Astensionismo non è Assenteismo

Elezioni politiche Calabria 26-01-2020, ha visto protagonista l’Astensione alle urne in Calabria. Ma l’Astensionismo non è Assenteismo.

L’articolo ha data 26-01-2020, l’ho riproposto anche oggi 12 – 06 – 2022 data di tornata elettorale per le amministrative e di referendum per la giustizia. Non è cambiato nulla se non rafforzarsi l’idea che Astensionismo non è Assenteismo. Il percorso nel 2020 era questo:

Leggendo gli innumerevoli articoli in cui vi sono elencate le percentuali degli attivi partecipanti al voto si evince che: in Emilia Romagna vi è piena partecipazione, in Calabria non vi è interesse. Ma cosa distingue le due concause? Non è difficile, basta analizzare il profilo psicologico che il cittadino segue in funzione di ciò che riceve dal politico.

Se ti rechi in Emilia Romagna per un qualunque motivo di vita, noterai come le infrastrutture sono allineate a un certo modo di vivere che, la politica segu,e costantemente e in maniera totalizzante. Nel momento in cui il cittadino è chiamato ad uno dei diritto più belli della costituzione, ovvero il voto, si reca alle urne.  Ma il dato estremamente significante è, la coerenza della logica perseguita nella scelta al voto, ovvero l’Emilia Romagna è politicamente di sinistra!

Se vai in Calabria dove il mare, il cibo, la gente è stupenda, troverai tante persone che ti rispondono così

” Che fai vai a votare?”

“Io? E a chi? Sono bravi solo a parlare, e poi ci lasciano con i soliti problemi!”

Questo è ciò che accade tra la gente! Questo vuol dire che la cosa pubblica non è gestita bene, se non per nulla, dalle amministrazioni locali. Il cittadino è isolato e non contestualizzato in un unità nazionale, egli vede e comprende le differenze e gestisce la sua vita per – andare avanti – con i pro e i contro. Ultimamente il contro si è sviluppato, attraverso la partecipazione alla lotta contro la Ndrangheta, in una reazione di partecipazione, grazie al Magistrato Gratteri e la sua squadra.

Contestualizzando ciò si verifica, l’assenteismo alle urne!

“Sei andato a votare?”

Ndaju mpicci! A iji vaju e viju e i cazzati loro!” Tradotto vuol dire – Non ho tempo da perdere dietro cazzate –

Questo è ciò che accade realmente! Le fantomatiche teorie emerse nelle ultime ore riguardo l’assenteismo, che si cerca di confondere con l’astensionismo, lasciano il tempo che trova.

Naturalmente, non tutta l’erba è un fascio, ci sono coloro che vanno a votare per un’idea personale e coloro che votano per il favore ricevuto!

Ora la nuova tendenza è, confondere le acque con le parole:

Specifico che: l’Assenteismo è dovuto a diverse causali:

  • assenza d’interesse all’argomento
  • impossibilità fisica ed economica
  • impegni di vita

L’astensione è dovuta

  • mancanza di fiducia del cittadino nella politica
  • disinteresse a partecipare
  • mancanza di cultura al voto

Cari politici attivisti appena spuntati per creare il movimento – anti qualcosa – quando parlate o rilasciate interviste ad uno dei vostri giornalisti amici e cumpari, raccontate le cose come stanno.

In calabria il popolo si è annoiato e lo ha espresso, per vostra informazione si chiama Astensione al voto, che in parlamento, esercitate spesso e volentieri, condannando il popolo che non si reca alle urne. Idem fate con l’assenteismo, parcheggiate la poltrona al banco e percepite lo stipendio con il sacrificio dei contribuenti.

A chi mi legge specifico che: io non ho partito se non il mio, quello di un “Italia Libera”, e che scrivo per farvi comprendere ciò che cercano di confondere.

Legittimate la vostra idea in democrazia, e ricordate che la carta costituzionale non è dei politici ma nostra!

23 Settembre 2022

Il 25 Settembre ci saranno le elezioni politiche, si eleggerà il nuovo presidente del consiglio si insedierà il cosi dettò governo voluto dal popolo. Siamo in recessione, in guerra e la destra italiana che in questo momento a parità dei sondaggi si ritiene vincente si esprime così rispetto l’attacco di Putin sull’Ucraina

Silvio Berlusconi leader del partito Forza Italia Berlusconi: “Putin voleva solo sostituire il governo di Zelensky con un governo di persone perbene”

La frase ha scatenato reazioni e pensieri che fanno riflettere su scelte del passato che oggi influenzano la credibilità dellì’Italia all’estero.

L’Unione Europea mette limite all’Italia valutando il risultato elettorale, Ursula Von der Leyen Prsidente della Commissione Europea: “Vedremo il risultato delle elezioni in Italia, ma se le cose andranno in una situazione difficile, come nel caso di Polonia e Ungheria, abbiamo gli strumenti. Qualsiasi governo democratico sia disposto a lavorare con noi, allora lavoreremo insieme”.

E così ci troviamo in bilico per l’eccesso di egocentrismo di una politica accentrata su se stessa, ma d’altronde la democrazia è cessata da un pò!

Questa gente ha portato a rendere instabile l’Italia, non essere accettati all’estero come paese di riferimento! L’America in questo momento guarda l’Italia come paese in recessione democratica e sociale!

L’UE è stata allertata dall’incapacità di dialogo delle forze politiche di destra che presumono la vittoria! Bisogna comprendere che, essere contro la guerra è un fondamento culturale, ma usare la guerra per essere parte di un sistema dittatoriale, è la fine dell’Italia!
Questa gente ha creato un modo di votare che verso il popolo non rimane la scelta, ma l’imposizione, da ciò nasce il grande movimento dell’Astensione, in cui io credo e che ritengo sia un grande messaggio alla finta democrazia che ci circonda!
Non è “non andare a votare” è non “volere andare a votare” in un sistema elettorale falso! Governa chi avrà ottenuto fiducia da persone ormai intrise come spugne del malcontento, portate allo stordimento del pensiero democratico.
Chi ama il proprio paese non lo fa fallire, non lo rende debole, non si allea con falsità, aiuta il popolo e lo fa crescere in maniera equa! Le aziende stanno chiudendo, il governatore della banca d’Italia aveva dato insegnamento delle azioni da intraprendere, oggi i sindacati devono lottare di nuovo per la cassa integrazione preventiva al licenziamento del lavoratore! Le forze politiche non sono competenti in materia da prevenire il fallimento del tessuto socio economico!
Quindi #chivoto quello che ha regalato Rolex o quello che manda armi? Beh nessuno! Continuerò a mantenervi con le mi tasse, come “parassiti col il metadone” , termine usato dalla politica per quella povera gente che campa con il RDC!
L’ Avete votato e fatto diventare visibile, ha fatto brutte figure con i vizi e gli scandali, ha diviso il nord e sud con la Lega, ha accorpato l’estremismo di destra, per mandare in default i nostri sacrifici, poi lo avete cacciato e oggi avete dimenticato!
Questa è già l’Italia della dittatura! Per non dimenticare chi a sinistra pensava di essere un giovane ragazzo che, una volta al potere, poteva portare l’Italia in stile America legislatura Obama! Poi il fallimento e i soldi degli Emirati arabi adeguano le idee e ideologie.
La sinistra quella che oggi sostiene il sistema dello statalismo e si appoggia agli influencer per raccogliere consensi, poi fa il volo del gabbiano e si appoggia sullo scoglio delle sardine, cantando bella ciao tra uno sbarco e l’altro!
Per chi mi scrive questa è la mia risposta:“non voto per distruggere il mio paese ormai già in una dittatura indiretta”! #astensionismo
L’articolo 48 della Costituzione italiana sancisce il diritto di voto.

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.

Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.

La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

L’Astensionismo non è Assenteismo

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