Emergenza spazzatura in Calabria

E se speravamo che l’emergenza spazzatura in calabria potesse avere un epilogo nel romanzo tra: regione e comuni, ci siamo tutti illusi, il racconto continua. L’intervento della mano fetida della malavita si insinua tra i palazzi della politica calabrese. 

Facciamo un passo indietro, cercherò di raccontarvi come vivo il problema spazzatura da cittadina come voi! 

Sei anni fa mi trasferisco a Reggio Calabria, varco la città metropolitana! Non ho trovato una bella accoglienza lungo le via, l’incanto del panorama era interrotto dai cumuli di spazzatura. Non era un bello spettacolo:

«Purtroppo Reggio se la sono mangiata gli amministratori. La reggio bene è finita e ora ci ritroviamo così.» Così la maggior parte dei reggini mi spiegava.

La città era commissariata, l’amministrazione precedente aveva lasciato dei grandi vuoti neri nel bilancio del comune e si sà che quando la quadra non c’è il piatto piange.

Reggio viene commissariata per poter essere gestita al di fuori della ndrangheta che fino allora aveva messo le mani sulla città raggiungendo anche le sedi della Regione Calabria. Si elegge finalmente un nuovo sindaco, l’avvocato Giuseppe Falcomatà, figlio dell’emerito sindaco, il Dottore e Professore Italo Falcomatà, uomo di caratura morale e comunicativa eccelsa che è riuscito dal 1993 al 2001 a gestire e risanare una città dominata dalla ndrangheta. Lottò dal principio fino alla fine. Il sindaco lascia la sua impronta, non solo tra la bellezza delle mura architettoniche, ma tra le mura alzate a barricate della mentalità calabrese ferrea e attaccata all’ossequio. Falcomatà stringeva la mano a tutti, ha fatto splendere Reggio Calabria. Così un pò per nome, un pò per comodità dei consiglieri, un pò per fiducia, il giovane sindaco nel 2014 si innalza sulla città di Reggio Calabria, nel 2017 viene nominato sindaco della città metropolitana, deve dirigere 96 comuni della provincia di Reggio Calabria, arduo compito!

Ricordo nel 2016 la raccolta differenziata passa dai cassonetti al porta a porta. Tutti a prendere i mastelli, e per essere sinceri già le parole di alcuni cittadini non erano piacevoli alla gestione nuova dei rifiuti:

« A che cosa servono ora tutti sti secchi della spazzatura? Soldi buttati!»

In realtà è stato un atto di civiltà allo schifo che si realizzava davanti ai cassonetti della differenziata.

E così la città si civilizza e rientra il problema spazzatura, l’amministrazione comunale tappezza la città non solo di telecamere ma insegue i “lordazzi” e li becca in flagrante. Il problema si allenta, sembra che funzioni, nonostante la tassa sui rifiuti sia alta! In quegli anni 2016 alla regione il governatore è Mario Oliviero del Partito Democratico, e il presidente del consiglio Matteo Renzi!

Finché un bel giorno si inizia nuovamente a raccogliere il pattume in maniera intermittente, è l’inizio del 2018. I comuni limitrofi a Reggio Calabria hanno di nuovo i cumuli di rifiuti per strada, per protesta la spazzatura viene incendiata! Non si comprende se è colpa della società che se ne occupa, della tassa che non viene pagata, della ndrangheta che gira. Fatto sta che la città ha come ospiti i topi tra un cassonetto all’altro e le bratte che passeggiano sul corso Garibaldi.

Fino ad arrivare al 2020, tempo del covid-19.

Dopo aver fatto i compiti a casa come da decreto e aver sanificato questo e l’altro mondo, i comuni entrano a singhiozzo per la raccolta dei rifiuti, ritornano i cumuli di spazzatura lungo le vie della bella città metropolitana. Si accende il conflitto con la regione cercando una soluzione per dove e come conferire la spazzatura, vengono presi accordi per il conferimento dei rifiuti, ma non basta, si ritorna a fermare tutto. Un mese senza raccolta! O raccolta a singhiozzi! La diatriba Regione e Comuni non si placa, l’atteggiamento di richiesta dei Comuni trova il silenzio della regione impelagata a pensare di re istituire i vitalizi o finire la propaganda e il piano politico degli anni di Berlusconi con il Ponte sullo Stretto! Ma la regione non dà esempio di coesione, si spaccano le intese tra le commissioni formate. Arriva nuovamente lo spettro della corruzione.

Il 10 giugno i titoli dei giornali evidenziano nella giunta della città metropolitana e della Regione Calabria presieduta da Jole Santelli del Partito di Berlusconi Forza Italia, 

13 persone coinvolte nell’operazione Helios. Di cui: Otto sono esponenti della politica che occupano cariche istituzionali tra Regione calabria e città metropolitana. Cinque esponenti delle società coinvolte di Avr e Ase . Accuse: avere esercitato indebite pressioni al fine di ottenere l’assunzione di personale segnalato, ovvero altri funzionari per avere posto in essere atti di corruzione per l’esercizio della funzione o per il compimento di atti contrari ai doveri di ufficio allo scopo di agevolare la predetta società nei rapporti con la Pubblica Amministrazione controllante al fine di ricevere indebite utilità.

Il quadro si complica. La Calabria è di nuova sola. In regione non esiste un ascolto al cittadino, il tempo del virus è passato e la paura di ritrovarsi indagati involontariamente per omicidio colposo a causa della mancata gestione dell’emergenza sanitaria ormai non si avverte, quindi riprende il morbo dei politici, quello del mangiare sul cittadino, la spazzatura diventa oggetto di propaganda elettorale. 

Il sindaco giovane Falcomatà in data 15 Giugno si reca dal prefetto e chiede l’esercito per la raccolta del pattume ormai da 45 giorni non raccolto. L’emergenza rifiuti sta raggiungendo i livelli alti di insoddisfazione anche tra i dipendenti del AVR che non vengono pagati, scatta lo sciopero. Falcomatà affronta tutto, il silenzio della Regione è ovvio. Più i comuni sprofondano nella spazzatura più alle elezioni comunali l’opposizione di destra può far buon gioco. 

Cari cittadini con o senza elezioni del sindaco, sia che ci sia una destra o che ci sia una sinistra le buche, la spazzatura, il disservizio negli uffici, le mancanze negli ospedali, non ve li risolve il politico passante di turno, ma li risolvete voi facendovi sentire verso l’alto. Il governo deve essere presente sul territorio, la sua assenza permette all’autonomia della regione di non avere una scelta e una decisione e gestire le proprie azioni in funzione di un rendiconto che non è parte della Calabria.

Questa vicenda dovrà farvi riflettere e capire che il voto dev’essere dato a gente onesta, senza baciamano, senza ponte che collega nord e sud, senza promesse rimandate. Altrimenti fate come me, evitate di andare a votare! Perchè chi sfama il politico è il vostro voto,una volta ottenuto si dimentica! In consiglio regionale la maggioranza di destra agisce non per il cittadino, ma per il futuro tra l’esecutivo del governo! Scegliere Lega/ Berlusconi/Fratelli D’Italia, anziché Falcomatà o chiunque per lui designato, è scegliere un estraneo a casa che presume di sapere chi siete e cosa fate! E non potrà mai farlo. Scegliere Berlusconi vuol dire massacrare il territorio portandolo all’isolamento, Milano è espansa grazie a lui, la Calabria è indietro in tutto, perchè serviva un covo per nascondere ciò che ora affiora in magistratura, vedi caso Pittelli! Idem la sinistra democratica di oggi, in balia di un governo che non ti da da mangiare e che del sud ha limitato anche l’apertura in pandemia, che ha usato la Calabria come punto di raccolta per spostare il virus dal nord. Che non ha aiutato in tempo, durante l’emergenza sanitaria, a costruire ospedali idonei a contrastare il virus!

La Calabria, ha una sola scelta, va commissariata e l’unica persona che può dare una guida al di sopra delle parti e che non china la testa è il Magistrato Gratteri.

Solo così usciremo dall’incubo che la politica ha imposto.

Per la spazzatura non vi preoccupate, evitate gli incendi e le cattive parole ai sindaci delle varie città, vedrete che appena qualche politico deciderà di attirare l’attenzione, si apriranno le discariche e per magia sparirà la spazzatura! Per ora alla regione serve che vada così! E magari anche al governo!

Ricordate che i colori di un Italia libera non hanno scelte istituzionali. Ed io li ho legati a me da anni. Vi invito a farne parte.

Non massacrate Falcomatà, perchè per quanto sia pesante e poco attento al cittadino è attaccato alla sua cittadina! Ve lo dice una che non ha sempre belle parole per questo sindaco! Quando avrà terminato il suo mandato non ci sarà nessuno a coprire le buche, e a raccogliervi la spazzatura, faranno solo una gran festa e finirà come sempre a tarallucci e vino. L’hanno già fatto in regione! Dategli una mano! Collaborate!

Guardate una semplice cittadina come è indignata della città che ama ricoperta di spazzatura a Vibo Valentia

 

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