Diario di una quarantena Ritorno a scuola 24-09-2020

E’ da un bel pò di tempo che non scrivo per raccontarti, troppo presa ad allineare ciò che è! Non è più nulla come prima, tante cose son variate, ma non cambiate; il concetto di cambiamento è la totalità di un percorso variato; per essere percorso deve avere la struttura di un cambiamento. Ed è da questo concetto che, caro Diario di una quarantena Ritorno a scuola 24-09-2020

Finalmente, oggi 24 Settembre 2020, in Calabria,

per quasi tutti gli istituti scolastici, riaprono i cancelli chiusi in lockdown. Momento significativo e di estrema voglia di farcela in una lotta contro un virus che, per poca attenzione dal luogo in cui è nato, ha portato la pandemia.

Sveglia alle sei, il cielo è tra la notte e l’albeggio, la casa in silenzio, il profumo del caffè serve a svegliare tutti. Si aprono le porte delle stanze, sonnecchiando i bambini e i ragazzi si preparano per iniziare a comprendere il percorso variato e di futuro cambiamento. L’abitudine a non volersi svegliare e rimpiangere le vacanze sembra essere accantonata, sono certa che tra pochi mesi tornerà in ogni casa!

Lo zaino, i quaderni, le penne, i colori, qualche libro, tutto il necessario comprato come consigliato dai molteplici messaggi whatsapp degli insegnanti, anche loro un pò disorientati, e dalle innumerevoli chat dei gruppi di mamme estremamente ansiose per i loro figli. Non è come prima! Prima era semplice il telegiornale comunicava l’apertura scolastica nelle varie regioni italiane, preparavi tutto e iniziava la scuola.

Ora è tutto variato, Devi aspettare che non vi sia alcun contagiato nel contesto scuola, Devi sperare che la tua città non sia zona rossa, Devi misurare la febbre prima di uscire di casa, Devi distanziarti, Devi usare la mascherina. 

Eppure, nonostante questi “Devi” e le sottili incertezza che ci avvolgono, se osservi bene caro diario, gli occhi di ogni alunno di qualunque età, non fa trasparire “la paura del virus”, ma la semplice felicità di poter tornare in ciò che è variato da quando sono stati costretti a lasciare la scuola; luogo amato e odiato, non stanno più nella pelle di poter rivedere l’aula trasformata e pregano di essere fortunati e rientrare tra le mura a cui sono abituati, sedersi al banco, di cui si è discusso tanto dall’opinione pubblica, ma che ai ragazzi importa davvero poco, il loro interesse è solo per un unica domanda:

« Torno in quale scuola?»

Hanno lottato contro:

il senso di adeguamento forzato,

la noia,

il senso di sentirsi asociali,

la chiusura.

Hanno riempito i loro spazi arricchendoli di tutto,

e dato esempio di farcela,

e anche se le regole non sono state rispettate alla lettera, hanno insegnato agli adulti, cosa significa essere Forti quando tutto ti è tolto.

C’è un posto in più nello zaino da dover fare quest’anno,

il posto per la mascherina, è l’unica nostra arma di difesa per non cadere di nuovo tra le mura chiuse. Per i giovani studenti italiani è diventato quasi un gesto spontaneo, oggi abbiamo la fortuna che la scuola può fornire la mascherina e soluzione disinfettante! E’ recente il ricordo delle scuole aperte e il virus tra noi senza dispositivi di protezione! Ma anche in quel contesto così sconosciuto vi è stato l’esempio  e l’impegno sociale degli studenti di creare la soluzione disinfettante per poter essere distribuita nelle scuole!

E’ veramente particolare osservare gli insegnanti, l’adeguamento psico – pedagogico è molto sottile, la variazione verso il cambiamento è ormai fatta.

La scuola è aperta

La cultura aspetta i giovani.

Arricchirsi di cultura vuol dire essere consapevoli di se stessi; è l’unico mezzo che contrasta chi vuole manipolare il pensiero.

 La scuola è il divertimento che ci è mancato in questo anno da virus.

Buon inizio agli studenti calabresi

A presto

 

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Diario di una quarantena Ritorno a scuola 24-09-2020

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