13 Aprile #iorestoacasa – Diario di una quarantena

#iorestoacasa 13 Aprile – Diario di una quarantena

Ciao Diario di una quarantena,

#iorestoacasa continua. Il Presidente del consiglio Conte ha annunciato in conferenza stampa in serata del 01/04/2020 che rimarremo a casa fino il 13/04. Niente Pasqua, niente pasquetta!

Eppure l’assalto al cibo continua, supermercati pieni. Ti ricordi ho scritto Consigli per gli acquisti – La spesa al tempo del coronavirus . Rimane un’ottimo promemoria per gestirci quando andremo a far la spesa.

A proposito di cibo. Si è diffusa la mancanza di forza economica per coloro che, il lavoro non lo avevano, o pur avendolo, la remunerazione bastava a coprire la vita quotidiana. Il fomento di una blanda rivolta si è avvertito, sono iniziate le manifestazioni di dissenso di fronte banche e supermercati!

Tutto ciò ha portato il Presidente del Consiglio, a firmare il “Decreto Sostegno ai comuni” in data 28 marzo. E’ previsto, da decreto, che i comuni, distribuiscano per alcune categorie di cittadini, “Buoni spesa”. Quindi, distribuite le risorse tra i vari comuni, si è dato il via all’inoltro della domanda per aver diritto alla misura di sostegno. Il valore dei buoni avrà diversi tagli da 10 – 25 – 50 euro, così è scritto nell’avviso pubblico per la raccolta delle domande di accesso ai buoni spesa. L’ammontare dipende dal nucleo familiare e dal sostegno pubblico legato all’emergenza, questo vuol dire che se in tasca non ti entra nulla il valore ha la soglia massima a persona e a nucleo familiare, se invece si percepisce un sostegno pubblico, esso si dimezza. La domanda può essere presentata da tutti coloro che non hanno la possibilità di reddito. Si scarica il modello rispetto al comune di pertinenza, si compila, lo si invia tramite mail e si aspetta la risposta.

In tutta sincerità, come ben sai, ho criticato tanto questo governo, ma questo volta, è stato velocissimo. Dopo aver percepito il fiuto delle rivolte, ha messo in moto la distribuzione economica ai comuni e questi ultimi sono stati velocissimi allo svolgimento, ottenendo così, le convenzione con i punti vendita e la pubblicazione dell’avviso! Davvero contenta di questo! Quindi, io cittadino, con i requisiti esatti e giustamente con il relativo controllo delle autorità competenti, posso inoltrare al comune di residenza il modello di richiesta buoni spesa con una semplice e-mail. Il comune provvederà al resto. Per un attimo ho pensato di risiedere in uno stato estero e che tutta questa velocità e prontezza potesse essere l’inizio di un cambiamento sostanziale alla burocrazie che affossa il paese. Pensa quante volte ci saremmo trovati bene se il governo non avesse rotto le scatole con carte e scartoffie!

Dall’altro lato però, nella stessa conferenza stampa del 28 marzo, vengono chiariti i tempi di presentazione di domanda per beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia del 17 Marzo. In particolare ti racconto dell’indennità chiamata “Bonus 600 euro”, rivolto alle varie categorie di riferimento: partite IVA – collaboratori coordinati e continuativi – artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri – lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali – OTD agricoli – lavoratori dello spettacolo, iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo. 

Si annunciava un famoso click day, cioè un giorno programmato in cui 5000 mila lavoratori appartenenti alle categorie che ti ho menzionato avrebbero dovuto presentare domanda! Da Italiani, è subito iniziata l’ansia al: sto aspettando il click day! Messa a fine dalla dichiarazione che diceva – niente click day intaserebbe il sistema e quindi vi daremo una data da destinarsi – L’ira funesta degli italiani via web ha prodotto i suoi effetti, dopo aver allungato i tempi, sia perchè i soldi non ci sono, sia perchè si litiga con l’Europa, sia per via della burocrazia, viene detto che il primo aprile si può inoltrare la richiesta! Secondo te, diario, cosa è accaduto? Ma si, si, quello proprio quello. Ahahah, sei veggente! Come l’animale che agguanta la preda, gli italiani hanno agguantato la preda Inps, e poiché lo stare a casa a molti non fà dormire, alla mezzanotte, già erano davanti al pc a schiacciare il click, finché nelle prime ore della giornata si comincia a borbottare che: il sito non funzionasse, che era stato hackerato, (che vuol dire in italiano: attaccato dai predatori convulsi dei sistemi operativi che ti infilano virus per prendere i tuoi dati sensibili), e naturalmente la chiusura momentanea del sito! Non ti nascondo che ne sono stata felice! Avevo previsto l’assalto alla preda, l’ingordigia viene sempre misurata dal limite dell’esistenza. Naturalmente mi sono presa la mia bella soddisfazione leggendo gli innumerevoli commenti che si dimenavano tra: siete incompetenti – non sapete gestire – ci avete presi in giro – questo governo non va bene – Nel pomeriggio il sito riprende a funzionare e ritorna la corsa alla preda inps. Questo dimostra come la fame avanza, le tasse siano tante e come il governo non regali mai nulla al cittadino, il quale, trovando da mangiare con i suoi stessi soldi, allarga le fauci, agguanta la preda e non la molla, non aspetta neppure di osservarla! 

Mentre questo film reale passava sotto i miei occhi, mi sono seduta al bordo del mio letto, e ascoltavo la radio che continuava a dire di non avventarsi sul sito! In me stessa ho riflettuto e mi sono augurata che, il governo cominciasse a pensare ad un equa distribuzione delle risorse future.

Oggi mentre ti scrivo è il 02/04/2020, si afferma dentro me ancora di più questa convinzione, considerando che, la presidente dell’unione europea, chiede scusa all’Italia per la mancanza di collaborazione degli stati membri e annuncia che l’europa vuole starci vicina con:

Lo stanziamento di fondi fino a cento miliardi per finanziare una cassa integrazione europea, in favore dei Paesi colpiti più duramente, a partire dall’Italia, per compensare la riduzione degli stipendi di chi lavora con un orario ridotto. Questo sarà possibile grazie a prestiti garantiti da tutti gli Stati membri – dimostrando così vera solidarietà europea

Questo vuol dire che l’economia può pensare di iniziare a farcela e che il popolo può tentare, dopo aver combattuto il virus, di non morire di fame. Dal canto mio, come sai diario, io in questa europa non ci credo e non ci crederò mai! Non l’ho votata e non ritengo necessario che accanto al tricolore che sventola sul torrione del quirinale, sia presente un’altra bandiera che non ha mai fatto parte della nostra storia, delle nostre lotte, e di coloro che muoiono per l’Italia.

Io la mia bandiera la voglio cucire nella mia nazione! 

L’ America nasce Stati Uniti, noi siamo nati Italia! 

Il Presidente della Repubblica, il 31 Marzo, ha voluto sentire e ringraziare per telefono il partigiano “Malerba” che gli ha inviato un video messaggio d’onore. Il partigiano porta al collo la bandiera simbolo che ha accompagnato sempre in lotta la resistenza. 

L’Italia è degli italiani! E’ del popolo che ha lottato e a cui si deve onore e rispetto! L’Italia non è la compravendita di un titolo, è la dignità di un popolo che muore per salvare la sua patria!

Finisco con lo scriverti qualcosa che sta accadendo da due giorni. Quella maledetta curva si sta abbassando, i sacrifici che stiamo facendo saranno ricompensati. C’è gente che muore senza la pietà di alcuno, trascinando dietro se anche lo scontro politico sociale. Il virus è invisibile ci attacca e moriamo, ma noi essere umani, il virus della cattiveria, non lo leveremo mai, neppure davanti al papa che, salendo i gradini delle scale del sagrato sotto la pioggia dirompente, ci ha chiesti di unirci, amarci e ci ha dato il perdono!

Ma già lo abbiamo dimenticato!

A presto

 

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