Decreto Coronavirus linee guida

Decreto Coronavirus linee guida, emanato dal Consiglio dei Ministri il 04/03/2020.

Leggetelo, le disposizioni chiariscono alcuni dubbi e organizzare al meglio la nostra routine stravolta.

Gli articoli prevedono:

  • Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19;
  • Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale;

Vi riporto alcuni punti importanti del decreto:

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale;
Ritenuto necessario disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e delle misure attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, da applicare in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, nonché individuare ulteriori misure; Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea;
Tenuto conto delle indicazioni formulate dal Comitato tecnico scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile in data 3 febbraio 2020, n. 630, nelle sedute del 2, 3 e 4 marzo 2020;

ART. 1
(Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19)

Nell’articolo 1 vengono citati i paragrafi in essere alle disposizioni ve ne evidenzio alcuni:

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnistica o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d);

d) Limitatamente al periodo intercorrente dal giorno successivo a quello di efficacia del presente decreto e fino al 15 marzo 2020, sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole di formazione attivate presso i ministeri dell’interno e della difesa;

i) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni;

l) è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;

m) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;

ART. 2
(Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale)

  1. Sull’intero territorio nazionale si applicano altresì le seguenti misure:

b) è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato 1, lettera d);

d) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 anche presso gli esercizi commerciali;

e) è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati;

i) chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; ove contattati tramite il numero unico dell’emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti.
2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni di cui al comma 1, lettera i), alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate:
a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione;

b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;

c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS HERMES 25 febbraio 2020 0000716 del 25 febbraio 2020);

d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.

  1. L’operatore di sanità pubblica deve inoltre:

a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi;
b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;
c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).

  1. Allo scopo di massimizzare l’efficacia della procedura sanitaria è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure:

a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione;
b) divieto di contatti sociali;
c) divieto di spostamenti e viaggi;
d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.

  1. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:

a) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;
b) indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi;
c) rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.

  1. L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020, e successive modificazioni e integrazioni.

Nell’allegato 1
Misure igienico-sanitarie:

Decreto Coronavirus linee guida

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona;
c) igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
d) mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva;
f) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
g) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
h) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
i) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
l) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

Consigli: Decreto Coronavirus linee guida

Fatene tesoro seguiamo le istruzioni che vengono disposte. La prospettiva è, un emergenza sanitaria fitta, al di là delle favole che vengono raccontate, ma in Italia si può parzialmente affrontare grazie ai sacrifici dei cittadini che hanno pagato le tasse per la sanità. 

Vi racconto la mia storia, dopo aver accettato di dover svolgere la mia attività da pc e non poter star a contatto con le aule che amo incondizionatamente, proseguo ad informare e insegnare con i giga, nel mio settore privato. Così posso fare esperienza e aggiungere questa nuova sfida tra le tecniche di vendita emotiva.

Lo stesso accade nelle scuole con l’insegnamento didattico al computer, ai ragazzi dico, è davvero un’esperienza entusiasmante, una nuova prospettiva di cambiamento nell’ambito didattico è un nuovo modo di amare i libri, impegnatevi tanto perchè credetemi la scuola è tutto, è il mondo del sapere e conoscere infinito, io oggi ancora studio! Mio padre ha sempre sul suo tavolo da studio libri che non finiscono mai di arricchirlo nelle sue conoscenze. E poi vuoi mettere di vedere il proprio compagno/a di scuola con cui fai cavolate nei corridoi a casa? E scambiarsi dopo messaggi whatsapp  del tipo:

” Ma sta cavolata via internet che pensi?”

” Te ne freghi, ci divertiamo, sono più facili, almeno non stiamo a casa a fare niente!”

Io avrei pagato per una scuola così interattiva, sopratutto quando mi trovavo indietro con i compiti, considerando che non sono mai stata una secchiona, o meglio come mi dicevano gli insegnanti e penso che questa frase la sappiate pure voi: ” E’ brava ma si deve impegnare di più!”.  Quindi approfittatene.

Perchè scrivo questo? Per farvi capire che: anche se il buio è propenso a volersi impropriamente infittire, possiamo chiedere al sole di aiutarci attraverso piccoli gesti di coraggio quotidiano. 

Ho visto gente scappare per la paura, gente affollarsi dal medico senza motivo in cerca di sicurezza, gente che mi chiama per telefono per sapere qual’è la soluzione migliore, è semplice! Attenetevi a ciò che vi dice il Ministero della sanità! 

Per il vostro quotidiano, fate come gli innamorati che si sono persi, ricostruite pensando al cambiamento positivo, io l’ho sto facendo e sto scoprendo che avevo lasciato dietro cose belle e cose che mi aiutano a migliorarmi.

L’italia è un’immenso paese, una nazione che gli stati esteri invidiano e hanno sempre invidiato, una nazione al centro del mondo, un porto dalle grandi scoperte, un tavolo immenso, dove tutti sanno di poter mangiare bene, l’eccellenza nella letteratura, scienze, arte, moda. Non saremo bravi a fare business, ma siamo onesti! Nonostante ci dicano: “Italia, pizza e mafia!” Noi la mafia la combattiamo da sempre! Certo, politicamente siamo allo sbaraglio per alcuni versi, ma, in questo caso, anche i nostri politici cercano di essere più responsabili. Quindi, anche se hanno chiuso le porte gli stati che abbiamo da sempre aiutato, noi abbiamo la possibilità di essere chiavi di quelle porte e ripartire. L’Italia è degli italiani, ricordatelo sempre!

Al nord auguro tanto di poter star bene e riprendersi velocemente;

Al mio sud, dico: lottiamo per poter continuare a sopravvivere, cerchiamo di contenere bassa la diffusione del virus seguendo le linee guida del ministero della salute. Sappiamo bene che i nostri ospedali non sono l’eccellenza italiana e il personale medico non è molto!

C’è una cosa che voglio aggiungere a questo lungo articolo,

l’Università non è un élite per pochi, ma è per tutti!

Se negli anni il ministero della pubblica istruzione non avesse messo a numero chiuso la facoltà di medicina, a quest’ora i medici ci sarebbero stati! Siccome doveva contenere i costi della sanità allora prosciugati, la prima cosa che si è inventata è stata colpire i giovani nell’inserimento al lavoro pubblico! Ma evitiamo la polemica.

La scuola è di tutti non è per pochi! E i talenti in Italia sono parte della classe del popolo! Imparate cari ministri!

Cliccate sul link per leggere il decreto internamente DPCM-del-4.3.2020.pdf

Vi lascio con tre parole, fatene tesoro:

IMPEGNO

SOLIDARIETÀ’

PARTECIPAZIONE

Se avete voglia di conversare a destra trovate il bottone della chat.

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