia terra e lo farei miliardi di volte prendendomi le responsabilità da calabrese.

Non ho votato per Jole Santelli, ma le ho chiesto di rispettare la nostra terra e lei finchè ha potuto lo ha fatto, senza alzare toni inutili come ha fatto lei.

Mi auguro, le dimissioni che le sono state chieste, abbiano un seguito, non mi sento rappresentata da lei e la sua figura ha un ruolo rilevante per scendere a polemiche inutili e sterili.

Eviti di ridurre la Calabria in campo profughi e di ottenere i suoi obiettivi usando Strada.

Continui a fare il senatore se glielo lasceranno fare e parli di antimafia se ne è in grado, la sanità in calabria non è un suo problema, siamo grandi e grossi.

Si renda visibile non a danno dei calabresi ma in altre sue iniziative.

E ci lasci in pace.

Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba

Esopo

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